RICERCHE
Generazione Z alla guida: serve maggiore educazione
Le auto sono sempre pi¨´ sicure, i motociclisti portano il casco e i guidatori indossano le cinture, le sanzioni sono pesanti ma nonostante questo i giovani non si comportano bene come dovrebbero e gli incidenti che ne derivano sono ancora numerosi e spesso drammatici. Questo perch¨¨ sono distratti, stanchi e vanno troppo veloci come emerge dalla ricerca "Non chiudere gli occhi", condotta da Skuola.net e Autostrade per lĄŻItalia su 2.075 giovani under 25, la cosiddetta GenZ. Tra giovani intervistati, tutti tra i 16 e i 24 anni che guidano abitualmente un veicolo a due o quattro ruote, ben uno su cinque ammette di non essere concentrato quando viaggia. Altrettanti (21%) ammettono di essere stati coinvolti in un incidente proprio a causa di comportamenti errati, mentre quattro su 10 dichiarano di esserci andati vicini. Ed ¨¨ un peccato, visto che prudenza e rispetto delle regole emergono invece quando si tratta di seguire alcuni comportamenti base, con il 60% dei giovani che rispetta sempre lĄŻobbligo di allacciare le cinture, mettere il casco o i limiti dei passeggeri a bordo. Ad essi si aggiunge un 18% che generalmente segue le regole, anche se con qualche dimenticanza. Il 53%, quando ¨¨ alla guida, chiede anche i propri passeggeri di rispettare queste norme. CĄŻ¨¨ quindi una certa consapevolezza sui rischi di alcuni comportamenti e solo il 24% dei giovani intervistati non pensa mai alle possibili conseguenze di una condotta "disinvolta".
PERICOLO SMARTPHONE
ĄŞ ?Non va meglio, purtroppo, sul rispetto dei limiti di velocit¨¤: quasi 4 giovani su 10 ammettono di viaggiare sempre (11%) o spesso (27%) oltre i limiti consentiti. E lo fanno anche in condizioni fisiche non esattamente ideali per condurre un veicolo, visto che 1 su 7 dice di mettersi frequentemente alla guida quando ¨¨ assonnato o molto stanco, mentre il 70% degli intervista lĄŻha fatto almeno una volta. Non spaventa nemmeno mettersi al volante o in sella sotto lĄŻeffetto di alcol o droghe, con 1 intervistato su 6 che confessa di aver guidato a volte (11%) o spesso (6%) in stato di alterazione psicofisica. Anche da passeggeri i giovani della GenZ mettono in atto comportamenti pericolosi per se stessi. Infatti, 4 ragazzi su 5 accettano un passaggio anche se si accorgono che il conducente non ¨¨ in condizioni di guidare, magari perch¨Ś ubriaco o assonnato, ignorando il pericolo. La distrazione n.1 resta lo smartphone: 1 giovane su 5 dichiara di armeggiare costantemente con il proprio dispositivo, nonostante il 34% provi a limitare al massimo queste distrazioni e che il 46% assicuri di attenersi al Codice della Strada e a quello del buon senso, evitando quindi di sbirciare chat e social mentre guida. Malgrado questo, 4 su 10 hanno realizzato contenuti digitali (per esempio video, selfie e dirette social) durante la marcia.
PROGETTO SICUREZZA
ĄŞ ?La ricerca ipotizza che "questa diffusa diseducazione stradale possa essere causata dalla quasi totale assenza della corretta informazione sul tema nella vita dei giovani. Qualcosa che aiuti i ragazzi a comprendere gli effetti di determinati comportamenti al di l¨¤ di sanzioni civili e penali". In effetti si tratta di argomenti che dovrebbero rientrare nellĄŻEducazione Civica, in teoria obbligatoria a scuola ma discrezionale nel programma annuale. TantĄŻ¨¨ che solo il 14% degli intervistati ha detto di aver trattato abitualmente lĄŻeducazione stradale in aula (il 32% afferma che ¨¨ capitato una sola volta). ? in questo contesto che si inserisce il 'Progetto sicurezza stradale a scuola - Non chiudere gli occhi' di Autostrade per lĄŻItalia: offre agli insegnanti delle scuole secondarie di secondo grado un pacchetto di attivit¨¤ sullĄŻeducazione stradale. Il progetto ¨¨ iniziato a met¨¤ ottobre e finora vi hanno aderito 151 scuole con 542 classi: lĄŻobiettivo ¨¨ di raggiungere entro maggio 2024 circa 12.000 studenti.
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