Defender Rally Series: alla guida del fuoristrada da gara

Il Land Rover Defender P300 dimostra le sue doti di vettura da gara nella versione provata sulle colline scozzesi, preparata appositamente per partecipare al campionato Rally Series

La Land Rover Defender si è affermata nel tempo come una vettura dalle spiccate doti in fuoristrada e la nuova generazione non fa certo eccezione. Risulta però più difficile immaginarla come vettura da gara, capace di affrontare non solo sterrati impegnativi ma anche mulattiere, sentieri fangosi e persino terreni ghiacciati ad alta velocità. Per dimostrarne le doti,?Bowler, preparatore britannico attivo dal 1985 e acquisito nel 2019 da Land Rover, ne ha preparato una versione da rally per partecipare a un campionato organizzato appositamente, definito Defender Rally Series. La base è quella dell'agile 90 a passo corto e tre porte, spinto dal propulsore 2.0 quattro cilindri turbo da 300 Cv. L'abbiamo provato su un percorso di circa 3 km sulle colline scozzesi caratterizzato da un fondo fangoso e scivoloso, molto simile a quello che i concorrenti del campionato hanno affrontato durante il terzo round del campionato, il Summer Scottish Hills Rally.

Defender Rally Series: cos'è

Prima di entrare nei dettagli tecnici e dinamici della vettura, occorre spiegare perché è nata. Come detto, dal 2019 Bowler è divenuta una controllata di Land Rover e ha smesso di costruire vetture da gara basate sulle auto del marchio britannico, diventando invece il preparatore ufficiale delle sue auto. Nel 2022 ha deciso di organizzare un campionato riservato ai?Land Rover Defender P300 appositamente preparato, rivolgendosi principalmente ad appassionati con esperienza relativa e volontà di divertirsi in un ambiente competitivo ma amichevole. Così è nato questo campionato, inizialmente solo britannico ma che si sta espandendo. Nel 2024 accoglie 16 coppie di piloti e navigatori in sette appuntamenti tra Inghilterra, Scozia, Galles e Irlanda. Contestualmente ha debuttato anche il Campionato europeo Baja Defender, con quattro eventi in Galles, Francia, Spagna e Islanda. Il percorso propedeutico pensato per i piloti è quello di debuttare nella serie nazionale britannica per poi passare a quella europea. Le gare presentano una notevole varietà di fondi, tra terra, mulattiere, ghiaia e persino la neve. In tutti i casi, i clienti acquistano la vettura ma l'assistenza meccanica e sportiva è garantita da Bowler, che si può occupare direttamente anche del trasporto delle vetture.

Defender P300 Rally: le modifiche tecniche

La base di costruzione della vettura da rally è il?Land Rover Defender 90 P300, con carrozzeria a tre porte e motore Ingenium 2.0 quattro cilindri turbo da 300 Cv. La lunghezza è di 4.583 mm, la larghezza di 2.105 mm, l'altezza di 1.974 mm e il passo di 2.587 mm. Il propulsore è rimasto quello di serie, sempre abbinato al cambio automatico ZF a otto rapporti e alla trazione integrale permanente. Le modifiche più importanti sono quelle per la robustezza: il vano motore e il fondo sono stati rinforzati per resistere alle sollecitazioni del fuoristrada, mentre gli ammortizzatori di serie sono stati sostituiti con dei Fox Racing con escursione maggiore e altezza da terra aumentata di 25 mm. Sono state ampliate le prese d'aria anteriori per migliorare il flusso d'aria verso il motore. Le porte sono state tagliate nella parte bassa di circa 70 mm, sempre per rendere più efficaci gli angoli d'attacco. Tutte le modifiche di sicurezza e rinforzo strutturale non hanno determinato un aumento significativo del peso, che rimane allineato a quello del modello di base.

Defender P300: come cambia dentro

La modifica più evidente all'interno del Defender P300 da rally è la presenza della gabbia di sicurezza e dei sedili da gara con cintura a cinque punte. A parte queste modifiche obbligatorie per ricevere l'omologazione Fia, stupisce la presenza della leva del cambio automatico e dello schermo del navigatore dell'auto di serie, così come il quadro strumenti e le levette dietro al volante. Questo perché il software di base è lo stesso della vettura di serie, con l'aggiunta di una modalità di guida chiamata "Bowler Mode" creata specificamente per l'uso in gara. Quando viene attivata, attraverso una procedura specifica che richiede una trentina di secondi, esclude tutti gli aiuti alla guida (che non sono stati disattivati) e "convince" la vettura di avere sempre le ruote dritte per impedire l'intervento di qualsiasi tipo di controllo elettronico. Davanti al passeggero vengono inseriti invece i dispositivi di assistenza alla navigazione in gara e il cronometro.

Defender P300: Come va in fuoristrada

Il percorso sulle colline scozzesi di Galashiels affrontato con il Defender P300 da Rally era lungo circa quattro chilometri e si snodava tra prati, tracciati fangosi, salite, discese e strettoie. Riproduceva, in parte, quello che i piloti partecipanti al campionato hanno affrontato pochi giorni dopo durante la terza tappa della Defender Rally Series, lo Scottish Summer Hills Rally. Il fondo reso scivoloso dalla pioggia caduta la notte precedente ha permesso di sperimentare fino in fondo le doti in fuoristrada di quest'auto. Si tratta, alla fine, di un vero e proprio mezzo da gara che si presta ad essere usato da piloti alle prime esperienze, come molti di quelli che partecipano al trofeo, ma che sa regalare soddisfazioni anche a chi è più esperto. ? bastato poco tempo per prendere confidenza con il comportamento dell'auto, nonostante la piccola difficoltà della guida sul lato destro del veicolo. L'agilità della Defender a passo corto si è prestata bene ad affrontare un percorso con un paio di passaggi molto stretti attraverso i tradizionali muretti che separano i campi scozzesi. La potenza a disposizione non è eccessiva, ma è più che sufficiente per affrontare ogni tipo di terreno senza difficoltà.?