Debutto fissato a gennaio 2025 per una nuova generazione di vetture ad emissioni zero dalla costruzione raffinata: al volante cĄŻ¨¨ gi¨¤ comfort e controllo millimetrico della trazione
Diecimila chilometri di viaggio per incontrare manager poco abituati a polemiche e frasi ad effetto. LĄŻindustria dellĄŻauto in Giappone non vive a favore di social e videocamere. Quanto credete nellĄŻelettrico? LĄŻaccordo di collaborazione con Nissan preannuncia una fusione? Avete paura dei costruttori cinesi? Abbiamo risolto poco allestendo domande che dovevano sembrare picconate allĄŻorecchio di Toshihiro Mibe, amministratore Honda e ingegnere meccanico che si ¨¨ occupato per molti anni di motori a combustione, poi di ricerca e sviluppo ai massimi livelli. In compenso, abbiamo guidato in anteprima il prototipo della prima vettura Honda della 0 Series, famiglia di elettriche che far¨¤ il suo debutto ufficiale al Consumer Electronics Show di Las Vegas il prossimo gennaio. In pochi giri sul circuito di prova allestito nello stabilimento di Tochigi il messaggio ¨¨ comunque arrivato chiaro. La trazione elettrica non ¨¨ pi¨´ una alternativa a zero emissioni per vetture tradizionali, ma piuttosto ne sta cambiando radicalmente i fondamentali di costruzione. Honda non ¨¨ Ą°mediaticaĄą come Tesla, questo lo sapevamo, e quindi Toshihiro Mibe smista con un sorriso silenzioso le richieste di informazioni ai suoi collaboratori, abili a non esporsi. Le cose qui piuttosto succedono, ed alcune lo hanno gi¨¤ fatto.
Indice
La piattaforma
ĄŞ ?Siamo molto lontani dalle ambientazioni hollywoodiane che piacciono a Tesla. Tochigi offre un capannone arredato attorno ad isole tematiche, ciascuna di esse assegnata a tre ingegneri a cui talvolta scappa qualche informazione non prevista in scaletta. LĄŻorgoglio vince sulla disciplina. La base per le dimostrazioni ¨¨ la concept Honda 0 Series Saloon, berlina futuribile a quattro posti estremamente aerodinamica presentata proprio al Consumer Electronics Show di Las Vegas lo scorso gennaio. Anticipa soluzioni, a partire da una cura molto raffinata della carrozzeria per ridurre la resistenza dellĄŻaria. La nuova auto elettrica comincia dallĄŻidea di una efficienza ricavata ovunque, che significa maggiore autonomia a parit¨¤ di capacit¨¤ di batteria. Honda progetta di mettere sul mercato ben 7 modelli della famiglia 0 Series entro il 2030, con formule di design che per¨° prevediamo assai pi¨´ comprensibili della carrozzeria a cuneo della 0 Series Saloon, che comunque nasconde connotati tecnici gi¨¤ importanti. La posizione degli accumulatori, e soprattutto il loro spessore molto ridotto rispetto a quanto succede sulle vetture gi¨¤ in commercio, potr¨¤ permettere una generale riduzione dellĄŻaltezza da terra, senza rinunciare ad un abitacolo confortevole, con un pavimento quindi non rialzato in modo innaturale. Passando oltre, ci soffermiamo sullĄŻisola tematica dedicata al telaio della 0 Series Saloon, dunque le sospensioni multilink posteriori e Macpherson anteriori, sempre con ammortizzatori pneumatici a controllo elettronico. LĄŻassetto ¨¨ intelligente, ma ancora una volta costruito attorno a batterie ben centrate per distribuire il peso in modo corretto tra i due assi. A seconda dei modelli, le 0 Series potranno montare accumulatori fino a 90 kW di capacit¨¤ massima: nel telaio cĄŻ¨¨ spazio, e non ¨¨ un caso.
