Terra e mare consentono ai gourmet di togliersi grande soddisfazioni, passando dai piatti di maiale spesso di ispirazione slava e germanica ai sardoni triestini, dall'agnello con il cren al brodeto, ossia la zuppa di pesce adriatica. Non manca la creativit¨¤, che rivede fortemente la tradizione.?Se a Trieste, proprio in piazza Unit¨¤ d'Italia, c'¨¨ il raffinato (e bistellato) Harry's Piccolo dei talenti Matteo Metullio e Davide De Pra, in un bosco a Venc¨° - frazione di Dolegna del Collio - c'¨¨ il ristorante di una delle pi¨´ brave cuoche italiane. Si chiama L'Argine, ha una stella Michelin ed ¨¨ guidato da Antonia Klugmann, l'unica donna a essere stata giudice di Masterchef Italia: i suoi piatti, con forte impronta vegetale, sono piccoli capolavori di gusto ed estetica. Merita una sosta pure l'altro stellato goriziano:?Trattoria Al Cacciatore ¨C La Subida di Alessandro Gavagna. Obbligatoria una selezione (personalissima) di osterie e trattorie: Rosenbar a Gorizia; Locanda Devetak a Savogna d'Isonzo; Sardoc a Duino; Al Corridoio a Muggia; Ai Maestri, Salvagente e Antica Trattoria Suban a Trieste. Per la cronaca, l'ultimo locale era uno degli 'uffici' golosi di Nereo Rocco, il mitico allenatore - triestino puro - che spesso portava a mangiare l'allievo e concittadino Cesare Maldini, nonch¨¦ l'amico Gianni Brera quando passava di qui. Nelle sale dove il tempo si ¨¨ fermato, ogni tanto, si sente parlare il dialetto triestino come faceva lui. E il patron Mario Suban, novantenne con lo spirito giovanile, si commuove a ricordare il 'Paron'.?
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