Siamo stati in visita al Museo Enzo Ferrari di Modena per ammirare la mostra ¡°Ferrari Forever¡±. Diciannove auto che hanno fatto la storia, nove di loro raccontateci dal direttore dei Musei, Michele Pignatti Morano. Si parte con la 250 Europa, si finisce con 208 e 308 Gtb, ma ci sono anche la 250 GT Competizione ¡°Tour de France¡± e la 275 Gts4 di Steve McQueen
Settantacinque anni fa, oltre alla fondazione del suo omonimo marchio a Maranello, Enzo Ferrari fece uscire dalle linee di produzione la prima vettura al mondo del Cavallino: la 125 S. Colei che diede il via a una serie di modelli che hanno fatto la storia in Italia e nel mondo, segnando l¡¯inizio di una cultura d¡¯eccellenza, dedizione, artigianalit¨¤, tradizione e innovazione. E per celebrare questo speciale traguardo, proprio la Ferrari stessa ha deciso di aprire le porte del Museo Enzo Ferrari (Mef) di Modena mostrando il dipartimento ¡°Ferrari Classiche¡±, istituito nel 2006 e solitamente interdetto al pubblico, con la funzione di tutelare il grandissimo patrimonio che le automobili classiche del Cavallino rappresentano ancora oggi.
"Ferrari forever", la mostra
¡ª ?Grazie a un allestimento completamente rinnovato, il marchio di Maranello ha cos¨¬ dato vita alla mostra ¡°Ferrari Forever¡±, che sar¨¤ attiva al Museo Enzo Ferrari fino al 17 febbraio 2023, dopo essere iniziata lo scorso 12 marzo. L¡¯esposizione parla dei servizi offerti come la ¡°Certificazione di Autenticit¨¤¡±, riservata a tutte le Ferrari stradali con oltre 20 anni di vita, alle sportscar e a tutti i prototipi. E inoltre accompagna il visitatore attraverso le attivit¨¤ di manutenzione e restauro delle vetture, che Ferrari Classiche cura direttamente in officina ripristinandone l¡¯autenticit¨¤. Un punto forte della visita, quindi, riguarda l¡¯Archivio storico, dove sono custodite le schede di montaggio di tutte le automobili prodotte a partire dal 1947 a oggi, grazie alle quali Ferrari ¨¨ in grado di stabilire la conformit¨¤ al progetto originario. In totale, alla mostra troviamo 19 esemplari d¡¯epoca, dei quali 15 racchiusi nella sala principale, ve ne raccontiamo alcuni.
si parte dalla 250 europa
¡ª ?Gazzetta Motori?non poteva mancare ad una mostra cos¨¬ importante, con Ferrari che ci ha aperto le porte del Mef per per immergerci nella storia del Cavallino. Ad accoglierci il direttore dei Musei Ferrari, Michele Pignatti Morano, 56 anni, che ci ha spiegato l¡¯importanza di nove delle 19 auto presenti all¡¯esposizione, raccontandocele passo dopo passo. La visita inizia con la 250 Europa, gioiello da 220 Cv uscito dalle linee di produzione nel 1954 e ritoccato da Pininfarina per un bicolore Arctic Green-verde scuro secondo le volont¨¤ del primo proprietario, originario di Venezia. Una vettura che partecip¨° al ¡°Rally Lido di Venezia¡± e con impresso il numero ¡°23¡±, pennellato come si faceva una volta nelle competizioni.
Dalla 250 Gt Competizione Tdf alla 250 GT Cabriolet
¡ª ?La seconda auto scelta ¨¨ la 250 GT Competizione Tdf, in virt¨´ dei numerosi successi in Classe GT, dal 1956 al 1959, conseguiti dal Cavallino al Tour de France automobile. Un gioiello uscito nel 1956, per un esercizio della Carrozzeria di Sergio Scaglietti, il cui V12 permetteva 260 Cv e una velocit¨¤ massima di 250 km/h. Dalla Francia, poi, si vola negli Stati Uniti con la la 250 GT Cabriolet del 1959, una long wheelbase - con telaio allungato - realizzata in piccola serie da Pininfarina, e molto amata sia dagli attori di Hollywood dell¡¯epoca sia dai frequentatori degli angoli pi¨´ esclusivi della Costa Azzurra francese. Altro modello particolarmente significativo ¨¨ una short wheelbase: la 250 GT Competizione, anch'essa del 1959, e pensata per le corse, con motore V12 che permetteva 280 Cv a 7 mila giri al minuto per 270 km/h di velocit¨¤ massima.
250 GT 2+2, 208 Gtb Turbo e 308 Gtb a chiudere
¡ª ?Il nostro percorso ¨¨ poi continuato con la 250 GT 2+2 da 240 Cv, modello tra i pi¨´ cari ad Enzo Ferrari perch¨¦ auto dalle prestazioni elevate ma con un ampio spazio a bordo, avvistata spesso per le strade di Maranello negli Anni 60 con il Commendatore alla guida e l¡¯autista Pepino Verdelli nel ruolo di passeggero. La serie 250 si chiude con la 275 Gts4 di Steve McQueen, carrozzata anche questa Pininfarina e uscita nel 1966 in tonalit¨¤ nera, per poi essere mutata in colore rosso dall¡¯attore di Le 24 Ore di Le Mans. Un'auto per divi hollywoodiani. Quindi, ¨¨ stata la volta 365 Gtb4 Daytona, un 12 cilindri da 352 Cv di potenza, incredibile per l¡¯epoca - il 1968 - e 280 km/h di velocit¨¤ massima. Le ultime auto del nostro viaggio nella storia sono state la 208 Gtb Turbo ¡ª che quest¡¯anno compie 40 anni e garantiva 220 Cv per 242 km/h ¡ª e la 308 Gtb, uscita nel 1975 e con un V8 da 255 Cv e 252 km/h. Quest¡¯ultimo, un modello a cambio manuale presente durante gli eventi ¡°Cavalcade¡±, fatto provare spesso ai clienti a Fiorano per far vivere lor l'esperienza della guida con cambio manuale, assai rara oggi.?
LEGGI ANCHE
¡°Non si pu¨° descrivere la passione, la si pu¨° solo vivere¡±
¡ª ?La tappa finale del nostro cammino al Mef ha riguardato la sala dell¡¯Archivio storico, dove sono custodite le oltre 35 mila schede di montaggio di tutte le automobili Ferrari. A Modena si pu¨° trovare una replica, mentre quello vero ¨¨ gelosamente conservato a Maranello. Archivio che nasce dall'attenzione maniacale di Enzo Ferrari per il dettaglio, che rende possibile ancora oggi ricostruire la storia di ogni vettura analizzando ogni singolo pezzo. Non manca neanche un tecnigrafo, strumento fondamentale per gli ingegneri di qualche decennio fa con il quale venivano relizzati i disegni tecnici di ciascuna vettura. La giusta conclusione di un¡¯esposizione bellissima, attiva fino a febbraio 2023 e tutta da vivere, perch¨¦ come diceva il Commendatore: ¡°Non si pu¨° descrivere la passione, la si pu¨° solo vivere¡±.
? RIPRODUZIONE RISERVATA