Volkswagen Golf Gti: 1.000 km con la sportiva razionale

Scegliere di acquistare un'auto sportiva significa accettare anche tutto ciò che una vettura di questo tipo comporta: costi di manutenzione, consumi elevati, assetto sportivo e poco confortevole. Questi tre aspetti si ritrovano su diverse auto grintose di segmento B e C, ma non sulla Volkswagen Golf 8 Gti. Testata per 1.000 km nell'arco di una settimana intera, con percorsi urbani ed extraurbani alternati a tangenziali e autostrade, senza rinunciare a qualche passo di montagna, la vettura di Wolfsburg si è dimostrata una sportiva equilibrata, bilanciata e razionale. Una scelta intelligente, insomma, a partire da un fondamentale per quanto riguarda il nostro Paese: con 245 Cv di potenza massima non si paga il superbollo, cosa che invece è praticamente un corollario delle sue dirette rivali a trazione anteriore, dalla Bmw 128ti alla Hyundai i30 N, dalla Renault Megane RS Trophy alla Ford Focus ST. Il prezzo d'attacco della Volkswagen Golf 8 Gti è di 44.550 euro, ma se la si vuole con cambio automatico Dsg a 7 rapporti si parte da 46.550 euro.

Volkswagen Golf Gti: come è fatta, gli interni

La convivenza con un'auto – sia essa sportiva o meno – parte da dentro. Se si passa tanto tempo in auto, il comfort della seduta e la praticità degli elementi che circondano il conducente assumono un aspetto di primaria importanza. Trattandosi di una Golf, lo spazio a bordo è ben più che sufficiente tanto per gli occupanti della prima quanto per quelli della seconda fila, con un bagagliaio dalle forme nette che ne facilita il carico e lo scarico di oggetti. I sedili sportivi con poggiatesta integrati sono di buona fattura e rappresentano un compromesso ottimale tra sportività e vivibilità: sono sufficientemente contenitivi per quando si decide di affrontare qualche km di curve divertendosi, ma l'imbottitura dona un comfort di livello per rendere il tragitto casa-lavoro, i weekend fuori porta e persino un lungo viaggio decisamente confortevoli. Al punto che, se non fosse per la trama che da sempre distingue le varianti Gti dalle Golf con motori "tradizionali", quasi non si direbbe di essere seduti su una sportiva della casa di Wolfsburg.

Volkswagen Golf Gti: come è fatta, l’infotainment

Se il comfort è il maggior pregio degli interni della Volkswagen Golf 8 Gti, qualche critica la si può trovare nel sistema di infotainment. A partire dalla quantità di tasti touch, con i bottoni fisici ridotti all'osso. Profili di guida (Eco, Comfort, Sport e Individual) e gestione del clima hanno un comando d'accesso rapido nella zona della plancia, salvo poi gestire il tutto manualmente tramite lo schermo touch da 10,25". La temperatura e il volume della musica sono regolabili anche tramite altri comandi touch posti immediatamente al di sotto dello schermo centrale, peccato non siano retroilluminati e dunque non visibili una volta che cala il sole. A questo poi si aggiunge il cruscotto digitale, anch’esso da 10,25". Personalizzabile nella visualizzazione delle numerosi informazioni ripartite in tre quadranti o zone (sinistra-centro-destra), presenta la scritta Gti al centro del display, differenziandosi dalle Golf meno potenti. Tutti i tasti sul volante, poi, sono touch con feedback tattile. Non il massimo della praticità se si è impegnati alla guida, qualche volta può capitare di sfiorarli senza volerlo. Insomma, la tecnologia è tanta (forse troppa) e serve più di qualche minuto di guida per prendere confidenza con la quantità di informazioni presenti sui due schermi e capire come entrare nei vari menu e sottomenu. Sotto questo punto di vista, la compatibilità con Apple Car Play e Android Auto può semplificare un po' la vita per alcune funzioni.

Volkswagen Golf Gti: come è fatta, la tecnica

Come detto, la Volkswagen Golf 8 Gti eroga 245 Cv di potenza massima a 5.000 giri/min, 5 Cv in meno del tetto massimo per non sforare nel superbollo. Il merito è del quattro cilindri in linea turbo benzina 2.0 Tsi EA888 Evo 4 in grado di fornire 370 Nm di coppia alle ruote anteriori a partire dai 1.600 giri/min. L'auto è disponibile anche con cambio manuale a 6 marce, ma per l’occasione è stata provata la versione con il collaudato cambio automatico Dsg a 7 rapporti con palette al volante. La vettura adotta per la prima volta il sistema di regolazione della dinamica Vehicle Dynamics Manager, che gestisce la funzione elettronica di bloccaggio del differenziale anteriore e il setting degli ammortizzatori regolabili Dcc (disponibili come optional). L'assetto è ribassato di 15 mm e i tecnici hanno lavorato sul telaio in alluminio per ridurre il peso e sul setup di bracci trasversali e molle, irrigiditi del 5% sull'asse anteriore e del 15% su quello posteriore.

