Audi A3 allstreet: la prova della berlina rialzata

Se un Q3 è troppo e un Q2 non soddisfa le esigenze, ecco l’alternativa: Audi A3 allstreet, carrozzeria da media a cinque porte ma assetto rialzato di 3 cm per un aspetto più robusto e una posizione di guida leggermente più dominante. Due le motorizzazioni al momento del lancio, in occasione del restyling della quarta generazione – denominazione in codice 8Y – dell’Audi A3: la 35 Tfsi mild hybrid a benzina che sfrutta un’unità a 48 Volt affiancata al quattro cilindri in linea turbo benzina da 1,5 litri, 150 Cv di potenza e 250 Nm di coppia, a trazione anteriore e con il cambio automatico S tronic a 7 rapporti; e la 35 Tdi con il 2.0 diesel da 150 Cv e 360 Nm di coppia, sempre con cambio doppia frizione a 7 marce e trazione anteriore. Tre gli allestimenti al momento del lancio: Business, Business Advanced e Identity Contrast, con prezzi a partire da 39.500 euro e disponibilità a partire da maggio 2024.

Come è fatta, il design

Il look da crossover è d’apparenza in un mondo automobilistico – specie quello italiano – sempre più proiettato verso i Suv compatti. Con un’altezza da terra maggiore di 3 cm rispetto alla A3 Sportback, la variante allstreet ha un profilo visibilmente un poco più rialzato della gemella dalla quale deriva. Nulla di eccessivo, tutt’altro: però si vede, si percepisce. E ciò viene accentuato dalla diversa geometria del paraurti frontale, con prese d’aria contornate in color argento. La allstreet dà una sensazione di versatilità mista a robustezza, specie per via della piastra paramotore color argento di grandi dimensioni. Presente la calandra ottagonale (anziché esagonale come sulla Sportback) e, sul tetto, non potevano mancare le barre portapacchi. Ragionamento speculare al posteriore, dove il design del paraurti e le protezioni riprendono lo schema usato per il frontale. Lateralmente, infine, spiccano minigonne e passaruota rivestiti in plastica nera a contrasto; i cerchi da 17” sono standard, mentre optional ci sono cerchi da 18” e 19”.

Come è fatta, gli interni

All’interno si nota la zona del tunnel centrale, ridisegnata, dove è posizionato il selettore del cambio automatico S tronic. Il feeling premium è dato da materiali soft touch e dall’illuminazione interna. Il volante in pelle multifunzione a tre razze è di serie. Ridisegnati i pannelli portiere con la maniglia d’apertura che sembra rimanere sospesa. Rimangono i tasti fisici per le principali funzioni, in primis quella del clima bizona e alcuni aspetti della guida come il drive select o la retrocamera con sensori di parcheggio. Audi mostra un occhio di riguardo anche per la scelta dei materiali: il tessuto degli inserti utilizzati per gli interni sono al 100% in poliestere riciclato e microfibra Dinamica. Al tatto ricordano la sensazione della pelle scamosciata, ma senza esserlo. Fronte tecnologia troviamo un display touch da 10,1”, l’Audi virtual cockpit e la piastra per la ricarica senza fili dello smartphone. Due le prese di ricarica Usb-C nella console centrale e due al posteriore, dove sono presenti anche delle bocchette per l’aerazione. Optional il sistema di navigazione Mmi plus e l’Audi connect con la possibilità di installare le app più popolari. Alcuni aspetti dell’auto, come le funzioni comfort, sono implementabili online tramite l’app myAudi anche dopo l’acquisto del veicolo. Alcune funzioni possono essere acquistate a tempo (un mese, sei mesi, un anno, tre anni o in maniera permanente rispetto alle esigenze del cliente). Apple CarPlay e Android Auto sono supportati in modo wireless.

Come è fatta, la tecnica

Non ci si faccia ingannare dai dettagli stilistici squisitamente da crossover: la A3 allstreet è a tutti gli effetti un’Audi A3… rialzata. Nella sostanza cambia poco o nulla dalla vettura dalla quale deriva, basata sulla piattaforma Mqb Evo del gruppo Volkswagen. Varia, oltre all’altezza da terra (+3 cm) la regolazione delle sospensioni, con un’escursione maggiore per la variante “crossover”, che vanta molle e ammortizzatori specifici. Questi, al contrario di quanto sia logico pensare, non sono votati al comfort più totale. Al contrario, la taratura è votata maggiormente alla sportività che sulla A3 Sportback andando così a controbilanciare un baricentro più alto per via di un assetto rialzato di 3 cm. Nessuna novità sotto al cofano, con il sempre valido 2.0 turbodiesel del gruppo Volkswagen in grado di fornire 150 Cv di potenza massima e 360 Nm di coppia.

Come va

Come si traduce il disporre di un assetto più rigido e sportivo che sulla A3 Sportback ma rialzato di 3 cm? Partiamo col dire che il feeling di guida non viene certo rivoluzionato per un paio di accorgimenti tecnici. ? una A3 e tale rimane. Tuttavia, vi sono delle lievi differenze. Per prima cosa, il conducente è meno in ansia per dossi artificiali e ostacoli che si è soliti trovare nella routine cittadina, tra cui pavé, rotaie del tram e quant’altro. In particolare, per via di una maggiore luce da terra, quei 3 cm fanno comodo quando si deve affrontare i dossi artificiali. Ecco, in tali occasioni si è più sereni, con un livello di paura inferiore per “toccare sotto”. Detto ciò, la risposta degli ammortizzatori è piuttosto decisa: il livello di comfort non è (e neanche vuole essere) quello di Q2 o Q3. Insomma, una A3 pur sempre con il suo carattere sportivo ma lievemente modificato per affrontare le zone centrali della città. Quanto al propulsore, è superflua l’ulteriore conferma della bontà del 2.0 turbodiesel abbinato al cambio S tronic a 7 rapporti.

Allestimenti e prezzi

Ordini aperti per la A3 allstreet. Il modello ha un prezzo di partenza di 39.500 euro: tale cifra fa riferimento alla motorizzazione 35 Tfsi S tronic da 150 Cv a benzina con sistema mild hybrid in allestimento Business. Con tale propulsore si sale poi a 42.000 euro per l’allestimento Business Advanced e si arriva a 44.500 euro per l’Identity Contrast. Il diesel parte da 40.800 euro in allestimento Business, da 43.300 euro con il Business Advanced e da 45.800 euro con l’Identity Contrast.