Natura, arte e buona tavola si mixano in modo semplice ma esemplare in un territorio che riesce sempre a stupire. I luoghi da vedere, le strade da seguire, i locali dove sedersi
Nell'immaginario collettivo di chi non ci ¨¨ mai stato, la Maremma ¨¨ la terra dei cinghiali, degli Etruschi e delle paludi. Ovviamente una parte di verit¨¤ c'¨¨: i primi non sono mai stati cos¨¬ numerosi creando non pochi problemi e mettendo in crisi una storica convivenza con l'uomo; i secondi ne fecero il centro della loro civilt¨¤ e non a caso esistono undici siti archeologici nella provincia di Grosseto; le terze hanno condizionato la storia del territorio sino alle prime bonifiche dell'Ottocento. L'altro aspetto ignorato dai pi¨´ che la Maremma non ¨¨ patrimonio unico della provincia di Grosseto bens¨¬ una vasta regione geografica compresa fra Toscana e Lazio, di circa 5000 kmq, che si affaccia sul Mar Tirreno e sul Mar Ligure. Oltre a una parte centrale, corrispondente appunto alla provincia di Grosseto, comprende la fascia costiera tra Piombino e il Cecina (Maremma Livornese, gi¨¤ Maremma Pisana) e si spinge nel Lazio fin verso Civitavecchia. Da un lato ¨¨ scarsa conoscenza, ma dall'altro bisogna ammettere - con tutto il rispetto per le altre Maremme, sia chiaro - che quella che si estende dal golfo di Follonica a nord fino alla foce del torrente Chiarone a sud sul confine con il Lazio, resta la pi¨´ interessante e ricca di spunti da percorrere. Partiamo dal capoluogo Grosseto che si raggiunge da Firenze con la SS 223 - strada veloce che passa per Siena - e da Roma con la E80, erede della mitica Via Aurelia.
?Qui le puntate precedenti di Viaggio in Italia: dall'Etna alla laguna veneta, dalle Langhe al Salento.?
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