Regina assoluta delle aste della Monterey Car Week, la rarissima Ferrari 412P Berlinetta del 1967 ¨¨ stata venduta all¡¯asta da Bonhams per 30,25 milioni di dollari, circa 27 milioni e 720 mila euro
? ancora una Ferrari a scalare la classifica delle auto milionarie vendute alle aste della Monterey Car Week: ma questa volta non si tratta di una GTO, bens¨ª della Ferrari 412 P Berlinetta del 1967, passata di mano alla The Quail Auction di Bonhams per 30,25 milioni di dollari, circa 27 milioni e 720 mila euro.?Un risultato che la rende la quarta Ferrari pi¨´ preziosa mai venduta all'asta, anche se, a onor del vero, ci si aspettava per la vettura delle offerte ben al di sopra dei 40 milioni di dollari. Ma il mercato delle auto d'epoca ha dimostrato in questi ultimi mesi leggeri segni di rallentamento, soprattutto nella fascia delle vetture dai dieci milioni di euro in su: secondo una stima di Hagerty, le vendite totali delle oltre 1.200 auto passate di mano nelle cinque principali aste di Monterey e Pebble Beach hanno raggiunto i 397 milioni di dollari, con un calo del 16% rispetto al totale record dello scorso anno di 473 milioni di dollari.??
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FERRARI 412 P DA 30 MILIONI DI DOLLARI
¡ª ?? un modello davvero raro e spettacolare, da ogni punto di vista, quello arrivato alla Quail Auction di Bonhams che ha concluso la Monterey Car Week. E, non a caso, gli occhi del mondo del collezionismo erano puntati tutti su questa 412 P Berlinetta del 1967, che i pronostici davano dall'inizio? come? top lot dell'evento. Vettura simbolo del periodo d¡¯oro delle corse sport-prototipi, la 412 P passata di mano in California a 30,25 milioni di dollari - 27,72 milioni di euro - vanta telaio, motore, cambio e carrozzeria originali, con matching numbers?- numeri corrispondenti - per telaio, motore, cambio e carrozzeria originale, che in un modello che ha corso in pista per anni ¨¨ quasi impossibile trovare. E soprattutto, una vettura guidata dai pi¨´ grandi piloti nelle corse del mito, da Le Mans a Brand Hatch, prima di entrare nei garage milionari di collezionisti di fama internazionale. Campioni del calibro di Richard Attwood, Lucien Bianchi, Piers Courage, David Piper e Jo Siffert?vennero immortalati al volante di questo modello, bellissimo nelle sue forme plasmate da Fantuzzi sulla base di un?telaio tubolare in acciaio. Un palmar¨¨s straordinario, con foto d'epoca che testimoniano il suo terzo posto alla 1000 km di Spa del 1967, con Attwood e Bianchi, e alla 24 Ore di Le Mans, con Attwood e Courage, oltre ad un settimo posto a Brands Hatch con Siffert e Piper, mentre nel 1968, con David Piper al volante, si registrano le vittorie alla 200 km di Norimberga e al Gran Premio di Svezia.?
UN MOTORE FERRARI STRAORDINARIO
¡ª ?Tutto ¨¨ originale e perfettamente restaurato in questa Ferrari 412P del 1967. Sotto il cofano batte il motore V12 a 24 valvole da 3.989 cc di cilindrata, alimentato da 6 carburatori Weber 40DCN/15: la potenza massima? ¨¨ di 420 cavalli a 8.000 giri al minuto, con una velocit¨¤ di punta che arriva a 310 km/h. Cambio manuale cinque marce, la Berlinetta, che ha un peso a secco di 835 chili, monta?sospensioni indipendenti sulle quattro ruote, con quadrilateri trasversali, molle elicoidali, ammortizzatori telescopici e barra stabilizzatrice.??
I SEGNI DELLE CORSE
¡ª ?La Ferrari 412 P del 1967? ¨¨ arrivata a Monterey con un restauro sorprendente per la sua meticolosit¨¤, ma allo stesso tempo rispettoso del suo passato. Alcuni segni del suo pedigree sono lasciati intenzionalmente, dai fori praticati per consentire ulteriori cinghie di pelle per fissare la coda, all'alluminio della portiera del conducente, rattoppato nel punto in cui ci sarebbe stata la luce per illuminare la notte di Le Mans. E ad un occhio attento non sfugge un piccolo accenno di?vernice originale ancora visibile per ricordare la gara di Brands Hatch del 1967.
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