omaggio
Villa d'Este: dalla Miura alla Iso Rivolta, i capolavori di Marcello Gandini
Entrare nellĄŻarea dedicata alle vetture di Marcello Gandini nel giardino di Villa Erba pu¨° provocare un po' di Ą°Sindrome di StendhalĄą, perch¨Ś anche allĄŻinterno di una manifestazione di bellezza comĄŻ¨¨ il Concorso dĄŻEleganza di Villa dĄŻEste, il livello delle auto disegnate dal designer torinese ¨¨ notevole. UnĄŻemozione che ¨¨ possibile in parte rivivere guardando il video su Tik Tok.
un designer di carattere
ĄŞ ?La Countach 25Ąă anniversario ¨¨?l'ultimissima evoluzione del concetto originale di Gandini visibile in modo pi¨´ autentico sulla prima LP400 del 73. Alle spalle della Countach, probabilmente la prima supercar della storia, fa bella mostra di s¨¨ una Maserati Shamal. Prodotta tra il 1988 e il 1995, montava il motore V8 3200 cc sovralimentato tipico della produzione Maserati sotto la gestione De Tomaso. Anche lei presenta gli stilemi muscolari tipici di quellĄŻepoca ma da alcuni dettagli ¨¨ comunque possibile riconoscere il tocco di Gandini, come il taglio del passaruota posteriore ritrovabile su quasi tutta la sua produzione. Si ritrova per esempio in unĄŻaltra Maserati, sicuramente meno muscolosa ma comunque ricca di fascino come la Quattroporte prodotta dal 1994 al 2000, un ottimo esempio della sua creativit¨¤ chiamato a disegnare unĄŻauto elegante e di rappresentanza.
concept per ispirare
ĄŞ ?Non solo supercar ma anche concept sempre interessanti e capaci di influenzare lĄŻimmagine di un brand. Successe con Citro?n quando nel 1972 la Carrozzeria Bertone present¨° la Gs Camargue. Gandini con questa vettura reinterpret¨° il concetto francese che poneva le sue radici nella Ds19 di Flaminio Bertoni. Tempo dopo Gandini trasfer¨Ź alcuni di questi concetti nella BX che si rivel¨° un successo commerciale e che era presente anchĄŻessa alla mostra in riva al lago di Como con un esemplare sportivo. UnĄŻaltra famosa supercar ¨¨ senzĄŻaltro la Bugatti EB110 presente a Villa Erba in versione Gt. Marcello Gandini si occup¨° delle fasi iniziali del progetto collaborando con il suo collega e amico di vecchia data?Paolo Stanzani, coppia formatasi agli albori del progetto Miura negli anni 60. Di tuttĄŻaltra soddisfazione per Gandini fu la lunga e redditizia collaborazione con la Lamborghini iniziata con la strepitosa Miura del 1966. Alla cornice di Villa dĄŻEste ne era esposta una versione rossa, con linee sinuose e senza tempo che lo stesso Gandini defin¨Ź Ą°inguardabiliĄą e una Diablo nella massima evoluzione tecnica per quanto concerne le performance: la Gt, la numero 51 di sole 80 costruite. Pesava un centinaio di kg in meno della versione standard, prevedeva una nuova veste aerodinamica molto appariscente e un motore di maggiore cilindrata che poteva erogare 575 Cv, poteva spingerla a 340 km/h accelerando da 0 a 100 in 3,4 secondi.
la garmish
ĄŞ ?Riguardo i concept capaci di ispirare, oltre alla Gs Camargue ¨¨ necessario ricordare la Bmw Garmish, ritenuta talmente importante dalla stessa Bmw da essere ricostruita ex novo, a loro spese, partendo da fotografie e qualche disegno fornito dallo stesso Gandini dato che il modello originale del 1970 risulta da anni irreperibile cos¨Ź come tutti i disegni e la documentazione ufficiale della Carrozzeria Bertone. Una vettura speciale e dalla doppia vita che venne presentata per la seconda volta proprio al Concorso dĄŻEleganza di Villa dĄŻEste nel 2019.
una produzione molto varia
ĄŞ ?Presente anche la classica e ancora oggi amata Alfa Romeo Montreal motorizzata con il nobile V8 di derivazione 33 Stradale e la straordinaria Lancia Stratos, qui presente in versione corsa Gruppo 4, esemplare famoso per essere la prima realizzata dal Reparto Corse Lancia con la targa Ą°TOĄą e con la livrea Marlboro dellĄŻesordio, avvenuto nel 1973. Partecip¨° al Giro dĄŻItalia, al Tour de France e al Rac del 1974. Infine la Iso Rivolta Lele del 1969, una gran turismo 2+2 costruita a Bresso spinta da poderosi V8 americani, prima Chevrolet e successivamente Ford. Riuscita nelle linee e nella meccanica, ebbe poca fortuna solo perch¨Ś la Iso Rivolta chiuse i battenti nel 1974. Ne vennero costruite 316.
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