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Blade Runner, le auto volanti del novembre 2019 retrofuturistico
Novembre 2019, Los Angeles. Le auto a terra sono imbottigliate in un ingorgo senza fine. Per spostarsi velocemente l¡¯unica strada da percorrere ¨¨ il cielo. Sugli enormi maxischermi pubblicitari volanti vengono proiettate figure di donne truccate e con abiti orientali che cantano incessantemente. Sono solo alcuni dei mezzi immaginati, e realizzati, per Blade Runner, la pellicola noir- fantascientifica di Ridley Scott uscita nel 1982 e tratta liberamente da un racconto di Philip K. Dick. Ora che il novembre 2019 ¨¨ prossimo - momento in cui si svolge la vicenda del blade runner Rick Deckard (con il volto di Harrison Ford) - pu¨° essere divertente andare a vedere come all¡¯inizio degli Anni Ottanta si immaginava (con le dovute licenze per ragioni sceniche) che sarebbero stati i veicoli utilizzati in una grande citt¨¤ nel novembre 2019.
spinner
¡ª ?Intanto a terra, ad avvalorare la definizione di film retrofuristico che ne diedero alcuni critici, si vedono mezzi provenire anche dagli Anni Cinquanta e Sessanta del XX¡ã Secolo come scuolabus gialli e auto con pinne. Ma i veicoli protagonisti sono i cosiddetti spinner utilizzati dalla polizia per pattugliare la citt¨¤. Gli spinner possono essere utilizzati come auto tradizionale, oppure volare con decollo e atterraggio verticali.
dalle hot rod a Hollywood
¡ª ?A disegnare gli spinner e gli altri veicoli, compresa l¡¯auto di Deckard, gli Armadillo e i People¡¯s cars sono stati l¡¯artista concettuale Syd Mead e il dipartimento artistico della casa di produzione. La nascita e lo sviluppo dei mezzi sono raccontati in dettaglio da Paul Sammon nel libro Blade Runner. La storia di un mito. A realizzare materialmente i veicoli ¨¨ stato Gene Winfield, uno specialista delle customizzazioni ad uso cinematografico. Un inizio di carriera da creatore di hot-rod (le auto storiche pesantemente modificate) e un prosieguo per Hollywood. Sue le bubble cars (le auto bolla) del Dormiglione di Woody Allen del 1973, tanto per fare un esempio. Winfield e la sua azienda furono contattati per la prima volta nel 1980 per lavorare a Blade Runner dalla Universal pictures. Poi la responsabilit¨¤ di realizzare il film pass¨° alla Filmways.
budget scarso
¡ª ?Con un budget "ben al di sotto degli 800 mila dollari" spiega lo stesso Winfield nel libro di Summon, lo specialista mise insieme un team di 35 persone che lavor¨° per cinque mesi e mezzo. Alla fine dagli iniziali 54 veicoli richiesti si pass¨° a 25 mezzi tra quelli in scala 1:1 e i modelli. Gli spinner prodotti in dimensioni reali furono quattro. Erano spinti da motore Volkswagen; di questi due erano perfettamente funzionanti e potevano essere guidati come un¡¯automobile normale. Avevano anche altoparlanti stereo integrati nei poggiatesta e portiere azionate da un sistema idraulico con apertura verticale come sulla Alfa Romeo Carabo o sulle pi¨´ moderne Lamborghini Aventador o McLaren 650.
sistema di guida
¡ª ?Un momento critico nella creazione degli spinner fu la scelta del sistema di guida. La produzione non voleva il classico volante o magari una cloche ma il cosiddetto wrist-twist steering, ovvero un sistema di comando sperimentato (e poi abbandonato) su una Mercury nel 1965 basato sulla rotazione delle mani (e quindi dei polsi) che azionano due manettini collegati a una sorta di manubrio tramite un meccanismo complesso. ¡°Dicevamo di continuo alla produzione che lo sterzo con meccanismo a rotazione, che era un sistema idraulico molto complicato, sarebbe stato difficile da guidare per una persona normale¡±, ha sottolineato Winfield. Risultato, sul primo spinner consegnato il sistema si ruppe e fu in parte rimpiazzato da un sistema differente per alcune scene. Attualmente gli Spinner sono in esposizione all¡¯American Police Hall of Fame & Museum di Titusville in Florida o alla Hall of Fame della fantascienza e del fantasy del Museo della cultura pop di Seattle. E, ad oggi, le auto volanti non sono un mezzo di spostamento diffuso come non sono (ancora) prodotti gli androidi immaginati da Dick. Per ora abbiamo il volto di Roy Batty bagnato dalla pioggia, il leader degli androidi nel film di Scott, interpretato da Rutger Hauer che ci ha lasciati lo scorso 19 luglio.
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