Scossa Volkswagen. “Stiamo plasmando la mobilit¨¤ del futuro”
“Siamo all’avanguardia nella mobilit¨¤ elettrica e stiamo plasmando la mobilit¨¤ del futuro”. La frase con cui Herbert Diess ha concluso il proprio discorso durante l’assemblea annuale degli azionisti del Gruppo Volkswagen riassume non solo il cuore del suo intervento ma soprattutto il punto focale dell’intera attivit¨¤ presente e futura del maggiore costruttore automobilistico mondiale. Una trasformazione drastica avviata da qualche anno, in seguito alla faccenda del dieselgate. Una questione che nel bilancio 2018 ha pesato per 1,8 miliardi, dopo i 2,8 del 2017. La “svolta elettrica” della Volkswagen ¨¨ ben pi¨´ consistente e incisiva di quella avviata da Bob Dylan nel 1965. Riassumiamone i cardini.
DECARBONIZZAZIONE, PRIMO OBIETTIVO
¡ªRiepiloghiamo i piani di Wolfsburg per trasformare radicalmente la produzione. Non parliamo di bruscolini, perch¨¦ ¨¨ in corso un mostruoso investimento che nel 2023 superer¨¤ 30 miliardi di euro. La guida ¨¨ rappresentata dagli accordi di Parigi sul clima. Il primo obiettivo per la Volkswagen ¨¨ ridurre entro il 2025 le emissioni di CO2 dei suoi veicoli del 30% rispetto al 2015. Entro il 2030 si dovr¨¤ arrivare al 40%. Il traguardo finale da raggiungere sar¨¤ la completa decarbonizzazione entro il 2050. “Oggi le emissioni di CO2 dei nostri veicoli rappresentano l’1% della quota globale. Il nostro obiettivo ¨¨ arrivare a 0” ha appunto ricordato Diess durante l’assemblea annuale del 14 maggio. Evidenziando un altro dato interessante: il settore dei trasporti incide a livello mondiale per il 14% sulle emissioni di CO2, includendo navi e aerei. Quindi, aggiungiamo noi, l’86% delle emissioni di CO2 proviene da altre attivit¨¤ umane e naturali; ma chiss¨¤ perch¨¦ il mondo politico colpisce solo l’automobile. Come realizzare tali ambiziosi obiettivi? Affondando l’acceleratore sui veicoli elettrici. Il presidente della Vw ha rimarcato un dato di fatto: “Non esiste alternativa ai veicoli elettrici a batteria nel prevedibile futuro. Su un intero ciclo di vita di 200.000 km, un’auto elettrica produce circa la met¨¤ della CO2 rispetto ad un veicolo a combustione. L’auto elettrica ¨¨ anche molto pi¨´ efficiente delle altre forme di alimentazione. Le celle a combustibile o i carburanti sintetici potranno acquisire importanza sul medio e lungo termine; per questo motivo continueremo a condurre estese ricerche su entrambe le opzioni”. L’idrogeno avr¨¤ quindi un ruolo nel gruppo tedesco: “A tal proposito, Audi giocher¨¤ un ruolo primario: infatti nel 2020 verr¨¤ avviata una produzione in piccola scala della h-tron quattro, un veicolo a celle di combustibile ad idrogeno. Audi e anche Porsche stanno gettando le basi per la ricerca sui carburanti sintetici. Tuttavia, n¨¦ le celle a combustibile n¨¦ i carburanti sintetici potranno diventare disponibili a prezzi ragionevoli o prodotti su scala industriale in modo efficiente prima della met¨¤ della decade 2020. Inoltre, per le celle a combustibile andr¨¤ realizzata un’infrastruttura di rifornimento completamente nuova. Questa tecnologia potr¨¤ diventare una reale alternativa solo se l’idrogeno verr¨¤ prodotto come surplus da energie rinnovabili. Siamo ancora molto lontani da questo. Ecco perch¨¦ invochiamo un chiaro impegno e un’azione decisa sulla e-mobility da parte di tutte le componenti”.
