Piattaforma per auto elettriche e sviluppo della guida autonoma sono i pilastri su cui il colosso tedesco e quello americano baseranno l¡¯ampliamento della reciproca collaborazione, dopo l¡¯accordo sui veicoli commerciali. Diess ai dirigenti VW, ¨¨ quasi fatta
Una dopo l¡¯altra, le voci degli ultimi mesi stanno trovando conferme. Quelle, cio¨¨, secondo cui Volkswagen e Ford non si stessero limitando a stringere un¡¯alleanza nel campo dei veicoli commerciali, bens¨¬ fossero in trattativa per mettere in piedi un pi¨´ ampio accordo strategico legato alla condivisione delle piattaforme per produrre le prossime auto elettriche e degli investimenti sullo sviluppo della guida autonoma. ? stato proprio Herbert Diess, presidente del gruppo tedesco, a fornire un supporto molto autorevole a quanto si sentiva dire in giro. Lo ha fatto durante un incontro tenuto il 12 giugno al quartier generale di Wolfsburg con i 500 principali dirigenti della galassia che comprende, oltre a VW, Audi, Porsche, Lamborghini, Seat, Skoda, Bentley, Bugatti, Ducati, poi i costruttori di mezzi pesanti MAN e Scania riuniti sotto la holding Traton.
LA SVOLTA ELETTRICA
¡ª ?Diess ha affermato che ¡°le discussioni per una cooperazione con Ford su MEB e la guida autonoma proseguono bene e sono vicine al completamento¡±. MEB ¨¨ il nome della piattaforma modulare per veicoli elettrici di Volkswagen (appunto dal tedesco Modularer E-Antriebs-Baukasten). Wolfsburg concederebbe a Detroit l¡¯utilizzo su licenza della piattaforma, quindi permettendo all¡¯ovale blu di risparmiare colossali quantit¨¤ di denaro che altrimenti avrebbe dovuto impiegare per sviluppare una nuova architettura interna; tale mossa permetterebbe alla Volkswagen non solo di ammortizzare pi¨´ rapidamente l¡¯investimento sulla MEB (dato l¡¯ingrandimento della produzione), ma anche di produrre attraverso gli impianti ¡°noleggiati¡± alla Ford parte dei propri veicoli elettrici destinati al mercato americano, senza incorrere nei fulmini dei possibili e probabili dazi doganali ed evitando di costruire da zero nuove fabbriche negli USA. A tal proposito, Diess ha aggiunto in questa riunione che ¡°oggi siamo una compagnia fortemente influenzata dalla Cina. Abbiamo bisogno di un contrappeso negli Stati Uniti¡±.
IL SOFFIO DEL DRAGONE
¡ª ?Gi¨¤, la Cina. La brusca frenata compiuta negli ultimi mesi dall¡¯economia del gigante asiatico ha fatto sbandare in particolare il settore automobilistico, per il quale la Repubblica popolare ormai costituisce il principale mercato mondiale. Tutti i costruttori, in particolare i tedeschi, hanno sofferto duramente, lo dimostrano i bilanci dello scorso anno e i primi resoconti trimestrali del 2019. Ma non si pu¨° prescindere dal dragone, n¨¦ ora n¨¦ in futuro, dato il deciso sbilanciamento della politica governativa verso la mobilit¨¤ elettrica, visto il dominio nelle batterie e relative materie prime. Di conseguenza serviranno investimenti ancora pi¨´ cospicui per convertire in tempi non lunghi la produzione in tal senso. Per poter investire, prima si devono generare profitti (necessari anche per pagare il costo del credito), quindi attualmente ¨¨ imperativo tagliare i costi ed aumentare il valore azionario dell¡¯azienda. Nel breve periodo, Volkswagen cercher¨¤ di alleggerire la propria situazione finanziaria attraverso la probabile dismissione dell¡¯attivit¨¤ nei motori marini e la parziale quotazione in borsa di Traton. Ma la strada maestra verso il risparmio a lungo termine passa dalle economie di scala. Da qui la condivisione delle piattaforme.
L¡¯INVASIONE DEI ROBOT
¡ª ?L¡¯altra grande divoratrice di capitali dei prossimi anni ¨¨ la guida autonoma, una sorta di nuova frontiera verso cui l¡¯industria mondiale, automobilistica e non, ha deciso di fiondarsi. Anche nel caso delle auto-robot ¨¨ imperativo contenere i costi e le alleanze industriali rappresentano la soluzione pi¨´ intelligente. Dopo aver cessato nelle ultime settimane la collaborazione con la startup specializzata americana Aurora (che ha stretto un accordo col gruppo FCA), ¨¨ atteso a breve l¡¯annuncio di un impegno da parte di Volkswagen in Argo AI, societ¨¤ affiliata alla Ford. Si parla, a quanto sembra, di un investimento iniziale di almeno 600 milioni di dollari, al quale dovrebbe aggiungersi prossimamente un altro miliardino.
TRANSIT TEUTONICO E AMAROK YANKEE
¡ª ?Per quanto riguarda la collaborazione nei veicoli commerciali, ciascun gruppo otterr¨¤ significativi tagli di costi lasciando produrre all¡¯altro i mezzi dove esso ¨¨ pi¨´ forte. Quindi Ford costruir¨¤ per VW i veicoli di taglia medio-grande, quindi pick-up e furgoni da 35 a 50 quintali, essenzialmente gli eredi di Amarok e Crafter sulle architetture di Ranger e Transit; VW invece produrr¨¤ per Ford i mezzi compatti, quindi i successori di Transit Courier e Connect sugli impianti del Caddy.
Gazzetta dello Sport
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