Volkswagen Golf Gti: come va

In manovra ha un buon raggio di sterzata, risultando certamente più semplice da parcheggiare rispetto ad alcune sue rivali. Lo sterzo progressivo si adatta a ogni esigenza e occasione, garantendo fiducia al conducente. Merito anche del differenziale autobloccante elettronico, che aiuta l'auto a disegnare traiettorie migliori e al guidatore di spingere sull'acceleratore in uscita di curva senza la paura di finire in sottosterzo. Fa il suo senza eccellere, mentre gli ammortizzatori regolabili Dcc cambiano il carattere della vettura. In Eco e Comfort si gode di un relax di livello in contesti cittadini o autostradali, mentre in Sport l'assetto si irrigidisce quel tanto che basta per divertirsi in sicurezza. La modalità di guida Individual permette di personalizzare l'assetto: pur settando tutto al massimo, l'auto non risulta mai rigida e scorbutica in risposta alle sollecitazioni. Semmai sorvola gli ostacoli grazie a un assetto bilanciato e non propenso all'estremo. Insomma, si riesce a essere fluidi, efficaci e rapidi nella guida con la sensazione di avere tra le mani un'auto intuitiva e facile da guidare. Ottimo il lavoro del cambio Dsg, che lavora in modo ottimale in modalità automatica, fornendo sempre la giusta marcia. Minuscole le palette al volante e scomode da usare proprio per la loro dimensione: un'auto sportiva le merita più grandi e facili da raggiungere per essere rapidi nelle cambiate manuali sui tornanti di montagna.

Volkswagen Golf Gti: la prova consumi

Detto del costo nullo del superbollo, l’altro elemento sul quale poter valutare – nel giro di una settimana – i costi di gestione della Volkswagen Golf 8 Gti, è il consumo di carburante. In un percorso misto fatto da strade extraurbane, urbane, autostrada, tangenziale e infine strada collinare, la vettura ha fatto registrare una media di 15,5 km/l dopo 120 km di tragitto (addirittura 16,7 km/l prima della zona collinare in salita). Il viaggio è stato effettuato con temperatura esterna di 34°, aria condizionata a 21° e con il motore in modalità Eco. ? stata mantenuta una velocità di 130 km/h in autostrada e il resto del percorso è stato affrontato con un utilizzo medio, senza particolare fretta ma senza andare alla ricerca dei bassi consumi. Durante la settimana di prova l’auto ha consumato una media di 11 km/l senza badare ai consumi, un dato migliore alla maggior parte delle rivali grazie all’efficienza del motore 2.0 Tsi.

Volkswagen Golf Gti: pregi e difetti

Di seguito i pregi e i difetti della Volkswagen Golf 8 Gti.

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• Motore: coppia e potenza sono quanto basta (e forse anche qualcosa in più) per divertirsi. Spinge bene sin dai 1.600 giri/min e arriva con grinta fino a limitatore;?
• Superbollo: non si paga, dal momento che la potenza è di 245 Cv. Gli italiani ringraziano;?
• Consumi: anche questo pregio è legato al motore. Per essere un 2.0 turbo benzina consuma relativamente poco e meno delle rivali (che, tra l'altro, sforano anche nel superbollo);?
• Comfort: spaziosità a bordo e seduta molto confortevole sono i punti a favore di una sportiva adatta all’uso di tutti i giorni

Non piace

• Prezzo: costa cara già di base, si aggiungono due optional e si arriva facilmente a 50.000 euro;?
• Palette al volante: minuscole e difficili da usare in un utilizzo sportivo su una strada tortuosa;?
• Infotainment: lo schermo rischia di distrarre parecchio il conducente, pochi i tasti fisici.

Volkswagen Golf 8 Gti: le conclusioni

Insomma, se si cerca un'auto sportiva ma non estrema, accattivante ma al tempo stesso sobria, che non paghi il superbollo e nell'utilizzo quotidiano consumi come un’auto di cilindrata inferiore, la Volkswagen Golf 8 Gti è la risposta a tutti questi compromessi. ? un'auto che si rivolge a un pubblico piuttosto ampio e variegato, appunto perché in grado di soddisfare esigenze diverse piuttosto che puntare unicamente sulle performance per una clientela di nicchia. Da lei ci si aspetta equilibrio e divertimento senza sconfinare in un carattere racing, e questo restituisce.