Rizzoli ha pubblicato il volume illustrato ¡°Mac - La Fondazione Gino Macaluso per l¡¯Auto Storica¡± che racconta la storia della collezione creata dal navigatore della squadra ufficiale Fiat nei rally
Un viaggio nel mondo delle auto sportive e delle corse, in particolare nel settore del rally, che parte dalla seconda met¨¤ del Novecento ed arriva ai giorni nostri. La biografia sportiva di Luigi ¡°Gino¡± Macaluso, navigatore della squadra ufficiale Fiat nei rally, e la storia di tante vetture da collezione ¨¨ al centro del libro Mac - La Fondazione Gino Macaluso per l¡¯auto storica (252 pagine, 75 euro), un volume rilegato in grande formato edito da Rizzoli, pubblicato per iniziativa dell¡¯omonima fondazione, ¡°miniera¡± di storie e informazioni preziose per gli appassionati di auto.
GINO MACALUSO: LA CARRIERA
¡ª ?La Fondazione Gino Macaluso per l¡¯auto storica ¨¨ nata a Torino con lo scopo di diffondere la cultura dell¡¯automobile d¡¯epoca, in memoria di Gino Macaluso, scomparso nel 2010, navigatore della squadra rally Fiat negli Anni Settanta, vincitore nel 1972 del Campionato europeo rally (in coppia con Raffaele Pinto) e nel 1974 del campionato tricolore (con Maurizio Verini), in entrambe le stagioni sulla Fiat 124 Abarth, tra le auto pi¨´ iconiche nella storia rallistica italiana. Una carriera sportiva che nel complesso ha visto il navigatore nato a Torino nel 1948 ottenere 23 vittorie assolute e 44 podi. La Fondazione custodisce e conserva diverse vetture da corsa (rally, GT, Sport Prototipi) che hanno corso tra gli Anni Sessanta e Novanta; promuove con progetti e borse di studio la crescita di giovani piloti italiani. Ecco alcune delle vetture pi¨´ iconiche tra quelle raccolte (e raccontate) nel libro.
FIAT 124 ABARTH SPIDER 16V
¡ª ?Una vettura da corsa che ha fatto la storia delle competizioni. La Fiat 124 Abarth Spider 16V con motore turbo da 1,8 litri in foto ¨¨ quella condotta da Fulvio Bacchelli nella vittoria al Rally San Martino di Castrozza 1974, vettura ¡°gemella¡± di quella affidata a Verini-Macaluso. Un modello storico che sancisce l¡¯ingresso di Fiat nelle competizioni rallistiche, l¡¯auto che la casa torinese produce dal 1972 al 1975 per competere con le varie Mini Cooper, Porsche 911, Lancia Fulvia HF, Alpine Renault A110 per citare alcune delle avversarie pi¨´ vincenti. Appartenente al Gruppo 4, la Fiat 124 Abarth Spider 16V monta un motore 4 cilindri in linea portato a 150 cavalli di potenza.
FIAT 131 ABARTH: FINE ANNI SETTANTA
¡ª ?In un volume ricco di decine d¡¯immagini, molte scattate sui campi di gara nell¡¯epoca aurea del rally in Italia, non mancano altre ¡°regine¡± del passato. Tra queste la Fiat 131 Abarth del 1978 caratterizzata dall¡¯iconica livrea Alitalia, portata in gara da ¡°assi¡± delle gare come Markku Al¨¦n, Maurizio Verini e Timo Salonen. La berlina 131 Abarth ¡°tutto pepe¡±, costruita tra il 1976 e il 1978 in 400 esemplari, a Torino viene trasformata in un macchina da corsa vincente, ottenendo nella propria carriera sportiva tre titoli iridati Costruttori, nel 1977, 1978 e 1980, e un titolo mondiale Piloti con il tedesco Walter R?hrl nel 1980. L¡¯auto da corsa monta un motore quattro cilindri da 1.995 cc in grado di erogare 220 cavalli di potenza e 225 Nm di coppia massima, abbinato a un cambio manuale a cinque rapporti.
LANCIA BETA MONTECARLO TURBO
¡ª ?Non solo auto da rally. La collezione Macaluso include anche vetture da pista. Un esempio? La Lancia Beta Montecarlo Turbo (parte della collezione dedicata alle Lancia Martini, composta da sette auto, tutte con la sponsorizzazione storica di Martini&Rossi, azienda di vermouth piemontese), la Gruppo 5 che la casa italiana produce dal 1978 per le gare di durata sulla base di un telaio monoscocca in acciaio e alluminio, dotata di un motore turbo da 1,4 litri e 480 cavalli di potenza in versione da gara, abbinato al cambio manuale a cinque rapporti. In foto la Lancia Beta Montecarlo Turbo che nel 1980 vince la 6 Ore del Mugello con Riccardo Patrese ed Eddie Cheever: una stagione che vede il pilota padovano classe 1954 trionfare in tre gare del Campionato del mondo Sportprototipi (Mugello, Brands Hatch, Watkins Glen) e chiudere terzo la 1000 km di Monza e la 6 Ore di Vallelunga. Nella stessa stagione Lancia vince il Mondiale Marche.
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