A Monterey all¡¯incanto l¡¯auto voluta da Hitler e poi di propriet¨¤ di Ferry. Potrebbe superare i 22 milioni di dollari
Riflettori puntati sulla macchina voluta da Adolf Hitler alla Monterey Car Week, dove RM Sotheby¡¯s metter¨¤ all¡¯asta il 17 agosto una pietra miliare nella storia Porsche, l¡¯unico esemplare rimasto di Type 64 del 1939 con un prezzo di stima tra i 19 e i 22 milioni di dollari. L¡¯auto ¨¨ considerata l¡¯anello di congiunzione fra Volkswagen e la Porsche 356, ed ¨¨ stata concepita nel 1938 in seguito ad un incontro tra Ferdinand Porsche ¨C allora al servizio del f¨¹hrer ¨C e il Maggiore H¨¹hnlein, responsabile della Oberste Nationale Sportbeh?rde, l¡¯organizzazione preposta agli eventi legati al Motorsport in Germania.
progetto
¡ª ?Il progetto della Ons era quello di organizzare una gara endurance di 1.500 km da Berlino a Roma che si sarebbe dovuta correre nel settembre del 1939. L¡¯obiettivo era promuovere la superiorit¨¤ tecnologica tedesca e il sistema gi¨¤ eccellente di autostrade del territorio, e far partire la produzione della KdF-Wagen, l¡¯auto del popolo richiesta proprio dal f¨¹hrer a Porsche. In preparazione della gara si decise cos¨¬ di costruire tre auto speciali allestite per le lunghe distanze, che sarebbero state ordinate e pagate direttamente da Volkswagen. Per ragioni politiche le auto sarebbero state chiamate KdF Wagen e negli ambienti Vw connotate come Type 60K10, nonostante per gli ingegneri Porsche fosse la Type 64.
sviluppo
¡ª ?Costruita nella Reutter Works di Zuffenhausen, venne disegnata dagli stessi ingegneri che poi tennero a battesimo la 356, con carrozzeria in alluminio e ruote coperte con pannelli in lega leggera utilizzando la stessa tecnologia aeronautica degli aerei dell¡¯epoca. Dovendo partecipare a una gara di 1.500 km, Karl Fr?hlich progett¨° una forma che potesse contenere due ruote di scorta nella parte frontale, con il serbatoio di benzina che si spostava automaticamente posteriormente, nel lato passeggero. Il risultato fu quello di dover ricollocare il sedile verso il centro della vettura, arretrandolo di circa 30 centimetri rispetto a quello del pilota. E guardando la struttura del tetto, si nota come l¡¯abitacolo a forma di cupola bassa e stretta rendesse l¡¯interno particolarmente scomodo.
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tecnica
¡ª ?Il motore utilizzato per la vettura era il classico 985 cmc standard della KdF-Wagen ma potenziato a 32 Cv; per renderla ancora pi¨´ aerodinamica e leggera le ruote vennero coperte con pannelli amovibili e utilizzato l¡¯alluminio in tante parti della meccanica e del telaio: tutte soluzioni che avrebbero consentito alla Type 64 di superare una velocit¨¤ massima di 150 km/h. La produzione inizi¨° nell¡¯agosto del 1939, a un mese dalla gara, con i numeri di telaio riferiti alle tre ¡°KdF-Rekordwagen¡±, rispettivamente 38/41, 38/42 e 38/43. Ma solo la prima Type 64 venne completata prima della guerra, che fece dirottare gli interessi del governo verso la produzione di veicoli militari . La Berlino Roma non venne mai disputata e le altre due vetture vennero terminate una nel dicembre di quell¡¯anno e la terza nel giugno del 1940: proprio questa fu l¡¯unica a sopravvivere alla guerra, tenuta dalla famiglia Porsche e guidata da Ferdinand e Ferry, che le applic¨° sul cofano la scritta ¡°PORSCHE¡± subito dopo aver registrato il nome della compagnia in Austria nel 1946.
utilizzo
¡ª ?Per il giovane Ferry Porsche che stava sviluppando le sue auto sportive, queste vetture servirono da banco di prova per tutta una serie di soluzioni tecnologiche, e nel 1947 fu sempre Porsche a commissionare il restauro della vettura a un giovane Pinin Farina a Torino. Un anno dopo la nuova Type 356 roadster sfilava sulle strade di Innsbruck accanto alla Type 64. Passata di mano solo tre volte da allora, con una storia documentata nei minimi dettagli, questa auto custodisce nelle linee e nella tecnologia tanti elementi che avrebbero segnato l¡¯evoluzione delle future Porsche. Per 46 anni ¨¨ stata nella collezione privata del pilota Otto Math¨¦, ha corso in Austria dal dal 1949 al 1963, vincendo nel 1951 la Alpenfahrt. ¡°Senza la Type 64 non ci sarebbe stata la Porsche 356, la 550 e nemmeno la 911¡± spiega Marcus G?rig di RM Sotheby¡¯s. ¡°Proprio per ci¨° che rappresenta e per l¡¯unicit¨¤ del modello - spiega l¡¯ Auction Manager di RM Sotheby¡¯s Augustin Sabati¨¦-Garat - che possa arrivare a superare i venti milioni di dollari¡±.
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