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La Ferrari della Pantera rosa all'asta. Dal principe al deposito, che storia
? una delle star cinematografiche del Cavallino, la Ferrari 250 Serie II Cabriolet del 1960, protagonista del film del 1963??La Pantera Rosa - con David Niven, Peter Sellers e Claudia Cardinale, che andr¨¤ all'asta il 29 febbraio ad Amelia Island. Si tratta di una delle sole 200 prodotte di questa serie, consegnata nuova al principe Alessandro ¡°Dado¡± Ruspoli di Roma, e passata pochi anni dopo nelle mani dell'attore americano Robert Wagner (a sua volta tra gli interpreti del film). Rimasta in un deposito per oltre trent'anni, viene messa in vendita da Gooding & Company, da restaurare, ma con tutte le sue componenti originali, ad un prezzo di stima fra il milione e il milione e 300.000 dollari.
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LA FERRARI, IL LADRO, E IL PRINCIPE
¡ª ?Il ladro di gioielli travestito da gorilla al volante di una delle regine del Cavallino Rampante, per sfuggire all'ispettore Clouseau: ¨¨ uno degli inseguimenti memorabili della storia del cinema, quello che in The Pink Panther?vede protagonista la Ferrari 250 GT Cabriolet del 1960, telaio 1879 GT, che andr¨¤ all'asta ad Amelia. Una Pinin Farina Cabriolet Serie II davvero affascinante, il cui passato ¨¨ ben documentato dall'esperto Ferrari Marcel Massini,? di cui furono costruiti solo 200 esemplari tra il 1959 e il 1962. Progettata e costruita dalla Carrozzeria Pinin Farina, era il modello pi¨´ raffinato della gamma 250 Gt della Ferrari e, con un prezzo iniziale di 5.800.000 lire, era anche la pi¨´ esclusiva. Lussuosamente rifinita in ogni dettaglio, la vettura era diventata una delle pi¨´ amb¨¬te della clientela d'¨¦lite dell'epoca, che includeva l'erede della Fiat Umberto Agnelli, il principe Moulay Abdallah del Marocco, e piloti da corsa come Porfirio Rubirosa e Jean Blaton. Secondo la ricerca di? Massini, la 1879 GT fu consegnata nuova al principe Ruspoli: nato a Roma nel 1924, egli era proprio il tipo di cliente che la Ferrari aveva immaginato per la sua Pinin Farina Cabriolet. Giovane, alla moda e di origine aristocratica, Dado Ruspoli era il playboy per eccellenza dell'era del jet set, ben noto per il suo stile di vita stravagante e disinvolto. Descritto da un giornalista come "un edonista di proporzioni epiche, con un ego grande quanto la sua sfera di influenza sociale", il principe Ruspoli ¨¨ stato l'ispirazione per il personaggio principale del film classico di Fellini La Dolce Vita, interpretato da Marcello Mastroianni. La vettura trov¨° un posto d'onore nella residenza principale del principe, il castello Ruspoli a Vignanello, frequentato regolarmente da personaggi come Brigitte Bardot, Salvador Dal¨¬, Roger Vadim, Orson Welles, Jean Cocteau, Pablo Picasso e Truman Capote.
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Da Audrey Hepburn al deposito
¡ª ?La Serie II Cabriolet del principe Ruspoli, inizialmente registrata come ¡°Roma 404593",? fu costruita nella primavera del 1960 e un certificato di origine fu rilasciato dalla Ferrari al suo completamento, il 30 giugno. Secondo i registri Pinin Farina, questa vettura era rifinita in Grigio Conchiglia, chiamato Grigio Shell, con tappezzeria rossa, una delle combinazioni di colori pi¨´ popolari per il modello. Un'immagine d'epoca fornita da Marcel Massini mostra l'attrice Audrey Hepburn in posa con questa elegante Ferrari Cabriolet, identificata dalla targa di Roma.?La vettura pass¨° poi nelle mani di un altro paio di proprietari italiani, prima di essere venduta, nel 1963, all'attore americano Robert John Wagner, che si era trasferito in Europa nel 1962. Proprio Wagner e la sua Ferrari 250 Cabriolet apparvero nel film La pantera rosa del 1963 con David Niven, Peter Sellers e Claudia Cardinale. Una delle scene pi¨´ memorabili della pellicola?diretta da Blake Edwards ha proprio come protagonista la 1879 GT, in un assurdo inseguimento automobilistico in cui un ladro di gioielli vestito da gorilla usa la vettura del Cavallino per sfuggire all'ispettore Clouseau. Negli anni Settanta la vettura venne venduta in California e portata dal nuovo proprietario al metallo nudo, in preparazione di una restauro completo, mai andato in porto. Ecco che oggi, dopo pi¨´ di tre decenni ferma in un deposito, la Ferrari 250 Gt Cabriolet? arriva all'asta cos¨¬ come ¨¨ stata scoperta nel garage californiano di Mr Nichols, dal suo nuovo acquirente, offerta ad un'asta pubblica per la prima volta nella sua storia. Una sfida sicuramente stimolante per chi decider¨¤ di intraprendere un lavoro rimasto incompiuto, facilitato comunque dal fatto che l'auto ¨¨ accompagnata dal suo motore (incluso il monoblocco - n. interno 396F - scatola della distribuzione, testate, carburatori e componenti interni e ausiliari assortiti), da cambio, freni, scarico, e componenti delle sospensioni, cos¨¬ come da ogni elemento della carrozzeria, con paraurti,? volante,? sedili, vetro, alzacristalli,?telaio superiore, strumenti e radio Autovox originali dell'epoca. Il contachilometri indica poco pi¨´ di 70.000 km e la Ferrari conserva anche le targhe originali della California blu e gialle degli Anni 70. Il prezzo di stima indicato da Gooding & Company ¨¨ fra il milione e il milione e 300.000 dollari, quindi fra i?921.490 euro e il milione e 190.000 euro.
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