L¡¯industria del settore deve confrontarsi con normative ambientali sempre pi¨´ severe, per rispettare le quali dovr¨¤ far ricorso anche a strumenti finanziari
![(FILES) An aerial view shows cars parked at the Tesla Fremont Factory in Fremont, California, on February 10, 2022. Tesla reported lower than expected profits on January 29, 2025, citing declining vehicle prices as a factor as it projected a return to volume growth in 2025. Elon Musk's electric car company reported fourth-quarter profits of $2.3 billion, which translated into 73 cents per share, four cents below analyst expectations. Revenues also lagged estimates. (Photo by JOSH EDELSON / AFP)](https://dimages2.gazzettaobjects.it/files/image_528_298/uploads/2025/02/10/67a9e912ca371.jpeg)
? da qualche tempo che, in campo automobilistico, si fa un gran parlare di crediti green, ossia della compravendita di certificati che attestano la riduzione delle emissioni di gas nocivi per l¡¯ambiente da parte delle aziende. Nell¡¯attesa che l¡¯Unione europea chiarisca le proprie intenzioni nei confronti di un settore messo in difficolt¨¤ dalle sue normative come quello automotive, proviamo a ricapitolare i termini della questione e le implicazioni che potr¨¤ avere sul piano economico-finanziario.?
![GAZZETTA MOTORI giannetti -ruben v2](https://dimages2.gazzettaobjects.it/files/image_712_401/uploads/2024/04/05/660fe7c82c01d.jpeg)
cosa sono i crediti verdi
¡ª ?Per favorire la riduzione delle emissioni di anidride carbonica, che ¨¨ un gas climalterante (non nocivo in s¨¦, ma dannoso per l¡¯ambiente perch¨¦ contribuisce alle variazioni climatiche in atto), ¨¨ stato creato un meccanismo che premia le aziende pi¨´ virtuose assegnando dei crediti. I crediti verdi sono dei certificati che attestano la mancata emissione o la ¡°cattura¡± nell¡¯ambiente di una tonnellata di gas serra, quindi danno un¡¯indicazione misurabile dell¡¯effettivo impegno di un¡¯azienda nella lotta al cambiamento climatico. In ambito automotive, chi produce veicoli che non emettono CO2 ¨¨, pertanto, favorito; e lo ancor di pi¨´ chi fabbrica esclusivamente auto elettriche, prive di emissioni allo scarico. ? per questo che un costruttore come Tesla, fin dalla sua nascita votato alla fabbricazione solamente di vetture a batteria, accumula cos¨¬ tanti crediti green da averne in esubero. Questo meccanismo di misurazione delle emissioni e di attribuzione dei credi green ¨¨ attivo, con diverse denominazioni, negli Stati Uniti, in Europa e in Cina, anche se sulla base di parametri differenti.?
![(FILES) Cars on the assembly line during a tour of the Tesla Giga Texas manufacturing facility ahead of the "Cyber Rodeo" grand opening party on April 7, 2022, in Austin, Texas. Tesla reported lower than expected profits on January 29, 2025, citing declining vehicle prices as a factor as it projected a return to volume growth in 2025. Elon Musk's electric car company reported fourth-quarter profits of $2.3 billion, which translated into 73 cents per share, four cents below analyst expectations. Revenues also lagged estimates. (Photo by SUZANNE CORDEIRO / AFP)](https://dimages2.gazzettaobjects.it/files/image_528_298/files/fp/uploads/2025/02/10/67a9e92e1f842.r_d.1508-1419-1760.jpeg)
il mercato
¡ª ?Le normative consentono a chi dispone di un surplus di crediti green di cederne ad altre aziende: questo meccanismo ¨¨ del tutto legittimo e consente alle aziende pi¨´ virtuose d¡¯incassare importanti somme di denaro, ricavandolo non dalla vendita dei propri prodotti, ma da quella dei crediti. Se si esaminano i bilanci Tesla, si vede come gran parte degli utili derivino proprio da questa attivit¨¤ finanziaria, invece che dal commercio delle proprie auto. Ad acquistare i crediti green sono, invece, quelle aziende che non riescono a raggiungere i target di emissioni di CO2 fissati dagli enti regolatori. Nel 2023, per esempio, Tesla ha accumulato 34 milioni di crediti green, assegnati dal governo americano a fronte della produzione di sole vetture elettriche; la General Motors, invece, per evitare d¡¯incappare in multe milionarie da parte del governo ha dovuto acquistarne 44 milioni. In termini finanziari, la Tesla ha potuto incassare grazie ai crediti green quasi 9 miliardi di dollari dal 2009 (di cui 1,79 miliardi nel solo 2023), con grandi benefici per l¡¯azienda, alle prese con investimenti importanti per la realizzazione di nuovi stabilimenti e il rinnovamento della gamma, operazioni in questo modo di fatto parzialmente finanziate dai costruttori concorrenti.
![epaselect epa11840264 Tesla CEO Elon Musk gestures to the crowds at the Capitol One Arena as he takes the stage during inauguration ceremonies for US President Donald Trump in Washington, DC, USA, 20 January 2025. Trump was sworn in for a second term as president of the United States on 20 January. The presidential inauguration was held indoors due to extreme cold temperatures in DC. EPA/ALLISON DINNER](https://dimages2.gazzettaobjects.it/files/image_528_298/files/fp/uploads/2025/02/10/67a9eab986c83.r_d.1496-858-1760.jpeg)
multe e crediti
¡ª ?Le norme europee prevedono per il 2025 emissioni medie di CO2 delle auto nuove vendute non superiori a 93,6 g/km; per ogni grammo che superi questa soglia, il costruttore dovr¨¤ pagare 95 euro, moltiplicati per il numero delle auto vendute. Essendo il numero di auto vendute a zero emissioni, ossia elettriche, non ancora sufficiente a compensare le emissioni di quelle con motore a combustione, c¡¯¨¨ la possibilit¨¤ che per il 2025 i costruttori europei debbano sborsare multe ingenti: si parla di cifre complessive nell¡¯ordine di 13 miliardi di euro. Un modo per ridurre le proprie emissioni ¨¨, per¨°, quello di acquistare crediti green dalle aziende che ne hanno in esubero come la Tesla, anche costituendo dei ¡°pool¡± che permettano di calcolare la media delle emissioni sulla loro produzione complessiva: per esempio Stellantis, Toyota, Ford, Mazda e Subaru intendono associarsi a questo scopo, cos¨¬ come Mercedes, Volvo, Polestar e Smart (le ultime due produttrici di sole vetture elettriche). L¡¯ingresso nei pool comporta, come detto, l¡¯onere dell¡¯acquisto di crediti ambientali, dei cui proventi beneficerebbero Tesla per un miliardo di euro e la cinese Geely, cui appartengono Volvo, Polestar e Smart, per 300 milioni di euro. In Europa, gli scambi di crediti delle emissioni avvengono (anche per altri settori, come l¡¯acciaio, l¡¯aviazione o la produzione di carta) nell¡¯ambito dell¡¯Ets, l¡¯Emissions trading system: ¨¨ una sorta di mercato della CO2 nel quale le aziende che hanno ottenuto dagli enti regolatori un certo numero di crediti green possono decidere di utilizzarli per compensare le proprie emissioni oppure, se ne hanno in esubero, di venderli a chi non ¨¨ in grado di raggiungere i target ambientali prefissati. Un mercato in cui i pur nobili scopi di tutela dell¡¯ambiente assumono l¡¯aspetto di operazioni finanziarie.
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