"Questa ¨¨ una bellissima citt¨¤, degna c¡¯un si muove mille miglia per vederla". Diceva cos¨¬ Torquato Tasso, parlando di Mantova. Patria di Virgilio e custode dei capolavori di Andrea Mantegna, ¨¨ Patrimonio dell'Umanit¨¤ dal 2008, soprattutto grazie all'impegno dinastia dei Gonzaga che con il loro mecenatismo ne fecero uno dei maggiori centri italiani del Rinascimento. Sorge sulla sponda del? Mincio e si estende su una penisola abbracciata da tre piccoli laghi: Superiore, di Mezzo e Inferiore. Obiettivamente merita una sosta di una giornata per tutte le cose da vedere. Piccolo sommario: Castello di San Giorgio con la Camera degli Sposi con l'incredibile affresco della Camera degli Sposi, Palazzo Ducale con le sue 500 stanze, la Basilica di Sant'Andrea che per gli storici ¨¨ uno dei punti pi¨´ alti dell'architettura rinascimentale, il Teatro del Bibiena, l'immenso Palazzo Te. Ma ¨¨ bello vivere senza fretta l'atmosfera piacevolissima delle sue piazze (Sordello e quella delle Erbe su tutte) nel centro storico, circondate da palazzi e torri, e ricche di locali e localini. Qualche insegna per un buon piatto: Ochina Bianca, Il Cigno-Trattoria del Martini, Due Cavallini, Antica Osteria ai Ranari e Cento Rampini. Se amate le osterie colte, a soli sette chilometri, c'¨¨ la Locanda delle Grazie sulla piazza centrale di Curtatone: il luccio in salsa verde ¨¨ considerato il migliore dai gourmet mantovani.
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