Il caso
Leapmotor, se le auto elettriche cinesi si fabbricano in Polonia e non pagano i dazi
Conto alla rovescia per la mossa smarcante, lĄŻavvio cio¨¨ della produzione in Europa di quei modelli di vetture elettriche cinesi altrimenti soggetti ai dazi doganali preannunciati dalla iniziativa della Commissione europea, destinata ad essere annunciata il 4 luglio prossimo. Stellantis avvia dunque la sua collaborazione operativa con Leapmotor, marchio nato nel 2015 e specializzato in auto elettriche pi¨´ classiche e range extender, ovvero con un motore a combustione utilizzato per la ricarica delle batterie a bordo. Secondo lĄŻagenzia Reuters e la testata Automotive News, nella fabbrica Stellantis di Tychy in Polonia, la stessa dove si realizzano Alfa Romeo Junior, Jeep Avenger e Fiat 600, sarebbe partita la produzione della Leapmotor T03. Succede grazie alla Joint venture Leapmotor Internazional, controllata al 51% dal gruppo guidato da Carlos Tavares e creata allĄŻinizio di maggio 2024 con lĄŻobiettivo di distribuire i modelli del marchio cinese in nove Paesi europei?(oltre?all'Italia, Belgio, Francia, Spagna, Portogallo, Olanda, Germania, Grecia e Romania). Stellantis, per altro, il 26 ottobre 2023 ha annunciato lĄŻingresso nel capitale di Leapmotor con un investimento pari a 1,5 miliardi di euro per acquisire allĄŻincirca il 20% delle azioni.
In altalena
ĄŞ ?Inevitabile ragionare sulle opportunit¨¤ che ha inteso valutare Stellantis nello scegliere lo stabilimento polacco, dove secondo le fonti il costo di produzione per ogni Leapmotor T03 oscillerebbe attorno ai 500 euro a vettura al netto dei materiali, cio¨¨ identico a quello sostenuto in Cina, ma ben diverso dai 1.000 euro che comporterebbe la fabbricazione in uno stabilimento italiano. Pi¨´ semplice valutare la tempistica scelta da Leapmotor Internazional, con le catene di montaggio in moto sul territorio europeo gi¨¤ prima dellĄŻannuncio di dazi doganali destinati ad essere imposti su vetture prodotte in Cina. Dazi doganali per altro lungamente invocati da Carlos Tavares, che nel 2022, in occasione del Salone dellĄŻauto di Parigi, chiedeva con la massima durezza "regole?sulle importazioni per almeno dieci anni, perch¨Ś?le condizioni competitive in Europa sono pi¨´ favorevoli ai costruttori?cinesi?rispetto a quelle che ci sono nel paese asiatico per i costruttori occidentali". ?Pi¨´ sfumate le dichiarazioni del manager portoghese durante la giornata dedicata agli investitori che si ¨¨ svolta nella sede statunitense del gruppo a Auburn Hills, in Michigan, il 14 giugno scorso: "Con i dazi si cerca di correggere un gap di competitivit¨¤, ma in realt¨¤ si crea uno squilibrio. ? ingenuo pensare che con i dazi saremo pi¨´ protetti".
In vantaggio
ĄŞ ?In base a quanto gi¨¤ annunciato dalla Commissione europea, in attesa della comunicazione ufficiale attesa per il 5 luglio, ogni su vettura elettrica Leapmotor prodotta in Cina peser¨¤ un dazio doganale aggiuntivo del 21%, da sommare al 10% attualmente gi¨¤ applicato. Non succeder¨¤ per il modello di citycar a batterie T03 prodotta in Polonia, con lo stabilimento di Tychy gi¨¤ impegnato nella produzione dei primi esemplari di preserie, in attesa della produzione in serie vera e propria al via a settembre, come anticipa Reuters in mancanza di una comunicazione ufficiale. Secondo le indiscrezioni raccolte, ancora a ?Tychy verr¨¤ realizzata dal 2025 la versione europea del Suv Leapmotor A12, anche questo con passaporto europeo.
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