L'azienda statunitense si oppone alle tariffe sulle auto costruite nella Gigafactory di Shanghai
L'ultimo scontro tra Elon Musk e Bruxelles si sta consumando alla Corte di Giustizia europea dopo che la Ue ha imposto tariffe aggiuntive (rispetto a quella standard del 10%) sulle importazioni di veicoli elettrici dalla Cina. La Corte di giustizia europea ha pubblicato luned¨¬ 27 gennaio sul proprio sito web la conferma della causa, presentata dalla filiale di Shanghai di Tesla, senza fornire ulteriori dettagli. A ottobre la Ue ha imposto tariffe antisovvenzioni del 7,8% su Tesla e fino al 35,3% su altre importazioni di veicoli elettrici cinesi che si aggiungono alla tariffa del 10% preesistente. L'accusa rivolta a Pechino ¨¨ quella di aver concesso prestiti di favore e benefici fiscali per consentire alle sue case automobilistiche di offrire prezzi pi¨´ bassi ai consumatori. E conquistare quote di mercato. La decisione aveva sollevato le critiche dei gruppi auto europei riuniti nell'Acea.
i dazi
¡ª ?L'iniziativa dell'azienda statunitense segue quella della tedesca Bmw, dei produttori cinesi di veicoli elettrici Byd, Geely e Saic (gurppo proprietario di Mg) e dell'associazione del settore automobilistico che hanno gi¨¤ presentato ricorso. Nel dettaglio, il gruppo Byd sar¨¤ soggetto a dazi aggiuntivi per il 17%; Geely per il 18,8% e Saic per il 35,3%.?
numeri e tempi
¡ª ?Non sono stati forniti altri dettagli ma Musk non ha mai fatto mistero di criticare aspramente la regolamentazione della Ue in materia. Secondo l'organizzazione? Transport and Environment, Tesla rappresenta il 28% dei veicoli elettrici di produzione cinese importati nell'Unione europea nel 2023, pi¨´ di qualsiasi altro marchio. Nel 2024 sono state 327.318 le auto Tesla vendute in Europa; di queste 210.484 sono state Model Y. La causa contro la Commissione europea sar¨¤ discussa presso il Tribunale, il secondo organo giurisdizionale pi¨´ alto dell'Ue, e il verdetto potr¨¤ essere impugnato presso la Corte di giustizia europea. Il processo potrebbe durare circa 18 mesi. I dirigenti di Tesla hanno dichiarato che nel frattempo stanno modificando la loro politica di importazione dalla Cina per rispondere ai dazi. Attualmente l'azienda esporta i veicoli Model 3 da Shanghai verso l'Ue, mentre produce il Model Y a Berlino. Il portavoce della Commissione europea per il commercio, Olof Gill, dopo la presentazione delle prime contestazioni da parte di Bmw e di altre case automobilistiche,?ha dichiarato la scorsa settimana: "Siamo pronti. Siamo un club basato sulle regole qui della Ue. Se vogliono portarci in tribunale, possono farlo".
Gazzetta dello Sport
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