Quando si viene a Orta San Giulio, bisogna lasciare auto e/o moto in un parcheggio e prendere il battello per l'isola di San Giulio, che dista solo 400 metri dalla costa e parte dalla centralissima Piazza Motta. Leggenda vuole che alla fine del IV secolo due fratelli, Giulio (poi diventato santo) e Giuliano, originari dell'isola greca di Egina, arrivarono sulle rive del lago e si dedicarono all'abbattimento dei luoghi di culto pagani e alla costruzione di chiese, con il beneplacito dell'imperatore Teodosio I. San Giulio lasci¨° al fratello Giuliano il compito di edificare a Gozzano la novantanovesima chiesa, cercando da solo il luogo dove sarebbe sorta la centesima. Dal canto suo individu¨° nella piccola isola il luogo adatto, ma non trovando nessuno disposto a traghettarlo, stese il suo mantello sulle acque e navig¨° su di esso. Sull'isola, Giulio sconfisse i draghi e i serpenti che popolavano il luogo, simbolo della superstizione pagana, cacciandoli per sempre e gettando le fondamenta della chiesa nello stesso punto in cui oggi si trova la grande basilica, in stile romanico, dedicata appunto a San Giulio, con la sua grande scalinata.?Dopo la visita, potrete incamminarvi lungo la stradina che attraversa tutta l¡¯isola: la Via del silenzio e della meditazione. Perdetevi serenamente per i vicoletti della citt¨¤ dove (fuori stagione) aleggia un indubbio misticismo e non vola una mosca. Non a caso c'¨¨ un¡¯Abbazia benedettina, dove vige la clausura.
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