I soli 6 mila abitanti di Susa nascondono una storia antichissima (era la capitale del Regno dei Cozii prima dell'annessione romana e ha avuto tra gli ospiti - pi¨´ o meno benvoluti - Celti, i gi¨¤ citati Romani, Goti, Longobardi, Merovingi e persino i Saraceni) dovuta a una posizione super strategica: ¨¨ la porta di accesso dal Moncenisio e dal Monginevro verso Torino e quindi la Pianura Padana. Obbligatorio quindi un passaggio per Susa per chiunque volesse entrare - pi¨´ o meno pacificamente - da Occidente a meno che non seguisse la costa ligure. Ecco perch¨¦?Susa, dominata a nord dal Rocciamelone (3 538 m s.l.m., una delle maggiori cime delle Alpi Graie) presenta un numero notevole di edifici e luoghi di interesse storico, soprattutto se visti in rapporto alle dimensioni relativamente contenute dell'abitato e due musei di riferimento per il territorio: il museo Civico e il museo Diocesano di Arte Sacra. La cittadina mostra una notevole stratificazione di epoche, con manufatti di epoca romana ancora ottimamente conservati (porta Savoia, arco di Augusto, pi¨´ i resti delle mura, dell'arena e dell'acquedotto), case urbane medioevali, tre complessi religiosi dalla differente identit¨¤ (la cattedrale di San Giusto, anticamente Abbazia benedettina; il complesso di Santa Maria Maggiore e San Francesco, primo convento francescano in regione), il castello della Contessa Adelaide e i resti di un poderoso forte del XVIII secolo, la Brunetta.?
? RIPRODUZIONE RISERVATA