negli usa
Una Duesenberg del 1932 vince a Pebble Beach
? la Duesenberg J Figoni Sport Torpedo del 1932 del collezionista americano Lee Anderson, arrivato da Naples, in Florida, a vincere il Best of Show della settantunesima edizione del Concorso d¡¯Eleganza di Pebble Beach. Al termine di una Monterey Car Week pi¨´ affollata che mai di eventi e di pubblico, l¡¯imponente vettura statunitense, vestita dell¡¯eleganza tutta europea del carrozziere francese di origini italiane Joseph Figoni, ¨¨ stata incoronata regina assoluta dell¡¯evento per auto d¡¯epoca pi¨´ ambito al mondo. Oltre duecento i collezionisti divisi nelle 28 classi, simbolo di oltre un secolo di storia dell¡¯auto, dai primi modelli di inizio secolo, alle superstar della 24 Ore di Le Mans che in California ha iniziato, con qualche mese di anticipo, le celebrazioni del centenario.?
eleganza italiana
¡ª ?Ed era dalla Packard Twelve del 1934, Best of Show nel 2013, che il Concours di Pebble Beach non incoronava un¡¯auto a stelle e strisce: una vittoria che non ha stupito, vista l¡¯eleganza e il restauro perfetto della Duesenberg di Anderson, nella sua carrozzeria unica firmata da Figoni, spinta da un poderoso otto cilindri in linea da 265 cavalli, che la rendeva all¡¯epoca l¡¯auto pi¨´ potente a circolare sulle strade americane. "Un esemplare raro, che sposa la potenza delle automobili statunitensi con lo stile europeo¡±- spiega Presidente del Concorso Sandra Button .?
lancia dilambda
¡ª ?A sfilare sulla passerella di Pebble Beach, la Lancia DiLambda Carlton Carriage Co. Drophead Coup¨¦ di Filippo Sole, gi¨¤ vincitrice a Villa d¡¯Este, che si ¨¨ aggiudicata il terzo posto nella classe European Classic Early Open dietro alla Bentley 4 1/2 Litre Vanden Plas Tourer del 1931 di Joanie & Scott Kriens, e alla Bugatti Type 38A Figoni Tourer del 1927 di Gerald & Theresa Alexander. La DiLambda del collezionista milanese, arrivata in California dopo un Coast to Coast di oltre 3000 miglia iniziato a New York, rimane uno dei modelli piu raffinati di Vincenzo Lancia, passata di mano due volte, prima di scomparire nel 1940, per tornare poi al suo splendore originario nel 2020, grazie al lungo restauro voluto e coordinato dall¡¯attuale proprietario.
la runabout
¡ª ?L¡¯Italia ha conquistato pubblico e giuria di Pebble Beach con la futuristica Runabout Autobianchi 112 Bertone Concept Car del 1969, della Collezione Asi Bertone, che si ¨¨ aggiudicata il Gran Turismo Trophy consegnato direttamente al Presidente dell¡¯Asi Alberto Scuro. La vettura, parte della Collezione Bertone, acquisita dalla Federazione nel 2015, ¨¨ stata una delle ¡°stelle¡± della categoria ¡°Postwar Preservation¡± dedicata alle auto del dopoguerra conservate. ¡°Una delle mie preferite in assoluto di questa edizione del concorso¡± ha dichiarato il fashion designer Magnus Walker, famoso per la sua incredibile collezione di Porsche, avvistato fra il pubblico di Pebble Beach, proprio mentre fotografava la Runabout. Questo prototipo, esposto insieme agli altri esemplari della Collezione Asi Bertone presso il Museo Volandia di Malpensa, venne presentato al Salone Internazionale dell¡¯Automobile di Torino del 1969 nello stand della Carrozzeria Bertone: era un esercizio di stile del designer Marcello Gandini che non rimase fine a se stesso, perch¨¦ da questa ¡°concept car¡± sarebbe nata, tre anni dopo, la sportiva compatta Fiat X1/9. L¡¯architettura meccanica della Runabout prevedeva il motore 4 cilindri di 1.116 cc della coeva Fiat 128 montato in posizione posteriore-centrale, ma era il suo design assolutamente inedito, ispirato alle barche da corsa, a renderla uno dei prototipi pi¨´ interessanti di quel periodo. ¡°La Runabout aveva uno stile di ispirazione nautica- spiega il presidente dell¡¯Asi Alberto Scuro- con una linea filante che richiamava i pi¨´ agili scafi da diporto, e dei proiettori anteriori montati lateralmente sul rollbar, che lasciavano completamente sgombro il frontale a cuneo¡±. Il piccolo parabrezza, la mancanza delle porte e il rollbar alle spalle dei due sedili ne sottolineavano il carattere sportivo e l¡¯essenzialit¨¤, con all¡¯interno il solo tachimetro sulla plancia sempre ispirato alla nautica.
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