A meno di un anno dall¡¯inaugurazione, lo stabilimento di Shanghai ha sfornato le prime Model 3 destinate al mercato asiatico

Efficienza cinese unita al pragmatismo a stelle e strisce: dopo soli 357 giorni di attivit¨¤, lo stabilimento Shanghai Gigafactory di Tesla ha sfornato le prime Model 3 da consegnare ai clienti del mercato asiatico. Un risultato importante, ripensando ai mesi di ritardo nelle consegne avuti negli Stati Uniti, dovuti all¡¯adeguamento delle linee produttive dello stabilimento di Fremont. Questa volta nessuna notte insonne per Elon Musk, visto che l¡¯impianto da due miliardi di dollari di Shanghai ¨¨ pronto ad aumentare la produzione gi¨¤ da gennaio.
MERCATO GLOBALE
¡ª ?Il sito produttivo di Tesla in Cina ¨¨ il primo di propriet¨¤ interamente straniera nel settore automobilistico. Da un lato permetter¨¤ a Tesla di rafforzare l¡¯immagine di global brand, mentre dall¡¯altro riflette gli sforzi di Pechino di rendere sempre pi¨´ aperto il suo mercato automobilistico. Inoltre, la presenza di Tesla in Cina minimizzer¨¤ l¡¯impatto della guerra commerciale a colpi di dazi con gli Stati Uniti. Non ¨¨ certo un caso se la Cina ¨¨ il primo Paese scelto da Tesla per il suo piano di espansione: con 1,3 milioni di veicoli a batteria venduti solo nel 2018, quello cinese ¨¨ il primo mercato al mondo per le auto elettriche. L¡¯inaugurazione dell¡¯impianto di Shanghai, che precede quello europeo di Berlino previsto nel 2021, ha gi¨¤ comportato diversi vantaggi per i clienti cinesi: il prezzo della Model 3 ¨¨ sceso a 355.800 yuan (poco pi¨´ di 45 mila euro) rispetto ai precedenti 439 mila yuan necessari per acquistare un esemplare importato. Non ¨¨ tutto, perch¨¦ Tesla entro un anno raddoppier¨¤ il numero di centri di assistenza e delle sue stazioni di ricarica rapida - Supercharger - nel territorio della Repubblica Popolare. La forza lavoro nel post vendita, inoltre, passer¨¤ dagli attuali 600 a circa 1.500 lavoratori.
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