Vendite continentali ai minimi storici, entusiasmo ed investimenti colossali attorno all'elettrico, ma i protagonisti e gli assenti al Mondial 2022 sono all'angolo: le nuove normative anti inquinamento possono segnare la fine anticipata dei motori termici gi¨¤ tra 4 anni
L'auto diventa action movie: ¡°Tutto in 72 ore¡±. Il Mondial de l'Auto 2022 chiuder¨¤ i battenti la sera di domenica 23 ottobre. Entro la giornata di mercoled¨¬ 26 ¨¨ attesa la pubblicazione della versione definitiva della nuova normativa anti inquinamento Euro 7. Dagli stand del Paris Expo di Porte de Versailles si guarda a Bruxelles, capace di accumulare oltre 18 mesi di ritardo nella preparazione di quella che dovrebbe essere la nuova costituzione ecologica per il mondo dei trasporti, con limiti alle emissioni che aggiornano e superano quanto previsto dal regolamento Euro 6 in vigore dal 2014. ? certamente un tempo ormai lontano, ma i nuovi vincoli imposti ai motori a combustione si preannunciano comunque insostenibili. L'incubo per i costruttori sta nel veder ridotto ogni margine per completare la transizione all'elettrico prima che quest'ultimo sia realmente decollato nei gusti dei clienti.?
tagli netti
¡ª ?Il linguaggio tecnico allontana gli argomenti importanti dai lettori, e non ¨¨ quello che intendiamo fare spiegando come il percorso che porter¨¤ all'approvazione definitiva della normativa Euro 7, presentata dalla Commissione, prevede ancora dei passaggi in Consiglio e Parlamento europeo, con una entrata in vigore prevista in teoria nel 2025, ma per ritardi accumulati da spostare al 2026. Secondo indiscrezioni, il provvedimento imporrebbe una riduzione di 5 volte nelle emissioni di ossido di carbonio per i motori a benzina, addirittura di 10 volte per quelli diesel, mentre per gli ossidi di azoto il taglio sarebbe del 50% in entrambi i casi. Per obbligo imposto, i sistemi di catalizzazione potrebbero poi dover garantire una durata di funzionamento di 10 anni. Tutto questo rende assai costoso aggiornare gli attuali motori a combusione all'Euro 7, mettendo le aziende costruttrici nella condizione di non avere profitti dalla vendita delle vetture, a patto di alzare nettamente i prezzi, circostanza che a sua volta ridurrebbe in modo drastico la domanda da parte dei clienti. Un vicolo cieco che, di fatto, imporrebbe alle auto dotate di motore termico uno stop commerciale dal 2026 e anticipato rispetto a quello legale, previsto invece nel 2035 dalla normativa Fit For 55, anche lei in approvazione a Bruxelles. Euro 7 sarebbe insomma una accelerazione esasperata, ma che arriva in un momento di caos.
orizzonte basso
¡ª ?Inutile ragionare sulla sequenza ravvicinata di pandemia, blocco dei trasporti internazionali, guerra e crisi energetica. Gli effetti sono gi¨¤ un fatto, come solo lo scorso 7 ottobre ha riassunto una dichiarazione di Acea, l'organizzazione che riunisce i costruttori europei. Il mercato dell'auto continentale nei primi 6 mesi del 2022 ha perso il 12% nelle vendite, con previsioni di un ulteriore calo della domanda che porterebbe a chiudere l'anno ad un totale di 9,6 milioni di vetture commercializzate, ovvero il 26% in meno rispetto al 2019, ovvero l'ultimo anno ¡°normale¡± e pre-pandemico. Un vero tracollo in appena 36 mesi, proprio nel momento in cui ben 21 Paesi dell'unione, quattro in pi¨´ che nel 2021, applicano regolarmente incentivi anche forti all'acquisto di auto elettriche.
LEGGI ANCHE
strategie esasperate
¡ª ?A Parigi di ottobre abitualmente piove. Non sono lacrime, ¨¨ la Francia, ma stavolta il Paese ¨¨ perlomeno perplesso. Perfino tra gli stand del Paris Expo di Porte de Versailles non sfugge la contraddizione pi¨´ ingiustificabile. ? un Mondial de l'Auto dedicato alla mobilit¨¤ elettrica, ma in una societ¨¤ che non garantisce la rinuncia all'inquinamento derivante da combustibili di origine fossile. Statistiche alla mano, i pi¨´ recenti dati elaborati dal centro studi specializzato Ember certificano che nel 2021 l'energia prodotta in Europa da fonti rinnovabili ha toccato 1068 TWh, con un aumento del 1% rispetto all'anno precedente, ma comunque restando ben lontano dal tasso di crescita e cambiamento forzato che invece ¨¨ richiesto al settore automotive. Per intenderci, nel 2021 solo il 37% dell'energia prodotta in Europa ¨¨ stata ricavata da fonti rinnovabili. Ragionare in termini di paragone tra il mondo dell'auto e quello esterno sarebbe impietoso. Dal 26 ottobre, forse, il motore a combustione si perder¨¤ come le lacrime nella pioggia. Per chi festeggia, come l'Aperol nello Spritz.
? RIPRODUZIONE RISERVATA