? la prima rassegna importante dopo il lungo stop da febbraio. Presenti anche Audi, Bmw, Hyundai Nissan, Toyota e Volkswagen. Molti anche i Suv e i progetti delle start-up
Forza e coraggio, ¨¨ il caso di dire, pensando che uno dei riti dell¡¯automotive - pi¨´ che mai in dubbio - riparte dalla Cina, il Paese dove ¨¨ iniziata la pandemia. Sabato 26 settembre si apre il Beijing Auto Show (il Salone di Pechino per gli occidentali) che sino al 5 ottobre - tra stringenti norme sanitarie e limitazioni al pubblico - cercher¨¤ di sfruttare il rimbalzo che da qualche mese attraversa la Cina, prevedibile dopo mesi terribili: a luglio la crescita del mercato ¨¨ stata del 16,4% con un incremento importante dei New Energy Vehicles. Non ¨¨ un caso che negli stand delle case presenti al salone saranno esposte in gran parte auto e concept con propulsione non tradizionale, a partire da Volkswagen con la famiglia ID. Audi mostrer¨¤ la versione L - quindi con telaio maggiorato - della A3 e della Q5 (realizzate sul posto) mentre Bmw risponder¨¤ con la Serie 5, anche in questo caso in variante limousine. Il concetto dei modelli per il solo mercato interno, del resto, non ¨¨ solo patrimonio delle case tedesche e francesi: Hyundai fa debuttare la Custo, primo minivan studiato per la Cina.
GIAPPONESI
¡ª ?Sul salone di Pechino puntano con decisione anche le case nipponiche, con Nissan e Toyota in testa. La prima cercher¨¤ di puntare i riflettori soprattutto sulla Suv elettrico Ariya, che ha sorpreso positivamente al debutto. Nissan ¨¨ gi¨¤ attiva con la Sylphy, berlina compatta prodotta e venduta in loco, ma conta di introdurre in Cina ben sei nuove vetture elettriche da qui al 2024. Toyota, pronta a calare l'asso delle batterie allo stato solido, ha intenzione di ampliare la gamma. Attualmente produce e vende la versione elettrica della C-HR a doppio marchio: Gac e Faw, quest¡¯ultima pronta a lanciare il progetto delle supersportive disegnate a Modena. A Pechino porter¨¤ varie sorprese, di piccola e media dimensione, con propulsione ibrida plug-in e full electric. Honda, oltre al CR-V Phev (per la prima volta introdotto in Cina), sveler¨¤ le forme della concept-car fatta intravedere qualche settimana fa: berlina o coup¨¦-crossover?
suv a gogo
¡ª ?I big di casa rispondono con massicce iniezioni di elettrico. Baic lancer¨¤ un nuovo Suv chiamato Alpha-T e realizzato in collaborazione con Magna International, ma soprattutto dar¨¤ vita al nuovo marchio Arcfox riservato solo alle vetture a zero emissioni. Lo stesso far¨¤ Dongfeng, casa di propriet¨¤ dello Stato con il nuovo brand Voyah che sar¨¤ sul cofanno della i-Land, berlina sportiva full electric. Geely ha scelto il giovane brand Lynk & Co. per la sua concept Zero che anticipa la vettura in uscita per il 2021. ? una cinque porte che utilizza la piattaforma Sea per vetture elettriche (la stessa di Volvo e Polestar), con linee rassicuranti e sportiveggianti. Motori tradizionali invece per le nuove Suv di Chery, la Tiggo 3X Plus e la Tiggo 8 Plus.
START-UP
¡ª ?C¡¯¨¨ un piccolo salone a parte che riguarda le start-up (e le ex start-up che hanno trovato i finanziamenti seri) con l¡¯obiettivo dichiarato di ispirarsi a Tesla per conquistare il mondo. Nel senso che non basta il mercato cinese, ma soprattutto l¡¯Europa ¨¨ nel mirino non fosse che buona parte del management arriva da l¨¬ ed ¨¨ passato per case importanti. Quindi, i visitatori vedranno la Xpeng P7, berlina sportiva con 700 km di autonomia dichiarata, e sul mercato da giugno come la Byd Han, berlinona di lusso che intende fare concorrenza alla Model S di Tesla, con un prezzo molto pi¨´ basso in rapporto all¡¯equipaggiamento. Byd la propone a meno di 30 mila euro, dotandola tra l¡¯altro della sofisticata batteria Blade. Novit¨¤ assoluta ¨¨ invece la HiPhi X di Human Horizons: sei posti, guida autonoma di livello 3, 610 km di autonomia e un design che definire ispirato dalla Model X ¨¨ riduttivo. Ma questo ¨¨ il trend del momento e ci mancherebbe che i cinesi non lo seguissero.
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