Durante la stagione fredda possono diventare determinanti. Stiamo parlando delle catene da neve, accessorio in uso da pi¨´ di un secolo che ¨¨ passato attraverso una costante evoluzione
Immaginare di essere al volante su una strada innevata, con temperature rigide tanto che neppure le gomme termiche riescono a fare presa sul manto ghiacciato. ? in situazioni come queste che le catene da neve diventano determinanti per continuare la marcia, e per questo in inverno ¨¨ bene averle a bordo anche con le gomme termiche installate. Un accessorio che da oltre un secolo assiste gli automobilisti. Era infatti il 23 agosto 1904 quando all¡¯ufficio brevetti di New York Harry, Delyne Weed registr¨° il sistema di battistrada per l¡¯aderenza delle ruote pneumatiche di sua invenzione. Da allora le catene da neve hanno avuto una costante evoluzione che ¨C pur mantenendo invariata l¡¯idea di base ¨C hanno visto nascere modelli di disegno e disposizione diversa, fino a quelle rompighiaccio.
UN¡¯IDEA SEMPLICE
¡ª ?Weed ebbe l¡¯idea osservando gli automobilisti di inizio secolo alle prese con le strade fangose e innevate dell¡¯epoca. Per aumentare il grip si usava fissare alle ruote dei pezzi di corda, che per¨° si laceravano e si scioglievano rapidamente. Meglio quindi una catena metallica, e nacquero le catene da neve. Il principio di funzionamento ¨¨ semplice: fissate alle ruote motrici tramite un sistema di ganci, tensori ed elastometri, migliorano la presa e la tenuta in presenza di neve, ghiaccio e fango. Sono composte da una parte di maglie dedicate alla trazione ¨C quella che va sul battistrada ¨C e di una parte che ha la funzione di tenere le catene ben salde sulla ruota. ? possibile suddividerle in tre categorie: normali (formate dai classici anelli a profilo tondo); rompighiaccio (dotate di anelli a sezione quadrata e piastrine sporgenti, capaci di esercitare una maggiore pressione sul ghiaccio e di romperlo ¡°aggrappandosi¡± sulla superficie altrimenti liscia) e piatte, (formate da anelli dalla particolare conformazione in grado di occupare meno spazio possibile e di non interferire con il passaruota e con gli organi della sospensione).
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DIVERSE TRAME
¡ª ?Nel corso degli anni le catene da neve hanno avuto un costante miglioramento ¨C sia in termini di disegno che di materiali utilizzati ¨C per migliorarne le performance e rendere pi¨´ semplice il montaggio. A partire dalla trama delle maglie, che pu¨° avere diversi tipi di disegno: a rombo (con una parte centrale caratterizzata da rombi collegati tra loro da maglie radiali); a diamante (dotate di catene radiali alla ruota collegati tra loro che lascia al suolo un¡¯impronta caratterizzata da Y rovesciate); a rombi simmetrici (una disposizione che lascia a terra un¡¯impronta caratterizzata da pentagoni) e a scaletta (caratterizzata da catene disposte assialmente alla ruota).
CATENE O GOMME TERMICHE
¡ª ?Le diverse caratteristiche rendono le catene particolarmente indicate quando la neve o il ghiaccio rendono complicato avanzare, condizioni nelle quali perfino le gomme termiche risultano poco efficaci. La neve alta, infatti, limita l¡¯efficacia degli pneumatici invernali, cos¨¬ come il ghiaccio, mentre le catene mantengono la trazione comportandosi come le gomme chiodate. Di contro, le catene scontano una serie di controindicazioni, come la necessit¨¤ di montarle alla bisogna (spesso sporcando mani e vestiti) e smontarle non appena cessata l¡¯esigenza, per non rovinare l¡¯auto e l¡¯asfalto. Va poi ricordato che con le catene montate la velocit¨¤ massima ammessa ¨¨ di 50 km/h.
DALLE CATENE ALLE CALZE
¡ª ?La tecnologia, lo studio di nuove soluzioni e di nuovi materiali ha portato ad una evoluzione dei sistemi che garantiscono la trazione sulla neve alternativi alle catene. Non sempre, per¨°, possono essere utilizzati il luogo delle catene: queste ultime, infatti, dal 2002 devono essere di tipo omologato e in caso di obbligo di montaggio una soluzione priva di omologazione espone il conducente a l rischio di essere sanzionato. I ragni (o spikes) sono degli elementi rigidi in plastica da fissare al cerchione e dotati di parti assiali in plastica che ¡°mordono¡± la neve e ¨C in alcuni casi ¨C anche di catene radiali alla ruota. Ci sono poi le catene da neve composite (easy grip) brevettate da Michelin - costituite da diversi cavi fissabili tramite una serie di anelli ¨C e il cavo da neve, che utilizza cavi ricoperti da manicotti di acciaio al posto delle maglie delle catene.
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occhio alle omologazioni
¡ª ?Le calze da neve sono realizzate con tessuti che vanno applicati sulle ruote, non modificando la forma del battistrada ma aumentandone il grip. Dopo un periodo di vuoto normativo sono state omologate e possono essere utilizzate in alternativa a gomme termiche e catene, la velocit¨¤ va limitata a 50 km/h e si usurano rapidamente se utilizzate sull¡¯asfalto nudo. Ultimamente, poi, sono arrivate in commercio soluzioni come le catene spray e le catene liquide. Nel primo caso il prodotto contenuto nella bomboletta ¨C che va spruzzato sul battistrada ¨C aumenta il grip ma tende e deteriorarsi con l¡¯acqua. Nel secondo caso, invece, il prodotto va modellato sulla gomma dell¡¯auto per creare la forma della catena tradizionale, e una volta indurito limita lo slittamento sulla neve. Entrambe le soluzioni non sono omologate e ¨C Codice della Strada alla mano ¨C non sostituiscono le catene.
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