I PROSSIMI VEICOLI ELETTRICI DELLA VOLKSWAGEN
¡ªAttacchiamo la spina, allora. ? noto che il gruppo Volkswagen ha in programma l’introduzione sul mercato di 15 nuovi veicoli elettrici entro il 2022, prodotti sulla piattaforma modulare Meb appositamente progettata. La prima auto elettrica ad arrivare sul mercato sar¨¤ la Volkswagen ID.3, per la quale sono stati aperti i preordini in Europa da circa una settimana. In questi pochi giorni sono state registrate gi¨¤ 15 mila prenotazioni dietro versamento di una caparra rimborsabile di 1.000 euro. La ID.3, una vettura compatta dal prezzo di circa 30 mila euro, sar¨¤ la star del gruppo al salone di Francoforte 2019 a settembre. ? tale l’importanza che viene attribuita a questo modello che ¨¨ stata perfino spostata la presentazione della nuova Golf, per non togliere visibilit¨¤ (ne parliamo qualche riga pi¨´ in basso). Dopo la ID.3 arriveranno in rapida successione modelli elettrici da parte di Audi (oltre al Suv e-tron gi¨¤ in produzione), Skoda e Seat, senza dimenticare la supercar Porsche Taycan, alla quale sar¨¤ affidata la tremenda missione di diventare la 911 delle auto elettriche (Mission E, appunto, dal precedente nome di progetto della Taycan); anche per il modello di Zuffenhausen che sar¨¤ presentato a settembre e lanciato entro la fine del 2019, sono gi¨¤ state raccolte oltre 20 mila prenotazioni. Ma questo sar¨¤ solo l’inizio. L’obiettivo di medio termine ¨¨ lanciare sul mercato ben 70 nuovi veicoli elettrici entro il 2028, target aumentato in modo consistente, perch¨¦ il piano originale ne prevedeva “solo” 50. Tradotto in unit¨¤ prodotte, Vw conta di vendere entro quella data ben 22 milioni di veicoli elettrici a livello globale.
SUV E ANCORA SUV
¡ªTuttavia i colossali investimenti necessari per la trasformazione elettrica devono essere finanziati, per molti anni ancora, soprattutto dalla vendita dei veicoli tradizionali. In tutti i mercati del pianeta i modelli che consentono di ottenere i maggiori profitti sono stati, sono e saranno i Suv. Attualmente il gruppo Volkswagen vende a livello mondiale un SUV ogni quattro auto vendute. Ma in alcune regioni questa quota supera addirittura il 50%. Si tratta prevalentemente di modelli nuovi o da poco rinnovati o introdotti sul mercato: Vw T-Cross e Tiguan, Seat Arona, Skoda Karoq nelle compatte e medie; Audi Q7 e Q8, Vw Touareg, Porsche Cayenne, Seat Ateca e Skoda Kodiaq nei veicoli grandi, per arrivare ai modelli superlusso Lamborghini Urus e Bentley Bentayga.
