l'intervista
Nuovi incentivi auto, Vavassori: "Bene ma in ritardo di due mesi"
Gli incentivi auto sono nella terra di mezzo, in particolare quelli per le vetture che emettono tra 61 e 135 grammi di anidride carbonica. I 120 milioni a disposizione per il 2024 con il vecchio regime si sono esauriti in 14 giorni di calendario, 12 lavorativi. Tuttavia gli Ecobonus cambiano come annunciato il 1Ąă febbraio dal ministro per le Imprese e il Made in Italy Adolfo Urso. Tornano sul piatto 283 milioni per le 61-135, ovvero le auto full hybrid, mild hybrid e termiche al 100% di piccola cilindrata. Il nuovo piano attribuisce anche 240 milioni per le auto elettriche, con emissioni tra 0 e 20 g/km di CO2, e 150 per le ibride plug-in, con emissioni tra 21 e 60 g/km di CO2. AllĄŻannuncio di Urso per¨° devono seguire alcuni passaggi: un Dpcm che deve essere ancora approvato in Consiglio dei ministri, il parere della corte dei conti che ha 30 giorni per esprimersi e la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Tradotto, se tutto andasse bene, i nuovi incentivi potrebbero essere operativi a met¨¤ marzo, pi¨´ realisticamente nella seconda met¨¤ del mese. Il che provoca una stasi sul mercato, che a gennaio era cresciuto del 10,6% rispetto allo stesso mese del 2023. Questa ¨¨ solo la pi¨´ urgente delle questioni che riguardano il settore dellĄŻautomotive in Italia che nei giorni scorsi ¨¨ stato palcoscenico delle polemiche tra Stellantis e governo. Tuttavia la chiacchierata con Roberto Vavassori, presidente di Anfia, lĄŻassociazione italiana dellĄŻaziende della filiera dellĄŻauto parte dai fondamentali, ovvero dal peso dell'auto nel nostro Paese.
Vavassori diamo i numeri? Quanto pesa lĄŻauto in Italia??
"Stimiamo che 1,28 milioni di persone siano legate allĄŻautomotive, tra industria e servizi. Il che significa 28,8 miliardi in salari e stipendi lĄŻanno, 346,4 miliardi di fatturato e il 19,4% del Pil".
Rimanendo alla sola industria quali sono le cifre in Italia?
"Gli addetti sono 272 mila, il fatturato ¨¨ di 100,6 miliardi, le imprese sono 5.439".
Auto significa anche entrate per lo Stato.?
"Stimiamo che nel 2023 il gettito fiscale legato allĄŻautomotive possa arrivare a?77 miliardi. Ben 55 miliardi sono imputabili allĄŻuso, di questi 32 miliardi sono di accise sui carburanti e 12 miliardi sono di Iva sulla manutenzione".
Dato lĄŻapporto alle casse pubbliche delle accise sui carburanti fossili che previsioni avete come Anfia per il gettito fiscale dei prossimi anni che inevitabilmente caler¨¤?
"Per esempio quando ci sar¨¤ un terzo del parco circolante di auto elettriche sar¨¤ utile avere proiezioni a 5, 10 e 15 anni per quando poi saranno proposte riforme fiscali (che necessitano delle coperture, ndr)".
Con lĄŻesaurimento del fondo di 120 milioni per le auto con piccoli motori termici, prima che entri in vigore il nuovo regime, cosa sta succedendo al mercato?
"Lo schema dei nuovi incentivi ¨¨ definito e crediamo che sia molto pi¨´ efficace di quello che va a sostituire. Adesso abbiamo questo periodo di transizione".
Per¨° il contributo per chi rottama una Euro 4 acquistando una 61-135 ¨¨ calato di 500 euro rispetto al vecchio schema.?
"La caccia pervicace alla sostituzione dellĄŻEuro 0 ¨¨ meritoria ma se si guarda al circolante lĄŻEuro 4 costituisce oltre il 23% del parco. Introdurre veicoli nuovi sulle strade significa fare percolare auto pi¨´ recenti, ad esempio Euro 5, sul mercato dellĄŻusato. E poi gli incentivi ora sono previsti anche per lĄŻacquisto delle vetture di seconda mano".
Quindi un giudizio positivo?
"Il pacchetto va bene, purtroppo arriva con un paio di mesi di ritardo creando un vuoto in concessionario ma anche interesse".
La guerra in Medio Oriente e le conseguenti difficolt¨¤ nellĄŻattraversamento del canale di Suez stanno provocando difficolt¨¤ negli approvvigionamenti??
"Causano un allungamento dei tempi che, nel migliore dei casi, ¨¨ di 2-3 settimane, nel peggiore di un mese. E una riorganizzazione della logistica".
? una crisi paragonabile alla carenza di microchip e materie prime del 2020 e 2021?
"Si tratta di una situazione brutta per¨° siamo a un livello diverso di criticit¨¤. Certamente impatta sui margini".
Il governo vuole un secondo costruttore in Italia, oltre a Stellantis. ? possibile?
"LĄŻobiettivo comune ¨¨ di verificare e rendere visibile la competitivit¨¤ del Paese. Tra misure sulle emissioni e dazi la produzione di veicoli diventer¨¤ pi¨´ regionale".?
Per esempio ¨¨ ipotizzabile una fabbrica Geely a Termini Imerese o ¨¨ pura fantasia?
?"Succede gi¨¤ che costruttori cinesi importanti come Geely diventino player a tutto campo anche in Europa. Come detto noi dobbiamo essere in grado di segnalare la nostra competitivit¨¤".
LĄŻItalia non ¨¨ solo veicoli finiti ma anche componentistica.?
"Nel 2022 la componentistica ha oltre 166 mila addetti, un fatturato 56 miliardi ed ha esportato il 40% del prodotto, in primo luogo in Germania, con un saldo commerciale positivo di 5 miliardi. Le imprese sono 2.167".
Con la transizione tecnologica che futuro ha la componentistica italiana?
"Con i nuovi termini dellĄŻEuro 7, se si disegna una transizione intelligente, lĄŻimpatto sociale pu¨° essere ammorbidito. Credo che il mercato si stia evolvendo verso un passaggio pi¨´ graduale".
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