Documento firmato da cinque Paesi in vista del Consiglio Ue che discuter¨¤ il pacchetto Fit for 55 sul bando alle immatricolazioni nel 2035. Al Mise tavolo tra cinque ministri, la filiera e sindacati
L'Italia dell'automobile si prepara ad affrontare in Consiglio europeo del 28 giugno. Lo fa firmando un documento insieme ad altri quattro Paesi in cui sostanzialmente ha chiesto di posticipare il bando ai motori termici.?A Bruxelles, la prossima settimana, viene discusso il pacchetto Fit for 55, gi¨¤ votato al Parlamento europeo, che prevede il calo di emissioni di CO2 del 55% sul livello del 1990 entro il 2030. E che fissa il blocco delle vendite di automobili con motori termici entro il 2035. Un passo deciso che dovrebbe incidere una velocit¨¤ ben diversa alla transizione tecnologica che il settore sta gi¨¤ affrontando. Sono?Italia, Bulgaria, Portogallo, Romania e Slovacchia ad avere presentato il documento che, nel dettaglio, propone di posticipare l'eliminazione dei motori a combustione dal 2035 al 2040 e di ridurre le emissioni di CO2 del 90% (anzich¨¦ del 100% come appunto proposto da Commissione europea ed Europarlamento) nel 2035.?Per i veicoli commerciali leggeri il documento chiede una diminuzione delle emissioni del 45% entro il 2030, dell'80% entro il 2035 e del 100% entro il 2040. Per questi autoveicoli si chiede anche di ripristinare il meccanismo per assicurare una distribuzione equa degli sforzi per ridurre le emissioni tra i produttori.
incontro al mise
¡ª ?In parallelo, sempre in vista dell'appuntamento di Bruxelles, al ministero dello Sviluppo economico il ministro Giancarlo Giorgetti, il viceministro Gilberto Pichetto Fratin, il ministro dell'Economia Daniele Franco, della Transizione ecologica Roberto Cingolani, del Lavoro Andrea Orlando e delle Infrastrutture Enrico Giovannini, hanno incontrato Stellantis, i produttori italiani di veicoli e componenti con le relative associazioni di categoria, i sindacati, le associazioni del mercato dell'auto, dei servizi e delle infrastrutture. "L'incontro ¨¨ servito ad ascoltare e ricevere le proposte del tavolo al fine di contribuire alla definizione della posizione del governo italiano nella riunione del Consiglio Ue Ambiente del prossimo 28 giugno", ha precisato Pichetto.
"mitigazione"
¡ª ?La filiera, rende noto un comunicato dell'Anfia, ha auspicato?una mitigazione degli obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2 per auto e veicoli commerciali leggeri al 2035 da parte degli stati membri.?In secondo luogo, la valorizzazione delle risorse del fondo automotive da 8,7 miliardi di euro, valido fino al 2030, accelerando nella definizione degli strumenti di sostegno alla riconversione industriale e alla crescita dimensionale delle imprese e apportando qualche modifica agli incentivi gi¨¤ in vigore per le categorie di veicoli la cui domanda stenta a decollare.
fondi e tempi
¡ª ?Con sfumature differenti sono arrivate le repliche dei ministri.?"? un momento delicato. Non tutti hanno chiesto di rimandare la transizione, sono emerse richieste miste: c'¨¨ chi ¨¨ pi¨´ sull'elettrico chi su un certo tipo di carburate. ? un paesaggio molto vario" ha detto Cingolani. Quanto a possibili iniziative legislative il titolare della Transizione ecologica ha spiegato che "al momento siamo in una fase di negoziato europeo, ne parleremo luned¨¬ e marted¨¬ e vediamo". Per il padrone di casa Giorgetti "a livello europeo si sta allargando il fronte dei Paesi che chiedono un passaggio pi¨´ graduale verso il green (vedi la sortita del ministro tedesco Lindner, ndr). Anche in altri Paesi, come la Germania, le forze politiche si stanno confrontando sul tema in maniera pragmatica ascoltando le richieste e le esigenze anche del settore industriale". Il ministo dello Sviluppo economico ha poi sottolineato la necessit¨¤ di "mettere in campo strumenti interessanti che accompagnino la filiera nel percorso di transizione". Pichetto Fratin ha parlato di impegno per favorire "scelte equilibrate e compatibili con gli interessi del secondo paese manifatturiero europeo" in ambito europeo. Sull'utilizzo del fondo automotive il viceministro ha detto che "come Mise siamo impegnati a costruire un progetto di politica industriale da consegnare alla prossima legislatura attraverso un mosaico di provvedimenti di sostegno alle imprese".
occupazione
¡ª ?L'allarme occupazione legato alla transizione tecnologica ¨¨ lanciato da tempo. Solo in Italia la stima ¨¨ di 73 mila posti di lavoro a rischio degli occupati diretti, anche se sono 1,2 milioni le persone il cui reddito ¨¨ legato all'uso dell'auto. Per il ministro del Lavoro Orlando "il tema di costruire strumenti europei per la gestione della transizione, sia sul fronte della politica industriale sia su quello dell'occupazione e sul risvolto sociale, credo debba essere quello centrale, magari pi¨´ di quello che si concentra sui tempi". Tuttavia su una possibile deroga sulla data di stop alla vendita delle auto a benzina e diesel ¨¨ stato scettico: "Possiamo chiedere pi¨´ risorse per mantenere la tabella di marcia ma mi sembra molto difficile sovvertirla.?La transizione? d¨¤ benefici a tutta l'Unione europea ma i costi sono diversi a seconda della struttura produttiva dei Paesi. Bisogna lavorare perch¨¦ questi costi siano ripartiti adeguatamente".
cabina di regia
¡ª ?Fim Cils e Ugl hanno chiesto l'istituzione di una cabina di regia per accompagnare la transizione. "Bene la volont¨¤ illustrata dal governo di dotarsi di uno strumento legislativo per semplificare le procedure e consentire una facilit¨¤ nell'utilizzo dei fondi stanziati - hanno detto Ferdinando Uliano e Giorgio Graziani - ma come Fim e Cisl riteniamo che i 7 miliardi di risorse non possono essere disponibili dal 2025". Di segno differentre il giudizio sull'incontro della Fiom Cgil. Per Simone Marinelli l'incontro "non ha portato nessuna novit¨¤ al settore, un'occasione persa vista la presenza di tutti i ministri competenti e coinvolti nella transizione tecnologica e ambientale. Il dibattito e il confronto non pu¨° e non deve concentrarsi sulla possibilit¨¤ di modificare la Direttiva europea ma piuttosto di come la Ue supporta le lavoratrici e i lavoratori e le imprese in un percorso di grande trasformazione".
"irresponsabili"
¡ª ?Molto critici sulla richiesta di posticipare il bando delle auto termiche i portavoce di Europa Verde?Angelo Bonelli ed Eleonora Evi: "Questo Governo in maniera assolutamente irresponsabile chiede, in sede di Consiglio Ue, di posticipare al 2040 lo stop della auto a diesel e benzina. Gli esponenti del nostro attuale Governo saranno ricordati nella storia come coloro i quali nulla hanno fatto per tutelare il futuro delle generazioni che verranno. Siamo stanchi di questa ipocrisia dei vari ministri di questo Governo, Cingolani in primis, che parlano di crisi climatica nei convegni ma nei loro atti governativi sono i peggiori nemici della transizione ecologica".?
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