Renault, Nissan e Mitsubishi. L’eredit¨¤ di Ghosn
L’allarme per i risultati economici in forte calo rispetto ad un anno fa ripropone il tema di cosa ne sar¨¤ nei prossimi anni dell’alleanza Renault-Nissan, specie dopo la traumatica uscita di scena di Carlos Ghosn. Di sicuro il gruppo che l’anno scorso era riuscito a scalzare Volkswagen da primo costruttore al mondo di auto e di veicoli commerciali dovr¨¤ fare i conti con un terremoto senza precedenti. Anche se di vero e proprio gruppo non si dovrebbe parlare, ma piuttosto di una partnership alla luce dei legami fra Renault e Nissan, unite fra loro da un accordo industriale e da partecipazioni incrociate, cos¨¬ come Mitsubishi ¨¨ di fatto una controllata di Nissan.
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¡ªL’eredit¨¤ ¨¨ pesante, anche perch¨¦ proprio a Ghosn si deve l’indubbia lungimiranza di una partnership strategica fra Europa e Giappone nel settore automotive, mai riuscita prima neanche a Volkswagen che pure aveva siglato un accordo con Suzuki poi sfiduciato proprio dagli giapponesi. Tante, forse troppe, le diversit¨¤ fra due mondi cos¨¬ lontani anche in termini geografici. Senza contare che proprio a Ghosn i brand dell’alleanza avevano affidato il compito di accelerare le sinergie interne come primo obiettivo della conferma al vertici dell’asse che era stata prolungata fino al 2022.
risultati
¡ªI risultati a livello di partnership in questi ultimi anni sono un altro dei meriti da attribuire all’ex ceo di Nissan, Carlos Ghosn. Dalla svolta elettrica partita proprio con il costruttore giapponese e in particolare con la Leaf che ¨¨ oggi la vettura a batterie pi¨´ venduta al mondo, alla strategia comune avviata col gruppo Daimler destinata a far crescere in qualit¨¤ e in affidabilit¨¤ la gamma “premium” di Renault oltre a portare all’importante accordo per la produzione congiunta della Renault Twingo e della Smart, il brand di accesso alla gamma Mercedes e di fornitura alla stessa “casa della stella” dei motori diesel per la sua gamma di compatte, dalla Classe A alle sue varianti, la B, la Cla e la Gla. Oltre al ritorno in Formula Uno voluto proprio dal manager in disgrazia. E allo stesso Ghosn si deve la nuova “vision” nota come Intelligent Mobility di cui fa parte l’Intelligent Driving, cio¨¨ tutti quei dispositivi che vanno verso la guida autonoma per non dire dell’Intelligent Integration, con le vetture che dialogheranno fra di loro oltre a interagire con le infrastrutture. Oltre ai conti fuori controllo, dunque, ci sar¨¤ anche da rimettere in sicurezza l’Alleanza fra Renault e Nissan e di Mitsubishi.
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