Bmw M5 Touring: la super station wagon

Nel corso degli anni si sono alternate sei diverse generazioni di Bmw M5, ma di queste solamente due hanno potuto vantare anche una versione station wagon. Escludendo l'esemplare unico di M5 E39 Touring gelosamente custodito nei sotterranei della sede di Monaco di Baviera, solo le serie E34 del 1988 ed E61 del 2004 sono state infatti proposte anche in configurazione familiare.?Con l'avvento della nuova generazione G90 questa particolare declinazione della M5 ritorna in grande stile, e cavalcando l'onda del ritrovato interesse per le wagon sportive (dimostrata anzitutto dal successo della M3 Touring) parrebbe pronta a ricoprire un ruolo di rilevanza inedita nella gamma Bmw. Se infatti nel caso della E34 solo il 7% delle vetture prodotte era una Sw, e per la E61 la percentuale scende al?5%, la G90 dovrebbe essere destinata a proporzioni ben superiori.?

motore

A muovere la vettura è il medesimo propulsore della berlina, ossia un V8 biturbo da 4,4 litri di cilindrata da 585 Cv e 750 Nm abbinato ad un motore elettrico integrato nel cambio, per una potenza massima di sistema pari a 737 cavalli ed una coppia di 1.000 Nm. Scaricati sulle quattro ruote motrici, possono portare la M5 Touring da 0 a 100 chilometri orari in 3,6 secondi, e spingerla fino a 305 km/h (optando per il Driver's Package, che rimuove il classico limitatore a 250 km/h).?

sistema ibrido

L'architettura ibrida della nuova M5 Touring adotta uno schema plug-in hybrid, ossia ibrido ricaricabile alla spina. Derivato dalla tecnologia eDrive di quinta generazione, è alimentato da una batteria da 18,6 kWh, che consente di percorrere tenendo spento il motore termico fino a 67 chilometri. Adottando questa tecnologia, Bmw ha potuto sia incrementare ulteriormente le prestazioni della M5, sia abbattere consumi ed emissioni, che in ciclo Wltp risultano rispettivamente pari a 2 litri per 100 km e 46 grammi di CO2 per km. E proprio questo dato risulta ad oggi cruciale, sia perché evita di "pesare" sulla media di CO2 della gamma complessiva, i cui limiti imposti dall'Unione Europea saranno sempre più stringenti, sia perché ne faciliterà la commercializzazione nei mercati in cui le vetture dalle emissioni più elevate sono soggette a tassazioni elevatissime. Certo, si paga un dazio importante sul peso, che nel caso della M5 Touring supera la soglia delle 2,5 tonnellate.?

design

Le numerose caratterizzazioni estetiche consentono di distinguere immediatamente la M5 Touring da una normale Serie 5. Partiamo dal posteriore, unico tratto in cui si distanzia dalla controparte berlina, dominato anche in questo caso dal vistoso estrattore "bipartito" che ospita quattro terminali di scarico, dotati di valvole per regolare l'intensità del sound del V8. Scolpite le nervature alle estremità del paraurti, che vanno a raccordarsi con i generosi passaruota, allargati di 48 mm rispetto alla vettura di derivazione, mentre a completare il tutto è il pronunciato spoiler che sovrasta il lunotto. Altrettanto aggressivo il muso, contraddistinto da ampie prese d'aria nell'estremità inferiore e parafanghi ancor più allargati rispetto al posteriore: ben 75 i mm "guadagnati".?

Tecnica

Tra gli interventi operati dalla divisione M Motorsport per migliorare il comportamento dinamico va anzitutto segnalato un irrigidimento generale dello chassis, operato con l'adozione di specifici rinforzi nel sottoscocca. Rifinite anche le sospensioni, con gli assi posteriori a cinque bracci rivisti specificamente per la M5 e l'adozione di ammortizzatori a controllo elettronico e sospensioni adattive dalla taratura dedicata. A fare da capolino dietro le ruote, da?285/40 R20 all'anteriore e?295/35 R21 al posteriore, sono i dischi dell'impianto frenante M Compound a 6 pistoncini, che possono diventare carboceramici optando per le unità M Carbon in fase di configurazione.?

Tecnologia

L'avanzato corredo tecnologico consente di alterare notevolmente il comportamento della M5 Touring in base alle proprie esigenze e, soprattutto, ai propri sfizi. Il conducente può infatti optare per la 4Wd Sport Mode, che sbilancia la distribuzione della potenza in favore dell'asse posteriore, ma è anche possibile rendere la M5 una "tutto dietro" selezionando la modalità 2Wd. Rimangono poi naturalmente i tasti al volante per selezionare rapidamente una delle due modalità di guida personalizzate dal proprietario, così come la possibilità di regolare il controllo di stabilità o di disattivarlo del tutto. Alle tipiche funzionalità delle vetture M si aggiungono però anche opzioni relative alla componente ibrida, intervenendo ad esempio su?frenata rigenerativa e modalità di ricarica del pacco batterie.?

Interni

Parlando di una station wagon, uno dei dati più significativi resta la capienza del bagagliaio. La M5 Touring a questo proposito sacrifica 70 litri di capacità sull'altare della performance, offrendo un vano da 500 litri, che diventano 1.630 abbattendo la fila posteriore. In abitacolo adotta invece un display curvo che ingloba sia la strumentazione digitale da 12,3" che lo schermo dell'infotainment da 14,9", volto ad interfacciarsi con il Sistema Operativo Bmw O.S. 8.5. L'equipaggiamento di serie ricalca quello della berlina, e comprende anche Head-Up Display, impianto audio?Bowers & Wilkins, climatizzatore automatico a quattro zone e scenografiche barre luminose che percorrono la plancia ed i pannelli porta.?

Prezzo

Prodotta nello stabilimento tedesco di?Dingolfing, debutterà sul mercato nel corso del mese di novembre 2024. Il prezzo? Sarà con ogni probabilità lievemente più elevato di quello della M5 berlina, il cui listino italiano oggi parte da 150.450 euro.?