PRONTO PER LA STRADA
Guida autonoma: GM Cruise presenta Origin
Si chiama "Origin" ed ¨¨ il primo veicolo a guida autonoma completa (Livello 5 Sae) pronto per la produzione in serie. Lo ha presentato Cruise, la (ex) startup americana finanziata da General Motors. ? uno shuttle elettrico a sei posti, pensato soprattutto per rendere sicura la mobilit¨¤ urbana, che secondo Cruise ha un costo di produzione pari alla met¨¤ di quello di una Tesla Model X. Ma non lo si potr¨¤ mai comprare: al massimo lo si potr¨¤ usare, perch¨¦ ¨¨ destinato alle flotte dei car sharing elettrici a guida autonoma.
come ¨¨ fatto
¡ª ?Che Origin non sia un¡¯auto elettrica a guida autonoma ma uno shuttle lo si vede subito: non assomiglia affatto ad una autovettura, ma piuttosto ad un piccolo autobus. Nessun dettaglio tecnico ¨¨ stato rivelato durante la presentazione, nemmeno le dimensioni. Il Ceo di Cruise Dan Ammann ha dichiarato: "Vi sembrer¨¤ grande, ma non ¨¨ pi¨´ grande di un'auto normale". Solo che lo spazio all'interno, per sei passeggeri, ¨¨ infinitamente maggiore grazie alla piattaforma elettrica (realizzata da GM) e alla mancanza del posto del guidatore. All'interno, infatti, Cruise Origin ha due file contrapposte da tre sedili comodi e una ampia rampa di accesso al veicolo. Si sale a bordo da due porte scorrevoli, simili a quelle degli autobus, e poi ci si siede e ci si lascia trasportare.
NATO PER LO SHARING
¡ª ?Cruise lo ha detto chiaramente: si tratta di un veicolo condiviso, non di una vettura che possiamo comprare, usare per i nostri spostamenti e poi lasciare parcheggiata per il 95% del tempo. Al contrario, Origin non dovr¨¤ stare mai fermo e dovr¨¤ "lavorare" tutto il giorno, 365 giorni all'anno. Per questo ¨¨ stato creato robusto: Cruise dichiara una vita media per questo veicolo di oltre un milione di miglia. E percorrenze del genere saranno necessarie anche per ammortizzare l'investimento, visto che questo tipo di car sharing elettrico dovr¨¤ avere costi bassi per gli utenti o difficilmente avr¨¤ successo.
SICURO
¡ª ?Parlando di guida autonoma, specialmente di quella di livello 5 (niente volante, niente pedaliera, nessun conducente), la sicurezza ¨¨ la chiave per convincere le persone a usare il servizio. Origin ¨¨ dotato di una suite di sensori multistrato, progettata per tenere traccia di pi¨´ persone e oggetti contemporaneamente, anche se sono lontani, al buio o se c'¨¨ pioggia o nebbia. Questi sensori, poi, sono modulari: quando sar¨¤ disponibile una nuova generazione di radar, lidar o telecamere potr¨¤ essere integrata nei veicoli gi¨¤ venduti e non sar¨¤ necessario aggiornare l'intera flotta. E anche questo, spiega Ammann, contribuisce a rendere pi¨´ economico il servizio di sharing: "Ci¨° significa che possiamo risparmiare denaro e trasferire questi risparmi ai nostri clienti, riducendo allo stesso tempo gli sprechi". Nell'ultimo anno Origin ¨¨ stato usato, e quindi testato, per un servizio di ride sharing che i dipendenti Cruise di San Francisco possono usare tutti i giorni, 24 ore su 24. Le navette usate in questo servizio hanno percorso, complessivamente, oltre un milione di miglia raccogliendo una enorme mole di dati che hanno permesso agli ingegneri di migliorare Origin e la sua sicurezza: "Origin sta imparando come guidano le persone, come manovrare in circostanze insolite e come reagire a situazioni che sembrano impossibili da prevedere. Lo stiamo preparando per anticipare cose che non dovrebbero accadere, ma che accadono".
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