Come detto in precedenza, c¡¯¨¨ laguna e mare nel Distretto della Venezia Orientale: ambienti diversi ma un comune sentire, una storia che sa ancora di Serenissima Repubblica. Posti unici, a cominciare da Cavallino Treporti, appoggiata alla laguna e arginata dal mare. Non un¡¯isola, non una penisola: una striscia-cerniera tra barene (distese piatte bagnate dalle acque) e Adriatico, ¨¨ conosciuta come la capitale del turismo en plein air: 30 campeggi (un terzo sono a cinque stelle), per una capacit¨¤ totale di 65 mila posti letto e una grande spinta a innovare, vedi la crescita clamorosa del glamping. Da Cavallino, con la SP42, si arriva a Jesolo: la citt¨¤ dove sono nate molte tendenze dell¡¯estate italiana. Basta passeggiare sul lungomare per vedere le soluzioni architettoniche pi¨´ disparate: dal delizioso alberghetto in stile Anni ¡®20 alle ultime pensioni a gestione familiare sino alla curata architettura urbana. Visitare Jesolo, infatti, significa veder scorrere le firme della progettazione: un edificio di Carlos Ferrater, un hotel firmato da Richard Meier, una torre ideata da Gon?alo Byrne e Ferreira Nunes. Ma ¨¨ tutto il comprensorio che incanta: zigzagando per strade piatte, tra acque e pontili, si scopre la palude. Non c¡¯¨¨ modo pi¨´ evocativo per tracciare il vero paesaggio del litorale, con boschi e canneti che si alternano ai prati, con punti di osservazione amati da chi pratica il birdwatching.?Sempre puntando a Oriente, dopo aver passato la foce del Piave, si incontra Eraclea Mare che ha due peculiarit¨¤: la Laguna del Mort,? considerata da Legambiente una delle pi¨´ belle spiagge d¡¯Italia e la retrostante pineta marittima, con oltre 3.500 pini adulti? a ombrello aperto.
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