guerra commerciale
Dazi auto cinesi, prove di dialogo tra Pechino ed Europa
La Cina ha rinnovato la sua offerta di colloqui con la commissione europea per risolvere le tensioni economiche e commerciali tra Pechino e Bruxelles. In sintesi ¨¨ questa la nota?del?vice ministro del commercio cinese?Li Fei?all'indomani degli incontri avuti a Bruxelles con i vertici della direzione generale per il commercio della commissione Ue. Le consultazioni sono mirate a?cercare di allentare gli imminenti dazi sulle auto prodotte in Cina?e?per spianare la strada alle discussioni a livello ministeriale della prossima settimana, quando il ministro del commercio cinese Wang Wentao sar¨¤ a Bruxelles per incontrare la sua controparte, il commissario per il commercio Ue, Valdis?Dombrovskis.
?In attesa del voto
¡ª ?Gli stati dell'Unione voteranno se imporre dazi aggiuntivi fino al 36,3% sulle auto elettriche cinesi. La "missione diplomatica" di Pechino, per¨°, punta a trovare governi contrari alle misure punitive decise dopo l'indagine antisovvenzioni della commissione europea, altrimenti rimarrebbero in vigore per cinque anni. Quindici dei 27 stati dell'Unione sembrano esprimere la propria contrariet¨¤ ai dazi sulle elettriche made in China ma Bruxelles, ritiene necessarie queste misure per allineare le importazioni cinesi, sovvenzionate e pi¨´ economiche, ai prezzi di mercato europei. Di contro, sono numerose le aziende e i funzionari governativi cinesi in forte pressing per chiedere una riduzione o rimozione totale dei dazi, proponendo come alternativa quella di definire un prezzo minimo sulle esportazioni di auto elettriche cinesi o un tetto massimo di spedizioni oltre il quale far scattare i dazi. Secondo indiscrezioni, Bruxelles sarebbe pronta ad abbassare - per la seconda volta - le tariffe imposte, con Tesla che scenderebbe dal 9% al 7,8%?, Geely dal 19,3% al 18,8% e anche i costruttori cinesi che non hanno collaborato all'indagine antisovvenzioni, potrebbero godere di uno sconto dal 36,3% al 35,3%. Imposte aggiuntive che si sommano al 10% dei dazi gi¨¤ esistenti per chi esporta dalla Cina. Le discussioni sono ancora in corso e non resta che attendere le decisioni ufficiali da parte degli interessati.?
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