Il presidente di Ford Italia, Fabrizio Faltoni, risponde alle nostre domande: cosa ci aspetta dopo il coronavirus? #Riaccendiamoimotori
Ford Italia ha riaperto le concessionarie e le officine il quattro maggio ed ¨¨ in piena Fase 2. La gamma ¨¨ sempre la stessa, i piani non sono cambiati, ma il contesto ¨¨ molto differente. Ne abbiamo parlato con il presidente di Ford Italia, Fabrizio Faltoni, che ci ha raccontato come sono state le otto settimane di lockdown per Ford e cosa ¨¨ cambiato, nell¡¯azienda e nel rapporto con il cliente. E, sugli incentivi, Faltoni non ha dubbi: a favore delle famiglie e delle aziende, se necessario anche per auto con emissioni sopra i 60 grammi.
E¡¯ iniziata la Fase 2, come ¨¨ ripartita Ford Italia?
Il 4 maggio abbiamo riaperto tutte le sedi commerciali, sia di vendita che di post vendita. E' stata una ripartenza in piena sicurezza: abbiamo implementato un protocollo per la gestione del cliente e processi per garantire la massima sicurezza per tutti i consumatori che si recheranno nei nostri punti vendita. Per questo abbiamo anche lanciato la campagna "A casa o sicuri come a casa": i nostri locali e i nostri veicoli sono completamente igienizzati, oppure se il cliente si sente pi¨´ sicuro a casa e preferisce non venire in concessionaria siamo a disposizione online, sia per i servizi di vendita che per quelli post vendita.
Il coronavirus ha cambiato i vostri piani?
No, la gamma ¨¨ la stessa. Continuiamo il nostro processo di elettrificazione di tutte le nostre automobili e dei veicoli commerciali. A gennaio abbiamo lanciato un prodotto per i grandi volumi, la Puma, che a gennaio e febbraio ¨¨ stata l'auto elettrificata pi¨´ venduta in Italia ed ¨¨ stato il primo tassello della strategia 2020. Poi continua il nostro piano di lancio di prodotti elettrificati con Kuga, che ¨¨ disponibile con tre forme di elettrificazione: diesel mild hybrid, benzina plug-in ed entro fine anno full hybrid. Chiuderemo l'anno e il processo di elettrificazione Ford con il lancio della Mach-e, che ¨¨ un crossover ispirato a Mustang completamente elettrico, con una autonomia fino a 600 chilometri. Prevediamo di lanciarla in Italia entro la fine del 2020.
Gli incentivi auto possono aiutare il mercato a ripartire? Andrebbero modificati?
Assolutamente s¨¬. Per la ripresa abbiamo due priorit¨¤. La prima ¨¨ quella di sostenere la domanda per la rete dei concessionari, visto che le proiezioni parlano di -30% di vendite a fine anno. Noi stiamo sviluppando, insieme alla rete dei concessionari, delle proposte che consentano la ripresa gi¨¤ dal mese di maggio. Lanceremo una nuova campagna, "Idea Flexi", con finanziamento a tre anni con un canone mensile per il primo anno inferiore rispetto agli altri due anni. La seconda priorit¨¤ ¨¨ un programma di incentivi che deve mirare principalmente a svecchiare il parco circolante: si parla tanto di impatto ambientale delle auto, grazie alla vendita di auto elettriche e plug-in, ma il modo pi¨´ efficace e pi¨´ immediato di ridurre l'impatto ambientale ¨¨ secondo noi svecchiare il parco circolante. In Italia abbiamo le auto pi¨´ vecchie d'Europa: 13 milioni di automobili al di sotto della normativa Euro 4, una automobile su cinque ¨¨ maggiorenne, ha pi¨´ di 18 anni. Andrebbe introdotto un incentivo che permetta agli italiani e alle aziende italiane di sostituire automobili molto pi¨´ inquinanti e molto meno sicure rispetto a quelle nuove. Abbiamo chiesto insieme a Unrae e Federauto uno schema di incentivi, con o senza rottamazione, che vada in questa direzione e non completamente legati ai livelli di CO2.
Avete accumulato molto stock da vendere? Incentivi specifici servirebbero?
Noi come Ford non abbiamo accumulato molto stock, perch¨¦ abbiamo fermato le fabbriche fin dall'inizio, quando abbiamo visto la diffusione del coronavirus in Italia e in Europa. Eventuali incentivi sugli stock secondo noi andrebbero visti in funzione di una minor capacit¨¤ di spesa delle famiglie italiane e delle aziende rispetto a prima dell'emergenza: gli acquisti di beni durevoli come l'auto non sar¨¤ certamente un priorit¨¤ a breve, ed ¨¨ per questo che abbiamo chiesto al Governo di introdurre incentivi sulle auto in pronta consegna.
Cosa cambier¨¤ nell'industria dell'auto quando tutto questo sar¨¤ passato?
L'esperienza che abbiamo fatto in queste otto settimane accelerer¨¤ dei trend che erano gi¨¤ evidenti. Mi riferisco soprattutto alle videocall, alle videoconferenze, allo smartworking e persino di videointerviste come questa. La stessa cosa, secondo me, accadr¨¤ nel mercato dal punto di vista della vendita. Non credo che ci sar¨¤ una gran crescita dei clienti che acquisteranno online un'automobile, ma sicuramente ci sar¨¤ una accelerazione. Da questo punto di vista noi ci siamo attrezzati correttamente: la rete vendita Ford ¨¨ oggi in grado di fare una trattativa fina alla vendita presso le nostre sedi, ma ¨¨ anche disponibile alla vendita online. Abbiamo dei call center con capacit¨¤ e strumenti per vendere online le automobili. Capacit¨¤ che abbiamo sviluppato anche nel post vendita: oggi possiamo fare un check video dell'automobile e inviare un preventivo per la riparazione al cliente, tutto online. Sono processi che erano ben evidenti gi¨¤ prima del coronavirus e probabilmente queste otto settimane non faranno altro che accelerarli. Probabilmente pi¨´ clienti adesso saranno disponibili a iniziare una trattativa tramite una videochiamata o una piattaforma Internet.
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