Il Progetto 3F su due piste di prova in Germania, con persone a bordo e merci trasportate, svela il futuro della guida automatizzata. Tra radar, sensori, vista a 360¡ã e la ¡°teletrimetria¡±
Uno sguardo sulla citt¨¤ del futuro, che sul piano della mobilit¨¤ vedr¨¤ un peso maggiore riservato agli spostamenti su veicoli a guida autonoma. Shuttle senza conducente (i test sono gi¨¤ in fase avanzata), oggi in grado di collegare un punto A e un punto B superando anche eventuali ostacoli imprevisti o guasti tecnici. Mezzi destinati a persone e merci, con l¡¯obiettivo di ottimizzare tempi e ridurre il traffico.
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¡ª ?Da queste basi ¨¨ nato il Progetto 3F - per testare diverse tecnologie avanzate - che vede Bosch leader di un consorzio di aziende, universit¨¤ e istituti di ricerca tedeschi, finanziato con 4,3 milioni di euro dal ministero degli Affari Economici della Germania. ¡°L¡¯obiettivo del Progetto 3F era sviluppare soluzioni per assicurare che gli shuttle a guida autonoma potessero circolare in modo sicuro, anche nel caso di un malfunzionamento tecnico o di ostacoli improvvisi¡± ha dichiarato Steffen Knoop, project leader di ricerca e progettazione avanzata della Robert Bosch.
i risultati dei test
¡ª ?Gli sviluppi sono stati testati su diversi percorsi di prova: a Renningen (trasporto di persone con due shuttle, in un¡¯area condivisa con i pedoni) e Aquisgrana (interazione tra conducente e veicolo autonomo finalizzato alla logistica, per esempio lo spostamento dei container). Tante tecnologie messe alla prova sui veicoli a guida autonoma. Gli shuttle devono eseguire attivit¨¤ di diagnostica e gestire eventuali guasti tecnici per poter continuare la marcia. Al contempo, questi mezzi privi di autista devono arrestarsi in caso di guasti critici.
le tecnologie impiegate
¡ª ?Nel concreto gli shuttle sono stati dotati di sensori lidar e radar in vari punti perimetrali per rilevare gli ostacoli e osservare l¡¯area circostante dall¡¯alto con visuale a 360¡ã, creando una zona di protezione in 3D che permette di rilevare non solo altri veicoli o pedoni, ma anche ostacoli come i rami sporgenti. L¡¯intelligenza artificiale permette agli shuttle, qualora la visuale sia parzialmente impedita (per esempio quando un sensore ¨¨ coperto di foglie), di rallentare la marcia ed evitare le parti della strada non perfettamente rilevate. Una precauzione per fini di sicurezza. Affinch¨¦ gli shuttle arrestino la marcia in caso di ostacolo o pericolo imminente (non ¡°preventivato¡± lungo il percorso da A a B) i veicoli, in tempo reale, adattano il comportamento alle circostanze (rallentando, arrestandosi, e ripartendo quando ¨¨ possibile).
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LA TELETRIMETRIA
¡ª ?Grazie al Progetto 3F ¨¨ stato possibile testare la ¡°teletrimetria¡±. Di cosa si tratta? Gli shuttle sono in grado di inviare dati e riceverne, scambiando informazioni preziose in tre ambiti funzionali: diagnostica, monitoraggio, controllo. In concreto la telemetria triplica la propria capacit¨¤ e si parla quindi di ¡°teletrimetria¡±. Un sistema complesso che da un lato crea le basi di una flotta di veicoli autonomi (in grado di scambiarsi dati), dall¡¯altro permette di monitorare, riparare e comandare i mezzi da remoto (si pensi all¡¯apertura delle portiere o alle verifiche della necessit¨¤ di un intervento di manutenzione).
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