¡°La nostra ¨¨ una cucina di ingredienti, pi¨´ di altre. Cerchiamo abbinamenti semplici, intensi che si scoprono da bambini grazie a mamme e nonne ai fornelli da noi si ¨¨ sempre cucinato tantissimo e lo si continua a fare" cos¨¬ parla il pi¨´ famoso cuoco di questa zona, Antonio Guida, figlio di Tricase che ha fatto una grande carriera sino a conquistare la doppia stella Michelin al Seta del Mandarin Oriental Milano. Nell'elenco di specialit¨¤ da assaggiare per i neofiti del Salento, lo chef consiglia la frisa (un biscotto di grano duro) con il pomodoro; lo sciuttidu che ¨¨ la gustosa peperonata locale; le cicureddhe cu le fave nette (cicorie selvatiche con purea di fave); paparina e paparotta (il papavero fritto in foglie con il ¡®recupero¡¯ per eccellenza a base di pane avanzato, legumi e cime di rapa, tutto fritto in olio di oliva); ciceri e tria ossia i ceci con la pasta di semola di grano duro; i pezzetti di carne di cavallo, cotti in terracotta con aglio, sedano, cipolla, salsa di pomodoro e alloro. Tre locali??Teresa a Tricase, la Taverna del Porto sempre a Tricase (e qui si gusta anche il pesce ovviamente) e Trattoria Iolanda a Lucugnano. Salento vero, niente di turistico. Forse perch¨¨ siamo lontani dai luoghi della movida, della massa. Del resto non sar¨¤?chiarissimo dove inizia il Salento, ma sulla fine non ci sono dubbi: termina dove l¡¯ultimo lembo di terra del tacco d¡¯Italia tocca il mare, nei pressi di Santa Maria di Leuca.
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