Verdissimo in estate, nevoso in inverno: mai banale e ricco di scorci unici che solo l'Appennino sa regalare. Alla scoperta di un lato di Abruzzo che sorprende i neofiti
L'Abruzzo ¨¨ una delle regioni del momento, non a caso chiuder¨¤ il 2023 con un aumento delle presenze turistiche sul 10% rispetto al 2022. Merito di citt¨¤ interessanti (L'Aquila e Pescara su tutte) e borghi medievali, di un'Adriatico ancora non soggetto ad invasioni e che ha nella Costa dei Trabocchi la parte pi¨´ suggestiva, di parchi naturali straordinario come quelli del Gran Sasso e di una montagna tra le pi¨´ belle dell'Appenino. Se il gi¨¤ citato Gran Sasso ¨¨ il 're' con i suoi 2.912 metri di altitudine (la cima pi¨´ alta dell'Appennino), il comprensorio invernale per eccellenza dell'Italia centro-meridionale resta?quello dell'Alto Sangro. Lo inquadriamo per quanti non conoscono la regione: siamo nel basso Abruzzo, tra il bacino dell'Alto Sangro ad ovest e la zona degli altipiani maggiori ad est. Comprende cinque localit¨¤, tutte in provincia dell'Aquila: Barrea, Pescasseroli, Pescocostanzo, Rivisondoli e Roccaraso. Una piccola parte del territorio ¨¨ inserita nel Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise e un'altra nella parte sud-occidentale del parco nazionale della Maiella. Per arrivarci dal versante adriatico, ha senso uscire a Pescara e prendere la A25 (il collegamento tra l'Adriatica e la A24 Roma-L'Aquila): si esce a Pratola Peligna-Sulmona e si raggiunge Rivisondoli con la SS17, traversando il suggestivo Altipiano delle Cinque Miglia. Dalla parte opposta, partendo dalla Capitale, si percorre la gi¨¤ citata A24 sino a immettersi nella A25 poco dopo Tagliacozzo. Al casello di Aielli-Celano si prende la SS83 Marsicana sino a Pescasseroli. Entrambe le statali hanno scorci interessanti e sono piacevoli alla guida.
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