L'aria di Francia che si respira a Parma ¨¨ frutto anche dell'opera di Henry Beyle, in arte Stendhal, che la visit¨° nel 1814. Venticinque anni pi¨´ tardi, lo scrittore scelse la citt¨¤ quale scenario per il suo grande romanzo La Certosa di Parma, una delle massime espressioni letterarie del Romanticismo francese. La storia segue le vicende di Fabrizio Valserra del Dongo, che arriva in Italia dopo aver seguito Napoleone a Waterloo. Verso la fine del romanzo, Fabrizio si ritira presso la Certosa di Parma che, quale "luogo di carta", viene vagamente collocata tra i boschi, nei pressi del Po, "a due leghe da Sacca". Il monastero che d¨¤ il nome all'opera non ¨¨ mai stato individuato con certezza, del resto i protagonisti non si muovono in una citt¨¤ reale, ma in un luogo immaginario e in un tempo altrettanto "rarefatto". Comunque sono i due monasteri si contendono il titolo di "Certosa stendhaliana": l'Abbazia di Paradigna (detta anche Badia di Valserena o Convento di S. Martino dei Bocci), sulla via che porta a Colorno, e la Certosa di Parma, in via Mantova, fondata dai certosini nel 1285.?
? RIPRODUZIONE RISERVATA