La Puglia garganica condivide con la gastronomia regionale i grandi prodotti della terra, dall'olio extravergine d'oliva (qui regna il Dauno Dop) ai legumi ¨C come le fave di Carpino ¨C e una produzione casearia di qualit¨¤ che trova la sua punta di diamante nel Caciocavallo podolico o nel Canestrato da capra garganica. Tra pietanze di carne (salsicce, capocolli, soppressate, torcinelli...) piatti di mare, la tradizione locale annovera orecchiette, cecatelli e zuppe contadine; anguille di Lesina e insalata di erbe di mare; lampascioni in insalata e crudi di pesce; zuppe di lumache e tielle; il mitico sugo di braciole e seppie ripiene; capretti e agnello al forno, zuppe di pesce e cozze ripiene. Il pane ¨¨ buonissimo (basta una bruschetta con il pomodoro per goderne) ma anche i dolci non scherzano, anzi. Insegne da segnarsi: La Locanda del Maniscalco a Mattinata, Osteria degli Archi a Vieste, Trappeto a Vico del Gargano, La Costa a San Nicandro Garganico, Le Antiche Sere a Lesina.
Posti suggestivi, guai a fermarsi lo stretto necessario: vanno goduti lentamente. Posti amati sicuramente da Diego Abatantuono, milanese doc, ma figlio di un calzolaio di Vieste. "Il Giambellino, quartiere dove sono nato che era tutto pugliese, era distante dal Gargano: ogni estate, per andarci non facevamo l'autostrada. Duecento chilometri al giorno o gi¨´ di l¨¬. Con calma. Il mondo andava pi¨´ piano" ha scritto nella prefazione di un libro sulla terra della sua famiglia. Che in effetti, ¨¨ rimasta pi¨´ calma di tanti altre zone di mare (e di terra).??
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