Stellantis saluta la grande berlina tedesca, uscita di produzione dopo 14 anni di commercializzazione e oltre un milione di esemplari costruiti
La Opel Insignia ¨¨ stata lĄŻultima erede della lunga e felice tradizione delle berline di segmento D del marchio tedesco, succedendo a Rekord e Vectra. Uscita dai listini a fine 2022, Stellantis ha voluto omaggiarla ricordando i suoi 14 anni di carriera, in cui ¨¨ stata prodotta in oltre un milione di esemplari. Presentata nel luglio 2008 al Tower Bridge di Londra, era pensata per raccogliere lĄŻeredit¨¤ della Vectra ma aveva dimensioni pi¨´ vicine alla Omega, berlina top di gamma. Lo studio aerodinamico infuso in questĄŻauto ha portato a un coefficiente aerodinamico di 0,27, mentre i materiali utilizzati ne permettevano un recupero dellĄŻ85% in fase di rottamazione.
La carriera
ĄŞ ?La prima generazione, prodotta tra il 2008 e il 2017, fu prodotta in circa 930 mila esemplari in nove anni. Al debutto lĄŻauto, lunga 4.842 mm, era disponibile in versione berlina a quattro e cinque porte, mentre la station wagon Sports Tourer arriv¨° nel 2009. AllĄŻarrivo in Italia la Insignia era dotata di tre motori a benzina con 140, 180 e 220 Cv e un diesel 2.0 da 130 o 160 Cv. Arriv¨° poi anche il motore 2.0 Cdti biturbo da 190 Cv, oltre alla sportivissima versione Opc dotata di un 2.8 V6 turbo da 325 Cv. Il restyling del 2013 port¨° in dotazione un nuovo frontale e il lancio di una versione rialzata della station wagon, denominata Country Tourer. Nel 2017 fu lanciata la seconda generazione, leggermente pi¨´ lunga (4.900 mm) e realizzata sulla base di una piattaforma condivisa con i modelli di segmento alto della General Motors. Denominata "Insignia B", era caratterizzata da linee pi¨´ spigolose e affilate e la berlina cambiava nome diventando Grand Sport. Al top della gamma si posizionava la GSi con motore diesel biturbo da 210 Cv e cambio automatico a 8 marce. Proprio questĄŻultima versione era dotata di trazione integrale con torque vectoring, che vedeva il differenziale posteriore sostituito da due frizioni che trasmettevano la coppia individualmente alle ruote posteriori.
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