Markus Duesmann, Ceo del Gruppo di Ingolstadt, certifica un bilancio 2021 con utile operativo balzato a 5,5 miliardi di euro e preannuncia una integrazione pi¨´ stretta con i marchi Bentley, Ducati e Lamborghini nel segno delle zero emissioni
Markus Duesmann, Ceo del Gruppo di Ingolstadt, certifica un bilancio 2021 con utile operativo balzato a 5,5 miliardi di euro e preannuncia una integrazione pi¨´ stretta con i marchi Bentley, Ducati e Lamborghini nel segno delle zero emissioni Risultati finanziari 2021 molto brillanti, accompagnati da una sinergia che diventa pi¨´ decisa tra i diversi marchi, mantenendo per ciascuno forti valori emozionali e di design. Questa la fotografia del gruppo Audi scattata dal Ceo Markus Duesmann in quella che va oltre una tradizionale conferenza annuale sul bilancio, ma che diventa invece l'occasione per svelare una strategia dove gli aspetti economici sono la premessa per una ulteriore accelerazione sul piano tecnico. Del resto, nell'anno fiscale 2021 il gruppo Audi ha raggiunto i massimi storici in termini di utile operativo e flusso di cassa netto. I ricavi, a fronte di un leggero calo delle vendite del solo brand Audi, scese da 1,692 a 1,680 milioni di unit¨¤, hanno raggiunto i 53,1 miliardi di euro. L'utile operativo ha toccato i 5,5 miliardi, con un flusso di cassa netto arrivato a 7,8 miliardi di euro e che mette basi solide per qualsiasi investimento tecnologico. "A partire dal 2030 il nostro piano ¨¨ quello di ottenere un ritorno sulle vendite superiore all'11% a lungo termine - ha detto Duesmann - ma fino ad allora continueremo a perseguire il nostro obiettivo strategico del 9-11%. Tutti i marchi del gruppo hanno un potenziale enorme".
Un'Italia forte
¡ª ?Ai risultati della capofila Audi hanno contribuito in modo concreto anche i marchi Lamborghini e Ducati, che hanno immatricolato rispettivamente 8.405 auto sportive e 59.447 moto. "Lamborghini ha impressionato con una crescita eccezionale negli ultimi anni, con un livello di rendimento che attualmente ¨¨ pi¨´ del doppio rispetto al 2018¡± ha sottolineato il Cfo di Audi AG, J¨¹rgen Rittersberger. ¡°Dal 2030, un ritorno sulle vendite di oltre il 25% sembra ambizioso, ma fattibile. Fino ad allora Lamborghini intende raggiungere un ritorno sulle vendite dal 22 al 25%. Ducati ha un potenziale a lungo termine per margini operativi a doppia cifra e nel medio termine il nostro obiettivo ¨¨ dell'8-10%".
Un nuovo gioco di squadra
¡ª ?Gli obiettivi di Audi restano focalizzati su una transizione decisa verso l'elettrico, che sar¨¤ esclusivo protagonista di tutte le nuove vetture lanciate a livello mondiale dal 2026, anno in cui la casa dei quattro anelli conta di poter disporre gi¨¤ di una gamma di pi¨´ di 20 modelli a zero emissioni. Gi¨¤ nel 2021 ha aumentato le consegne di veicoli a batteria del 57,5%, ma la sfida porta inevitabilmente ad ottimizzare gli investimenti per salire ulteriormente di scala. Il Ceo Markus Duesmann Audi ha illustrato il nuovo grado di integrazione che attende i marchi Audi, Bentley, Ducati e Lamborghini, ora coordinati in un ¡°Premium Brand Group¡± destinato a portare vantaggi economici all'azienda valorizzando la piattaforma tecnologica in comune, ¡°ripensando radicalmente il gioco di squadra¡±, ha ribadito Duesmann. "Con diverse velocit¨¤, ma con l'obiettivo comune di creare un futuro climaticamente neutrale, Audi, Bentley, Lamborghini e Ducati procedono verso la mobilit¨¤ elettrica. Tanto Lamborghini quanto Bentley hanno dato chiari segnali lo scorso anno con investimenti miliardari nella trasformazione della gamma di prodotti". Una sinergia che ¨¨ dunque strutturale, e che metter¨¤ a frutto l'esperienza e lo sviluppo di motorizzazioni elettriche, piattaforme meccaniche modulari e gli ambienti software destinati a supportare la connettivit¨¤ pi¨´ piena e dunque la guida autonoma di un livello sempre crescente. Altrettanto cruciale la nascita di una nuova rete di stabilimenti destinati a realizzare batterie, dunque un investimento che interessa l'intero gruppo Volkswagen e che pu¨° riservare sorprese anche per il ruolo che rivestiranno i singoli Paesi europei: "L'Italia fa parte dell'elenco di Paesi in cui il Gruppo potrebbe allocare queste nuove gigafactory - ha detto Duesmann - e questa non ¨¨ una ipotesi da escludere".
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