Dall'Adriatico verso l'interno, seguendo uno dei prodotti top delle Marche. Tra artigiani famosi, borghi dove il tempo si ¨¨ fermato e cibi golosi?
Tra i Sibillini ¨C uno dei pezzi forti dell¡¯Appennino, con tanto di Parco Nazionale ¨C e l¡¯Adriatico ci sono le vere Marche. Collina, collina, ancora collina. Tanto verde, con il mare sullo sfondo. Non esiste regione italiana che abbia il 70% circa del territorio non pianeggiante o montuoso e di conseguenza oltre l¡¯80% dei comuni situati a media altitudine: ci si diverte a raggiungerli, perch¨¦ le strade hanno generalmente un buon asfalto, sono poco frequentate e ricche di curve. Il panorama bucolico induce a non correre: qui l¡¯agricoltura ¨¨ importante e sta tornando di moda da quando l'industria si ¨¨ (in parte) fermata. Il simbolo delle Marche agricole ¨¨ il grano duro, quelle delle paste migliori, che limitano l¡¯utilizzo (o lo escludono proprio) di quello importato, quasi tutto canadese: solo Puglia e Sicilia sono davanti alle Marche per volume di produzione, ma hanno una superficie pi¨´ che doppia.?La bella novit¨¤ rispetto al passato ¨¨ che se prima il grano duro marchigiano finiva in altri lidi, ora si ferma in regione grazie all¡¯impegno di produttori artigianali che stanno diventando riferimento per i ristoratori e gourmet italiani.
Qui le puntate precedenti della serie Viaggio in Italia:
la Gardesana Orientale;
la Liguria dell'Appennino;
da Otranto a Santa Maria di Leuca;
nella terra del Culatello.
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