guerra russia-ucraina
Prezzi di benzina e gasolio in aumento. Con il conflitto il petrolio sopra i 100 dollari
La guerra in Ucraina incide profondamente sul settore energetico, con effetti tangibili sul prezzo di benzina, gasolio, Gpl e metano auto. Conseguenze inevitabili dei conflitti, qualcosa di gi¨¤ visto in occasione delle tensioni e dei confronti armati in Medio Oriente, altra area fortemente strategica in quanto a produzione di greggio e gas. La vicinanza del fronte, e il coinvolgimento diretto degli approvvigionamenti che dalla Russia arrivano in Europa attraversando il territorio ucraino amplifica gli effetti, che al generalizzato aumento dei prezzi aggiunge anche la riduzione di forniture. Come si traduce tutto questo nel costo per il rifornimento al benzinaio? Proviamo a capirlo.
Prezzo del petrolio sopra quota 100 dollari
ĄŞ ?La fase ascendente dei prezzi dei carburanti per autotrazione ¨¨ iniziata a novembre 2020 per ragioni del tutto diverse da quelle belliche, effetto della rapida ripartenza post-covid delle attivit¨¤ produttive globali alla quale non ¨¨ corrisposta una altrettanto rapida accelerazione della produzione di petrolio. Il prezzo del greggio ha alternato lunghe accelerazioni a brevi fasi di riposizionamento. Flessioni illusorie, come quella registrata tra ottobre e novembre 2021, preludio in realt¨¤ di una rinnovata spinta verso lĄŻaltro sulla scia del prezzo delle materie prime che ha portato il Brent europeo dai 71 dollari al barile del periodo natalizio ai 93 di inizio febbraio. Poi ¨¨ arrivata lĄŻapertura delle ostilit¨¤ che ha impresso unĄŻulteriore accelerazione, le ultime rilevazioni vedono il Brent europeo sopra quota 100 dollari (101 dollari in apertura delle contrattazioni del 25 febbraio dopo aver toccato i 102,48 dollari al barile) e il Wti americano a 95 dollari al barile dopo il picco di 97,40 dollari registrato il giorno precedente. Per entrambe le tipologie si tratta dei prezzi massimi raggiunti dal 2014.
Si raffredda il prezzo del gas naturale
ĄŞ ?Sul fronte del gas naturale, gennaio si ¨¨ aperto con un sensibile raffreddamento del Prezzo unico nazionale dellĄŻenergia (Pun), sceso a 224 euro per ogni MWh dopo che a dicembre aveva toccato la quota record di 281 euro/MWh, ma comunque ben lontano dai 60 euro di inizio 2021. Tendenza alla diminuzione proseguita a che a febbraio nonostante lĄŻapertura delle ostilit¨¤, dal momento che la Russia ha garantito le forniture e, parallelamente, i paesi europei stanno attivandosi per aumentare le forniture di gas da fornitori diversi. Al 25 febbraio il costo di un mWh si ¨¨ attestato a 115 euro, dopo aver toccato i 134 euro nei giorni precedenti.
I rischi di unĄŻulteriore escalation
ĄŞ ?Questa la situazione aggiornata al 25 febbraio, con le rilevazioni dei prezzi medi dei carburanti effettuate da Quotidiano Energia che vedono la benzina a quota 1,992 euro/litro in modalit¨¤ servita e 1,859 euro/litro al self service. Per il diesel servono in media 1,870 euro/litro serviti e 1,733 euro/litro al self, il Gpl si attesta a a 0,836 euro/litro e il metano auto a 1,860 euro/kg. Per le prossime settimane molto dipender¨¤ dallĄŻevoluzione del contesto bellico, unĄŻulteriore escalation potrebbe portare al blocco delle forniture di petrolio e gas dalla Russia con impatti pesantissimi sul prezzo dei carburanti. Secondo le valutazioni dei centri di ricerca specializzati, uno stop a oleodotti e gasdotti farebbe schizzare gasolio e benzina fino a 3 dollari al litro. Prezzi da crisi energetica.
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