Con la Final Edition, per il solo Giappone, l¡¯iconica fuoristrada esce di scena. Riviviamo la sua storia
Ciao ciao Pajero. Le belle storie non sempre finiscono bene e quella dell¡¯iconica fuoristrada Mitsubishi si ¨¨ chiusa pochi giorni fa quando ¨¨ stata annunciato ufficialmente il blocco della produzione nello stabilimento di Sakahogi, in Giappone. Sul mercato - solo interno - restano i circa 700 esemplari della Final Edition (nomen omen) equipaggiata con il diesel quattro cilindri 3,2 litri da 190 Cv. La Pajero va in pensione con oltre tre milioni di esemplari venduti a ogni latitudine, in 37 anni di onorato servizio, grazie a quattro generazioni. Vale la pena di ripercorrerne la storia.
DEBUTTO NEL 1982
¡ª ?- La Pajero arriva sul mercato a maggio del 1982 - dopo la presentazione al Salone di Tokyo dell¡¯anno precedente - nelle versioni 3 porte a passo corto (lunga 400 cm) e 5 porte a passo lungo (lunga 465 cm). Lo stile della carrozzeria esprime robustezza e solidit¨¤, cos¨¬ come l'abitacolo, con pochi fronzoli, ma ¨¨ una fuoristrada d¡¯avanguardia per l'epoca, grazie all'adozione dei motori turbodiesel, delle sospensioni anteriori indipendenti e del servosterzo. All¡¯esordio sono disponibili i motori a benzina quattro cilindri due litri e V6 3.000, oltre al turbodiesel 2,3, tutti abbinati alla trazione integrale inseribile con le ridotte. Nel 1983 arrivano la variante sette posti e soprattutto quella da corsa - la Evolution - che apre alla Pajero il mondo delle competizioni: diventa subito uno dei simboli della Parigi-Dakar e nell¡¯albo d¡¯oro del raid - tra cambi di generazione e di percorso - entrer¨¤ per 12 volte con sette successi consecutivi tra l¡¯edizione 2001 e il 2007. Un record.
ARRIVA LA 4WD
¡ª ?- La seconda generazione debutta nel 1991 con uno stile dai tratti pi¨´ morbidi per la carrozzeria, che non stravolge quello della serie precedente. La lunghezza cresce di sette cm per la versione a passo corto e di tre cm per quella a passo lungo. I motori sono il 3.000 V6 a benzina e il quattro cilindri turbodiesel 2,5, con la novit¨¤ del sistema di trazione integrale Super Select 4WD, che permette al guidatore di scegliere fra la trazione posteriore, quella integrale, quella integrale con blocco del differenziale centrale e quella integrale con marce ridotte. Nel 1993 arrivano il benzina V6 3,5 litri e il turbodiesel 2,8.
RIVOLUZIONE STILISTICA
¡ª ?Nel 1999 arriva la terza generazione che si distingue nettamente dalle prime due: la carrozzeria della Pajero ha forme pi¨´ ¡°mosse¡±, in particolare nelle fiancate, che non sono pi¨´ piatte ma appaiono pi¨´ generose per via degli ampi passaruota. Le dimensioni crescono ancora e raggiungono i 422 cm per la tre porte e i 483 cm per la cinque porte, che ha i sedili della seconda fila ripiegabili e quelli della terza rimovibili. La trazione integrale ¨¨ un¡¯evoluzione del sistema Super Select 4WD, modificato nella ripartizione elettronica della coppia fra gli assi: in condizioni normali il 67% viene inviato all¡¯asse posteriore, ma su fondi a bassa aderenza entrambi gli assi ricevono il 50% della coppia. I motori si evolvono ancora con il benzina V6 3,8 litri e il turbo diesel quattro cilindri 3,2.
LA VEDREMO ANCORA?
¡ª ?Derivata dalla terza, la quarta generazione debutta nel 2006, ha un aspetto evoluto e nuove dotazioni per la sicurezza: sono presenti anche gli airbag laterali e per la testa. La lunghezza delle versioni a tre e cinque porte raggiunge i 439 cm e 490 cm. Nel 2012 vengono apportate migliorie alle sospensioni e alla scocca, pi¨´ rigida, mentre tre anni dopo cambiano la mascherina, i fari a led e il guscio della ruota di scorta nel portellone. ? rimasta cos¨¬ - con qualche integrazione nell¡¯equipaggiamento - sino allo scorso luglio. Al momento non ci sono notizie ufficiali circa una nuova serie, che quindi lascia un vuoto sul mercato ma soprattutto nel cuore di migliaia di ¡®fedeli¡¯. Mai disperare per¨°: il caso recente di Alpine ¡®resuscitata¡¯ con successo da Renault dopo un ventennio di oblio lo dimostra.
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