Il megacasting
ĄŞ ?Proprio di Toshihiro Mibe ¨¨ la dichiarazione messa agli atti lo scorso maggio che prevedeva investimenti Honda nellĄŻauto elettrica pari a 65 miliardi di dollari entro il 2030. Anche qui, pochi slogan, con voci di spesa che appaiono invece piuttosto mirate. Le vetture a batteria hanno bisogno di essere pi¨´ leggere. Dalle 0 Series ci si aspetta un peso inferiore di 100 kg rispetto agli attuali modelli elettrici Honda. A Tochigi ¨¨ stato possibile vedere allĄŻopera la pressa da 6.000 tonnellate con cui il marchio giapponese entra nel mondo della stampa dei componenti in alluminio ad alta pressione. La definizione ¨¨ Megacasting. Tesla ha scelto Gigacasting, ma la sostanza resta quella di ricavare componenti cruciali della vettura che pesino poco, siano prodotti un solo passaggio e garantiscano resistenza. Honda utilizzer¨¤ elementi realizzati in Megacasting per le porzioni del telaio che interessano le sospensioni e gli involucri delle batterie, realizzati in 5 parti anzich¨Ś 60.
Elettronica evoluta
ĄŞ ?Pi¨´ silenzio del previsto sul secondo fronte che sar¨¤ determinante per lĄŻauto che verr¨¤. LĄŻincontro con i tecnici ci ha fatto pi¨´ intuire che ascoltare come Honda stia ossessivamente semplificando lĄŻelettronica di bordo, seguendo peraltro lĄŻinevitabile percorso iniziato da Tesla e intrapreso ormai da tutti i costruttori. Le elettriche saranno Software Defined Vehichles, vetture cio¨¨ le cui caratteristiche essenziali di comportamento su strada saranno determinate e modificate dal software. Ad elaborarlo, una unit¨¤ di calcolo centrale che ospiter¨¤ un sistema operativo su cui sta lavorando direttamente Honda. Si occuper¨¤ di gestire le funzioni pi¨´ cruciali legate alla dinamica del veicolo, della trazione e della gestione dellĄŻenergia. Questa Cpu sulle 0 Series viene affiancata da un secondo calcolatore per i sistemi di assistenza alla guida e da un terzo per le funzioni di infotainment, navigazione ed interfaccia utente. A bordo troveremo Google Automotive, dunque il sistema operativo ufficiale Android con tutto il suo pacchetto di applicazioni, ma le prospettive legate ai comandi vocali e alla realt¨¤ aumentata sono enormi. Semplificando, avere a bordo solo tre computer ¨¨ un risultato gi¨¤ molto competitivo rispetto ai migliori costruttori automobilistici europei.
Honda 0 Series, la prova
ĄŞ ?LĄŻincontro ¨¨ con una vettura laboratorio che monta la carrozzeria della attuale Sport Utility CR-V sul telaio della prima Honda 0 Series, che vedremo a gennaio. Un innesto dove i comandi del cambio sono sostituiti da un blocco provvisorio sul lato destro del volante, mentre il resto dellĄŻabitacolo sembra nascondere bene le batterie sotto il pavimento. La vettura monta il sistema all?wheel drive (e?AWD), cio¨¨ a due motori, uno allĄŻanteriore e un secondo al posteriore, con un inverter che ha dimensioni ridotte del 40%. Mancano informazioni su potenza e coppia motrice, ma arriva subito il segnale di una accelerazione fluida e una regolazione ormai ben definita della trazione in curva. La Ą°quasiĄą Honda 0 Series ha un comportamento leggermente sovrasterzante, ovvero tende a cercare con il muso la parte interna della curva, ed ¨¨ divertente in una chiave generale di comfort ed equilibrio.
I controlli sono totalmente by wire, dunque con un collegamento digitale che vale anche per lo sterzo, il quale ¨¨ veloce nelle risposte. Il collaudatore che siede al nostro fianco annuisce quando si fa notare che non cĄŻ¨¨ brutalit¨¤ nelle risposte, mentre la sensazione pi¨´ chiara ¨¨ quella di agilit¨¤ nei cambi di direzione, gi¨¤ grande efficacia nel recupero di energia in frenata, sfruttando il rallentamento e portando istintivamente ad una guida con un solo piede. Il primo contatto trasmette una personalit¨¤ non estrema, con lĄŻattenzione al comportamento delle sospensioni e scorrevolezza per cui conosciamo Honda. Una 0 Series che non parte da zero.
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