Anche se siamo in Appennino con il plus dei funghi, la provincia ¨¨ quella di Parma,?perno della ricchissima Food Valley che da cinque anni vanta il titolo di Unesco City of Gastronomy. Quindi nei locali troverete la?summa ¨¨ composta dai salumi tipici (culatello di Zibello, prosciutto crudo di Parma, salame di Felino, spalla di San Secondo, coppa di Parma...) da abbinare alla torta fritta; i tortelli di erbette - argomento di eterne discussioni sulle sfumature per realizzarli - e gli anolini; il bollito misto e lo stracotto; la torta Maria Luigia e i tortelli dolci preceduti ovviamente da qualche scaglia di Parmigiano Reggiano, invecchiato ancora meglio. Le buone insegne non mancano ma per noi la migliore necessita di una deviazione da Fornovo: Locanda Mariella a Calestano, a 13 km. Solo 15 coperti - prenotare sempre - con tre menu? degustazione e una cantina di assoluto rilievo.?Il vino? Beh, un grande Lambrusco Doc oppure un Colli di Parma Doc che ha tre vini storici: Rosso (curiosamente ottenuto da uve Barbera e Bonarda, ossia piemontesi), Malvasia e Sauvignon. Chi non li conosce rester¨¤ sorpreso: ma come sempre mai esagerare, piuttosto riempire il baule fermandosi nelle migliori cantine intorno a Fornovo.
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