Dopo tanto mistero, ¨¨ il caso di tornare indietro sempre sulla SS 675. Ci aspetta Vitorchiano: non stupisce che faccia parte dei borghi pi¨´ belli d¡¯Italia, visto che le abitazioni sembrano un tutt¡¯uno con lo sperone di roccia vulcanica che le sostiene. Da qui l'appellativo di "borgo sospeso" che piace tanto ai suoi cinquemila abitanti. La doppia cinta muraria perfettamente conservata divide la zona rinascimentale da quella medievale, costruita sfruttando gli antichi tracciati etruschi e ogni viuzza ¨¨ un¡¯esplosione di colori di fiori che risaltano sulla pietra grigia di peperino. Alla roccia principe dei Monti Cimini ¨¨ legata l'incredibile statua Moai che si vede sulla Provinciale della Vezza: venne scolpita nel 1990 da undici abitanti dell'isola di Pasqua, invitati dalla trasmissione Rai Alla ricerca dell'Arca, a realizzare un programma di ¡°gemellaggio¡± culturale. Poich¨¦ gli originali Moai dell'isola di Pasqua si stavano deteriorando, la televisione di Stato si adoper¨° per scovare una pietra vulcanica simile a quella delle cave dell'isola oceanica per poterne costruire uno nuovo. La trov¨° proprio qui: un enorme blocco di peperino del peso di trenta tonnellate che fu scolpito con asce manuali e pietre taglienti. Salutiamo la statua e puntiamo verso Nord, servendosi della Strada Regionale 2: rotta sul lago di Bolsena, fermandosi un'oretta a Montefiascone (il paese del vino, ma ne parliamo in seguito) per ammirare il duomo e la rocca dei papi, che regala una vista spettacolare.
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