La Repubblica Ceca organizza una riunione informale che, secondo indiscrezioni raccolte, punta alla richiesta?di posticipare l¡¯entrata in vigore dei nuovi standard sulle emissioni dei motori a combustione, finora prevista nel 2025
Dalla frenata al ribaltone, con l¡¯intera politica europea sulle emissioni forse destinata ad una clamorosa inversione ad U, tutto nel giro di sole poche settimane. Ha colto molti di sorpresa l¡¯annuncio su Twitter di Martin Kupka, ministro dei Trasporti della Repubblica Ceca, che di sua iniziativa ha organizzato il prossimo luned¨¬ 13 marzo una riunione ¡°ospitata¡± dal Parlamento europeo a Strasburgo e aperta ai rappresentanti di una lunga lista di paesi critici sulla nuova normativa Euro 7. Un incontro assolutamente informale, cui il vicepremier e ministro per le Infrastrutture Matteo Salvini ha annunciato la partecipazione, che ha come oggetto ¡°I punti fondamentali di una posizione comune con cui negoziare la modifica dello standard¡±. Poche parole che mettono per¨° radicalmente in discussione ci¨° che finora non sembrava esserlo, ovvero la proposta di regolamento sulle emissioni inquinanti Euro 7 presentata dalla Commissione il 10 novembre scorso.?
situazione fluida
¡ª ?Dopo lo stop imposto al blocco alla vendita di vetture con motore a combustione nei 27 Paesi a partire dal 1¡ã gennaio 2035, con la rimozione del voto finale dall¡¯ordine del giorno del Consiglio europeo del 7 marzo, nessuno immaginava un secondo colpo cos¨¬ ravvicinato alla grande svolta verde imposta e impostata in questi anni a Bruxelles. Esattamente dove era inevitabile da parte nostra raccogliere reazioni. Per la fluidit¨¤ della situazione, le fonti istituzionali interpellate preferiscono non essere citate, ma fotografano un quadro piuttosto chiaro.
Incastri sfavorevoli
¡ª ?Martin Kupka, rappresenta naturalmente la Repubblica Ceca, Paese che a questo punto intende guidare un gruppo di stati non allineati con l¡¯attuale proposta Euro 7, che ancora deve passare al vaglio di Parlamento e Consiglio. Secondo le indiscrezioni raccolte, i proponenti la riunione non metterebbero in discussione i nuovi massimi di emissione di ossidi di azoto Nox. Rispetto all'Euro 6, l¡¯attuale proposta prevede il limite a 60 mg/km, intatto per le vetture a benzina ma significativamente inferiore per le diesel, oggi a 80 mg/km. L¡¯argomento pi¨´ importante sarebbe piuttosto l¡¯entrata in vigore della normativa, finora fissata al primo luglio 2025 per auto e veicoli commerciali leggeri venduti nell'Ue, ma che si vorrebbe posticipare al 2028, delegando per altro la sua approvazione alla nuova composizione del Parlamento a seguito delle elezioni europee previste nel maggio 2024.
minoranza di blocco
¡ª ?L¡¯invito alla riunione organizzata da Martin Kupka ¨¨ stato avanzato a Finlandia, Francia, Germania, Ungheria, Italia, Polonia, Portogallo, Romania, Slovenia, Slovacchia e Spagna. Un fronte potenziale di 12 Paesi ampiamente in grado di raggiungere una minoranza di blocco all¡¯approvazione della norma, che lo ricordiamo ha la forma di regolamento e richiede la maggioranza qualificata del 55% degli Stati membri, ovvero almeno 15 su 27, ma soprattutto un voto favorevole da parte di una somma di Stati che rappresentino non meno del 65% della popolazione dell¡¯Unione. A bloccare il voto sul bando dalle auto termiche nel 2035, del resto, sono bastati l'astensione di Polonia e Bulgaria a titolo di dissenso, la dichiarazione di voto platealmente contrario dell¡¯Italia e la richiesta da parte della Germania di una deroga, consentendo la vendita di vetture con motore a combustione anche oltre il 2035, purch¨¦ alimentate con carburanti neutrali dal punto di vista delle emissioni di CO2. Non a caso, proprio su questa posizione si ¨¨ allineata negli ultimi giorni proprio la Repubblica Ceca di Martin Kupka, con un generale fronte di dissenso che le stesse fonti istituzionali di Bruxelles giudicano ormai sempre pi¨´ largo, tanto da chiudere di fatto la porta lasciata finora aperta al negoziato con la scelta del clamoroso ¡°non voto¡±.
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