LA RICERCA
Assicurazioni, i preventivi Rc auto cresciuti del 25%
Il coronavirus sta inevitabilmente modificando anche le abitudini e i comportamenti d'acquisto degli italiani, sia nelle zone territoriali pi¨´ colpite che, pi¨´ in generale, su tutto il territorio nazionale. ? opportuno chiedersi quali siano i segnali anche per il mercato assicurativo.
CRESCITA
¡ª ?A tal fine Segugio.it, leader della comparazione nel comparto in Italia, ha condotto un'analisi relativa alla settimana da luned¨¬ 24 febbraio a domenica 1 marzo confrontando i preventivi di assicurazione auto e moto effettuati sul portale con quelli della stessa settimana del 2019. Ne ¨¨ emerso che a livello nazionale, si registra una crescita a doppia cifra dei preventivi online: in particolare la cosiddetta zona rossa - che fino a luned¨¬ 9 includeva la regione Lombardia e altre 14 province - mostra una crescita del 25,1%, addirittura superiore alla stessa media nazionale.
VIRTUALE
¡ª ?L'incremento dei volumi di preventivi che registriamo sul sito ¨¨ un diretto riflesso dei vincoli alla socialit¨¤ che il contenimento del coronavirus impone¡± - commenta Emanuele Anzaghi, vicepresidente di Segugio.it. ¡°La possibilit¨¤ di confrontare e acquistare online la polizza di assicurazione, che ¨¨ di fatto un prodotto dematerializzato, rassicura i consumatori e li spinge ad utilizzare maggiormente internet al posto dei canali fisici, trend che ¨¨ ancora pi¨´ evidente nelle aree pi¨´ colpite dal virus¡±.
IL QUADRO
¡ª ?Meno rassicurante lo scenario per il mercato dell'auto che sta invece subendo importanti contraccolpi legati alla diffusione del virus: a febbraio 2020 si registra un calo delle immatricolazioni in Italia dell'8,8%, calo che si ¨¨ inasprito negli ultimi giorni del mese, parallelamente all'entrata in vigore delle misure di contenimento del contagio. Le aspettative per le prossime settimane sono di un'ulteriore contrazione: l'inchiesta congiunturale del Centro Studi Promotor evidenzia che a fine febbraio il 79% dei concessionari auto ha registrato un calo di affluenze nei saloni e il 75% un basso livello di ordini.
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