recupero
Batterie auto elettriche: riciclo, una seconda vita
Le batterie agli ioni di litio sono la parte pi¨´ complessa, costosa e paradossalmente meno ecologica di una auto elettrica. Per quanto la tecnologia possa farle progredire, al momento tutti ritengono che quando un pacco batterie scende al 70-80% della sua capacit¨¤ iniziale di accumulare energia non ¨¨ pi¨´ in grado di fornire le prestazioni necessarie ad una auto elettrica. E quindi va sostituito. La vita media di una batteria, di conseguenza, ¨¨ inferiore a quella massima dell'auto elettrica: mediamente 8-10 anni. Cosa ce ne faremo, verso il 2030, dei milioni e milioni di grossi pacchi batteria provenienti dalla prima ondata di auto elettriche?
Batterie auto elettriche, l¡¯IMPATTO AMBIENTALE
¡ª ?La domanda non ¨¨ da poco, perch¨¦ le batterie sono la chiave di volta per realizzare auto elettriche che possano realmente sostituire le termiche, riducendo le emissioni di CO2 dei trasporti. Ma per produrre le batterie bisogna estrarre dal sottosuolo grandi quantit¨¤ di litio, cobalto e altri minerali con un grosso impatto ambientale. E riciclare le batterie, oggi, ¨¨ molto difficile e costoso. Il rischio, in pratica, ¨¨ che tra dieci anni ci potremmo ritrovare pieni di batterie-spazzatura altamente inquinanti che non sapremmo dove mettere.
SECONDA VITA
¡ª ?La soluzione, secondo un numero crescente di studi, ¨¨ dare alle batterie una seconda vita: dopo averle usate sulle automobili, sar¨¤ il momento di recuperarle per accumulare energia elettrica proveniente da fotovoltaico, eolico e altre fonti rinnovabili intermittenti. Solo al termine della loro seconda vita le batterie saranno realmente riciclate, ma nel frattempo si spera di aver trovato metodi pi¨´ economici per farlo. Ma ¨¨ economicamente fattibile? Secondo l'ultimo studio del Mit, il Massachussetts Institute of Technology, s¨¬. Si tratta, ¨¨ giusto precisarlo, di uno studio di fattibilit¨¤ economica e non di un esperimento con batterie vere. L'ipotesi di partenza ¨¨ prendere batterie che siano scese all'80% della loro originale capacit¨¤ di accumulare energia. Cio¨¨, ad esempio, una vecchia batteria da 100 kWh che dei 100 kWh di energia che gli forniamo per la ricarica riesce ormai ad accumularne solo 80, sprecando il resto in calore. Una batteria del genere non va pi¨´ bene per alimentare un¡¯auto elettrica. Secondo il Mit, per¨°, questa batteria pu¨° essere utilizzata per accumulare energia rinnovabile e questo ha un senso economico perch¨¦ una batteria con quelle prestazioni costerebbe meno del 60% di quella nuova equivalente. Una centrale di accumulo di energia fatta di batterie di questo tipo potrebbe essere utilizzata per almeno altri dieci anni, finch¨¦ le batterie non scendono al 70% o addirittura al 60% delle prestazioni originali. Un secondo studio, portato avanti con metodologie simili dal ricercatore della Dalhousie University Chris White, arriva praticamente alle stesse conclusioni: almeno 10 anni di seconda vita per le batterie delle auto elettriche, mantenendo la piena fattibilit¨¤ economica.
NON E' COSI' FACILE
¡ª ?Entrambi gli studi, per¨°, sono molto realistici nel dire che la cosa ¨¨ fattibile ma non semplice. Il problema principale ¨¨ selezionare batterie di seconda mano che abbiano tutte caratteristiche simili. Mischiando batterie con et¨¤ e stato di salute eccessivamente diversi, infatti, saltano fuori diversi problemi tecnici. E questo vuol dire che, affinch¨¦ gli accumulatori per EV possano avere una seconda vita, si dovr¨¤ trovare un modo per testare le celle che li compongono in modo veloce, economico e su larga scala. Insomma: si pu¨° fare, ma non ¨¨ cos¨¬ facile.
C'E' CHI LO FA GIA'
¡ª ?In realt¨¤ i primi esperimenti reali di soluzioni del genere per la seconda vita delle batterie delle auto elettriche sono gi¨¤ in corso. Daimler, ad esempio, dal 2016 ad oggi ha messo in funzione tre impianti di accumulo di energia elettrica realizzati con batterie provenienti dalle smart elettriche. Ha anche avviato una partnership con Beijing Electric Vehicle (Bjev, una controllata di Baic) per realizzare impianti simili in Cina. L'Universit¨¤ di Warwick, in Inghilterra, sta invece lavorando insieme a Nissan ad un sistema veloce ed economico per testare le batterie usate delle Nissan Leaf al fine di riutilizzarle per l'accumulo. A settembre 2018 Renault ha invece iniziato a costruire tre siti di accumulo, in Francia e Germania, con le batterie a fine (prima) vita delle sue auto elettriche.
? RIPRODUZIONE RISERVATA