2018 E 2019 IN CRESCITA
¡ªUno sguardo ai conti del gruppo, perch¨¦ gli azionisti (cio¨¨ chi ci mette i capitali di rischio) guardano al sodo. Riepiloghiamo il 2018: in un anno molto difficile a causa di competizione, rallentamento dei grandi mercati, nuove norme sulle emissioni e tensioni politiche (scontro tariffario Usa-Cina e Brexit), il gruppo Volkswagen ¨¨ riuscito a chiudere in crescita. Ha consegnato 10,8 milioni di veicoli (+0,9%), registrato un fatturato di 235,8 miliardi di euro (+2,7%), un risultato operativo di 17,1 miliardi (+0,4%) e un utile netto di 4,62 miliardi. Ci¨° ha consentito al consiglio di amministrazione di deliberare la distribuzione di un dividendo di 2,4 miliardi di euro, ripartito in 4,80 euro per azione ordinaria e 4,86 per azione privilegiata. Per quanto riguarda le performance dei singoli marchi, Volkswagen deve la sua crescita particolarmente al successo dei Suv Tiguan, T-Roc e Touareg. Ma anche la Passat, ora rinnovata, resta il punto di riferimento nel comparto delle berline, forte di 1,5 milioni di unit¨¤ vendute nel 2018, leader mondiale del segmento. Skoda cresce forte, anch’essa grazie ai Suv, prima Kodiaq e poi Karoq, a cui si aggiunge il fresco Kamiq. Vanno cos¨¬ bene che le fabbriche hanno raggiunto il 120% di capacit¨¤ produttiva, quindi ¨¨ appena stata deliberata la costruzione di un nuovo impianto in Europa, probabilmente in un paese dell’est. Per la Seat il 2018 ¨¨ stato da incorniciare: consegne aumentate del 10%, ritorno sugli investimenti del 13%: i Suv Arona, Ateca e ora anche Tarraco ne sono gli artefici. Per l’Audi invece il 2018 ¨¨ stato un anno difficile. Il marchio di Ingolstadt infatti ha sub¨¬to pi¨´ degli altri il passaggio allo standard Wltp sulle emissioni, il che ha comportato lunghi interventi che hanno sensibilmente ristretto la produzione. Nonostante ci¨° la casa degli anelli ¨¨ riuscita a lanciare importanti prodotti come il nuovo Q3 e il Q8, oltre al Suv elettrico e-tron. Porsche ¨¨ andata forte, un ritorno sugli investimenti (Roi) del 17,4%, il migliore del gruppo. Le nuove serie di Macan e Cayenne, oltre all’attesissima nuova generazione della 911 hanno rappresentato il cuore dell’annata di Zuffenhausen. Dismissione dei motori diesel, nel frattempo la Panamera totalizza il 60% di vendite sulla versione ibrida. Su Lamborghini la forte crescita ¨¨ dovuta ad Urus, il Super-Suv, forte di oltre 2.500 unit¨¤ vendute. ? cominciato bene anche il 2019. Infatti nel primo trimestre, nonostante un calo nelle consegne del 2,8% (pari a 2,6 milioni di veicoli), il fatturato ¨¨ aumentato del 3,1% (60 miliardi di euro) e l’utile operativo ¨¨ salito del 15,2% (4,8 miliardi). L’obiettivo finanziario per la fine dell’anno, come ribadito da Diess, ¨¨ un aumento del fatturato del 5% e un margine sulle vendite tra il 6,5 e il 7,5%. A met¨¤ pomeriggio del 14 maggio la quotazione del titolo Volkswagen alla Borsa di Francoforte ¨¨ aumentata di circa l’1,3% rispetto al giorno precedente, un aumento abbastanza tiepido; ma, si sa, i mercati non sono mai contenti.
VOLKSWAGEN GOLF 8 A OTTOBRE
¡ªNaturalmente sua maest¨¤ Golf non ¨¨ stata dimenticata. Non va considerato un ripiego il fatto di non aver deciso di presentare a Francoforte l’ottava generazione; anzi, le hanno fatto un favore, perch¨¦ ad ottobre 2019 tutti i riflettori saranno solo per lei. Diess ha quindi confermato la data dell’anteprima mondiale, l’evento si terr¨¤ nel quartier generale della Volkswagen a Wolfsburg. “L’ottava generazione far¨¤ proseguire il successo della Golf 7, la quale ancora oggi primeggia in quasi tutti i test comparativi nonostante sia alla fine del suo ciclo produttivo. Solo lo scorso anno ne abbiamo vendute circa 830.000. Quindi la Golf resta un modello chiave per il nostro Gruppo. La nuova serie rappresenter¨¤ ancora un punto di riferimento per il settore delle medie, in termini di consumi ed emissioni, comfort di guida, qualit¨¤ costruttiva e connettivit¨¤. La Golf 8 infatti ¨¨ completamente connessa e per la prima volta avr¨¤ una propulsione mild-hybrid. Con le sue motorizzazioni a benzina, diesel e ibride plug-in con autonomia elettrica di 80 km, la Golf offre un pacchetto di guida al vertice della categoria. La nuova Golf avr¨¤ anche una variante a metano”.
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